Nella seconda manche del Gran Premio di Thailandia 2018 si è finalmente rotto il tabù: per la prima volta una moto non Kawasaki ha vinto nella classe maggiore del weekend di derivate di serie, grazie al successo di forza ottenuto da Chaz Davies e dalla sua Ducati Panigale. Quello che lo squadrone di Borgo Panigale sta vivendo è il miglior inizio di stagione dal 2012 nel quale vinse, come quest’anno, tre delle prime quattro manche di campionato. Complice anche una gara davvero difficile della Kawasaki, vissuta con parecchi problemi da Jonathan Rea: il campione del mondo è giunto quarto alla fine di una gara in cui i suoi errori sono stati incalcolabili, specie in frenata. A completare la torta di disastri per la Casa di Tokyo ci ha pensato la moto #66 di Tom Sykes, che ha appiedato l’inglese nelle prime battute. Podio completato dal primo lampo stagionale della Yamaha, che giunge in seconda e terza posizione grazie a van der Mark e Lowes.
Grazie alla griglia invertita, a scattare dalla pole position questa domenica è Leon Camier, pronto a ripetere l’ottimo exploit di ieri. Al suo fianco la Yamaha dell’olandese van der Mark e Tom Sykes. Davies e Rea dalla terza fila, Melandri dalla seconda.
Al via è ottimo lo scatto della Fireblade dal palo, che alla prima curva tiene dietro le due Yamaha partite invece non molto bene come al solito. Rea tiene l’esterno ma Melandri dalla seconda fila è bravo a difendersi, mentre è tremenda la partenza di Sykes, che si trova solo ottavo e insidiato da Davies. Neanche il tempo di arrivare al tornantino che le posizioni si mescolano, con le Yamaha che in coppia sorpassano la Honda e si portano in prima e seconda posizione, con Lowes davanti al compagno olandese. Camier pare già soffrire, tanto che Melandri e Rea se ne liberano subito.
Davanti le scaramucce tra le Yamaha proseguono anziché fuggire, e questo permette il riavvicinamento dei big: Melandri è terzo, con Rea quarto e Davies quinto. Forés, dopo una partenza altrettanto infelice, è solo settimo dietro a Camier. Sul finire del secondo giro però arriva il primo errore del campione, che arriva largo all’ultima curva: come un branco di lupi, gli avversari dietro si azzuffano sulla preda, con Melandri e Laverty che ripassano la moto #1 sul dritto, imitati poi da Camier in curva 1. Davies, già davanti agli avversari, è alla caccia delle due R1, mentre al terzo giro avviene il clamoroso ritiro di Sykes che si ferma ai box.
Piove sul bagnato per le “verdone”, con Rea autore di molteplici errori all’ultima curva che permettono a Melandri di stargli davanti, nonostante i gravi problemi che affliggono la moto del ravennate in rettilineo. Approfitta di questi errori anche Forés, che passa anche Melandri al termine del secondo rettilineo qualche giro dopo per la quarta posizione. Al quinto giro brutto scontro tra Laverty e Torres: l’irlandese viene soccorso dai medici, facendo comunque proseguire la gara, ed entrambi i piloti verranno portati al centro medico.
In tutto ciò la situazione davanti si evolve rapidamente, con Chaz che inanella giri veloci e che in breve raggiunge il duo di Iwata. Il primo a finire nelle sue grinfie è Lowes a nemmeno un terzo di gara, e il ducatista si ritrova così nel panino delle due Yamaha. La resistenza di “Magic Michael” è un po’ più ostica, ma viene piegata a tredici passaggi dalla conclusione grazie alle doti di staccatore di Chaz. La gara per la vittoria si conclude qui, praticamente.
Dietro però si assiste alla strana gara di Forés: lo spagnolo, più o meno con lo stesso tempismo di Davies, raggiunge la coda dell’altra Yamaha, ma poco dopo vede il suo ritmo crollare a picco, in particolare negli ultimi giri. Rea, finalmente liberatosi di un Melandri in estrema difficoltà nei rettilinei (passato anche da Camier per il sesto posto), mangia due secondi e mezzo al pilota del team Barni e lo passa agevolmente a qualche giro dalla fine. Camier, fortunatamente per lo spagnolo, è abbastanza lontano per poter minacciare la sua quinta posizione.
Davies vince così in impennata per la prima volta a Buriram, davanti al duo Yamaha che rimane, anche in questa gara soddisfacente, abbastanza vicino. Rea mette una pezza ai problemi in frenata della sua moto e si gode la ritrovata testa della classifica, con due punti di vantaggio su Melandri; ottavo Razgatlioglu al suo miglior risultato, davanti a Savadori e a un ottimo Jacobsen, in sella alla Honda gestita dal suo team americano.
La classifica piloti si accorcia drasticamente dopo questo GP di Thailandia: Rea riprende la tanto agognata testa della graduatoria con 69 punti, appena due lunghezze sul “Porcospino” Melandri; Forés sorprende ancora in terza piazza, ma ora gli occhi sono su Chaz Davies, distante solo 12 punti dalla vetta e dal suo acerrimo rivale. Weekend nero per Tom Sykes, staccato ora di ben 26 punti nella generale. Nelle marche Ducati mantiene il comando riguadagnando dodici punti sulla Kawasaki (95 a 78), mentre Yamaha sorpassa per il terzo posto la Honda.
Qui i risultati di gara-2 e la graduatoria completa.
Immagine copertina: worldsbk.com
Leggi anche
Partecipa al sondaggio su P300.it
Tutte le ultime News di P300.it
È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.