SBK | GP Thailandia 2018 – Anteprima

di Alyoska Costantino
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Pubblicato il 23 Marzo 2018 - 13:12
Tempo di lettura: 6 minuti
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SBK | GP Thailandia 2018 – Anteprima

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Il mondiale Superbike questo weekend sbarcherà per la quarta volta al Chang International Circuit nella provincia di Buriram, in Thailandia. Il GP thailandese si svolgerà su una pista dalle medie elevate, contraddistinta da tre lunghissimi rettilinei che occupano in toto i primi due settori della pista, per avere poi una parte più guidata che si conclude con una curva a destra di novanta gradi, che rilancia sul rettilineo principale. La storia del tracciato di Buriram è giovanissima, ma nonostante una conformazione non proprio ottimale ha saputo già regalare alcuni duelli da ricordare.

Il record di vittorie qui è del tre volte campione del mondo Jonathan Rea, grazie a cinque successi su sei gare disputate; l’unico successo non suo è del suo compagno Tom Sykes ed è datato 2016, dopo una resistenza con le unghie e con i denti in prima posizione fino al traguardo. Ad ogni modo Kawasaki è incontrastata qui, grazie ai sei successi dei due britannici sulla ZX10-R.

Si arriva in Asia dopo un Gran Premio d’Australia che già ha messo in evidenza i vari dubbi che il nuovo regolamento parrebbe presentare: nonostante un (leggero) avvicinamento dei marchi più in difficoltà ai big, le due forze dominante sembrano essere sempre la bolognese Ducati e la giapponese Kawasaki. Partiamo con la squadra Aruba.it di Borgo Panigale: dopo ben sette anni di attesa la squadra italiana è riuscita a ottenere la doppietta nel round d’apertura di Phillip Island, grazie al nostro Marco Melandri. Dopo aver vinto nel Victoria in 125cc, 250cc e MotoGP, il “Porcospino” ha aggiunto anche una bella doppietta in SBK al suo record positivo in Oceania. Dopo un inverno colmo di preoccupazioni e timori sull’efficacia della Panigale a due cilindri pronta al pensionamento, Melandri ha saputo smentire tutti ma soprattutto è stato capace di vincere d’autorità in gara-2, battendo in un bel duello il campione del mondo Jonathan Rea, che dopo quasi tre anni ha mollato la testa della classifica. Sconfitta dura per Johnny, a cui sono seguite voci riguardanti un infortunio prima della gara, che lo avrebbe condizionato e quindi impossibilitato a correre al 100%.

Sconfitta ancor più dura per Chaz Davies, sì terzo in gara-1 ma autore di un brutto errore in gara-2 mentre era saldamente al comando dopo il flag-to-flag obbligatorio. Si riparte quindi da una pista difficile per la Ducati e per Chaz, che spesso è incappato in errori in frenata pur di stare con i propri avversari diretti per la vittoria. L’ultimo dei “Fantastici Quattro”, Tom Sykes, è riuscito a piazzare un secondo e un quarto posto a Phillip Island, la sua bestia nera, e riparte in campionato da un tracciato su cui conserva probabilmente uno dei suoi ricordi più belli, cioè la battaglia vinta contro Rea due anni fa. Inoltre, il #66 è per la prima volta, dopo quattro anni, davanti in classifica rispetto al nordirlandese. Uno stimolo in più per l’ex campione del mondo.

Da qui in poi inizia la gara “degli altri”, ma c’è la parentesi felice del team Barni Ducati e del suo pilota Xavi Forés: lo spagnolo, oltre ad aver tenuto il passo di Chaz Davies in gara-1 giungendo quarto, è stato capace di un vero capolavoro in gara-2, sfruttando la partenza al palo datagli dalla griglia invertita e rimanendo al comando fino a tre giri dalla fine, combattendo con i due colossi davanti fino alla bandiera a scacchi. La vera delusione dell’isola australiana è stata la Yamaha, che dopo un inverno passato con belle speranze e con fiducia sulla R1 (soprattutto pensando ai cambi regolamentari vantaggiosi) ha terminato gara-1 a 17 secondi dal vincitore col primo pilota Lowes (sesto), mentre gara-2 ha visto sì i due alfieri di Iwata nel gruppo dei primi, ma mai con un passo in grado d’impensierire le tre moto giunte sul podio. Un drastico passo indietro rispetto al 2017, quando Lowes riuscì a lottare fino all’ultimo giro per la vittoria in entrambe le manche. Anche Honda ha visto ridimensionarsi drasticamente le proprie aspettative nei test, poiché Leon Camier ha rimediato solo un settimo e un sesto posto nelle due manche iniziali.

Anche Aprilia ha molto da recriminare, ma i segnali dati dalla Casa di Noale sono stati paradossalmente più incoraggianti rispetto a quelli delle rivali giapponesi: Laverty in Superpole ha staccato il secondo tempo dietro Sykes, prima di crollare nella prima manche; nella seconda ha guidato il gruppo per i primissimi giri, prima di cadere alla Siberia. Al fianco dell’irlandese tornerà in sella Lorenzo Savadori, che dopo la brutta botta presa alla spalla a Phillip Island correrà probabilmente “a mezzo servizio” qui in Thailandia. Comunque la nuova RSV4 pare avere mostrato decisi passi avanti rispetto al 2017. Di contro, MV Agusta si prepara forse a vivere una stagione di transizione: nonostante l’arrivo in top ten dello spagnolo Torres in gara-2, l’affinità di Jordi con la moto di Varese pare ancora lontana anni luce da quella raggiunta da Camier. Buriram potrebbe essere la giusta occasione per farci ricredere.

Uno sguardo anche alla Supersport 600, che a Phillp Island ha visto una gara molto meno combattuta rispetto alle attese ma non senza sorprese e colpi di scena. Dominatore del weekend Lucas Mahias che ha capitanato un filotto di Yamaha R6 al traguardo, tra cui il rientrante Krummenacher, il rookie Cortese e il nostro Caricasulo (beffato sul traguardo dal tedesco per il podio). Le sorprese sono arrivate dalla Triumph tre cilindri di Stapleford, giunta quinta, mentre ben più indietro sono giunti due dei favoriti al titolo, Jules Cluzel e Kenan Sofuoglu. Il primo reo di un errore alla ripartenza che l’ha fatto scivolare nelle retrovie, il secondo probabilmente affaticato sul finale (causa un brutto incidente al sabato per l’esplosione della gomma posteriore) e costretto alla 13a posizione.

INFO TRACCIATO

track

Lunghezza tracciato: 4,554 km
Curve: 12 (7 a destra, 5 a sinistra)
Senso: orario
Record della pista: 1:32.957 (Jonathan Rea, Kawasaki, 2017)

ALBO D’ORO

ORARI TELEVISIVI

Sabato 24 marzo 2018

7:20 – Superpole SBK (Italia 2)
8:30 – Superpole Supersport (Italia 2)
9:40 – Gara-1 SBK (Italia 1, Italia 2)
19:00 – Replica Gara-1 SBK (Eurosport 1)

Domenica 25 marzo 2018

9:20 – Gara Supersport (Italia 2)
10:40 – Gara-2 SBK (Italia 1, Italia 2)
23:00 – Replica Gara Supersport (Eurosport 1)
23:30 – Replica Gara-2 SBK (Eurosport 1)

Fonte immagine: worldsbk.com

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