SBK | Mercato piloti 2018 in fermento: possibile ritorno della Suzuki?

di Alyoska Costantino
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Pubblicato il 23 Luglio 2017 - 09:00
Tempo di lettura: 5 minuti
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SBK | Mercato piloti 2018 in fermento: possibile ritorno della Suzuki?

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Come di consueto, il mercato piloti delle due ruote si scalda sempre in vista delle vacanze estive, che sia la Superbike sia la MotoGP hanno già iniziato da qualche settimana. Se però quello della classe regina sembra un po’ “freddino” quest’anno, dopo gli shockanti cambiamenti già annunciati a inizio stagione l’anno scorso, quello delle derivate di serie sembrerebbe molto più succoso.

Cominciamo parlando della Suzuki: come fatto dalla Yamaha tra il 2015 e il 2016, la Suzuki ha deciso di ricominciare l’avventura nelle derivate del mercato di serie partendo dalla Superstock 1000 quest’anno, schierando in pista una moto con in sella l’italiano Kevin Calia. Il miglior risultato ottenuto finora dalla moto azzurra del team Phoenix è stato un 12° posto a Donington, ma a quanto pare ciò sta bastando per convincere i dirigenti di Hamamatsu a continuare il progetto, allargandolo ovviamente alla classe maggiore.

Sembra, infatti, quasi certo il ritorno del marchio Suzuki dal 2018, con la squadra indecisa solo sulla scelta del pilota: considerando che molto probabilmente la moto schierata sarà una sola, essa potrebbe andare a Toni Elias, assoluto protagonista proprio con la Suzuki nel MotoAmerica in questo momento (con 8 vittorie su 12 gare), oppure a Sylvain Guintoli, tester attualmente impegnato nel BSB che ha all’attivo il titolo mondiale SBK 2014. Entrambi possono ambire a pieno titolo alla moto giapponese SBK per l’anno successivo.

Il ritorno in pompa magna di questa Casa non è di certo l’unico argomento che scotta per il 2018: a conferma dell’ottima wild card svolta in Inghilterra, sembra che i contatti tra il team Puccetti e Leon Haslam siano sempre maggiori e che il ritorno dell’inglese figlio d’arte sia molto vicino; altro ritorno molto gradito questo per i fan anglosassoni della SBK, anche se non stiamo parlando di uno dei volti più vincenti degli anni passati. Anche Leon è attualmente impegnato nella British Superbike.

La classe maggiore delle derivate di serie proverà anche quest’anno a “strappare” qualche volto degno di nota dal Motomondiale, prendendo a piene mani dalla classe di mezzo Moto2: l’interessato dell’anno a passare in SBK sembrerebbe essere Sandro Cortese, che dopo tanti anni mediocri passati nella classe che ha sostituito la 250cc potrebbe finalmente cambiare aria. La destinazione prevista potrebbe essere la Honda e il team Ten Kate, orfani di Nicky Hayden, per affiancarlo a Stefan Bradl creando così un duo tutto tedesco. Ma non è l’unico ad ambire a quella sella giacché anche Leon Camier, sempre più teso nei rapporti con MV Agusta, potrebbe lasciare la squadra italiana per trasferirsi in quella olandese, nella speranza che la “Fireblade” per il 2018 faccia uno step in avanti.

E come dimenticare anche i nomi più interessanti dalla STK1000? Quelli che spiccano sono ovviamente Toprak Razgatlioglu e Michael Ruben Rinaldi, i due contendenti al titolo 2017 che sembrano entrambi partenti dalla Superstock per arrivare in SBK. Il mini-fenomeno turco sembra più certo della promozione grazie ai contatti del suo maestro Kenan Sofuoglu, per continuare con il team Puccetti oppure per deviare completamente rotta verso la rivale Ducati, nel team Barni. Chi invece sarebbe alla ricerca di una moto per il campionato mondiale è Davide Giugliano, che ha già terminato la sua esperienza nel campionato inglese ed è reduce dalla bocciatura dal team ufficiale Ducati dopo tre stagioni deludenti. Il romano ha dichiarato di voler tornare nel suo “vero mondo”, quello in cui vuole gareggiare, ma per ora nessun team (di punta e non) sembra disposto a offrirgli un posto: il team Pedercini sembrerebbe preferire Ricky Russo, da poco separatosi dalla Yamaha Guandalini.

Riguardo alle notizie extra-mercato, ci sono novità per il calendario 2018: non si andrà al Lausitzring, poiché il circuito è stato acquistato dalla Dekra e sarà utilizzato come centro di test per vetture a guida autonoma. Potrebbe sostituirlo il Nurburgring, ma le possibilità sono scarse contando che l’erede moderno della Nordschleife ha passato in questi anni una grossa crisi economica.

Altri spunti interessanti riguardano infine il regolamento tecnico del 2018, perennemente in discussione tra la Dorna e le Case per risolvere questa profonda crisi che affligge la Superbike e il suo prodotto: Carmelo Ezpeleta ha affermato di voler far tornare questo mondo delle corse più vicino alla produzione di serie, utilizzando i motori delle Stock 1000, ma ciò renderebbe inutile proprio l’europeo Stock (anche questo molto in bilico, perché Dorna sembrerebbe intenzionata a eliminarlo). Inoltre, la discussione sulla tanto chiacchierata centralina unica sembra destinata a non finire mai: Kawasaki si è proposta di produrla e fornirla a tutti i team, cosa che però non ha convinto Gigi Dall’Igna, capotecnico Ducati. Anche l’annuncio di un passo indietro verso il regolamento Stock, d’altra parte, ha alzato un autentico polverone di discussioni, tra tutte quella di Honda che ha minacciato persino l’addio se si concretizzasse una scelta simile. Questo momento durissimo per il mondiale si estende su più punti e un accordo equo tra team, piloti e Dorna sembrerebbe l’unica via percorribile per sistemare le cose.

Fonte immagine: Internet (per segnalare il copyright info@passionea300allora.com)

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