SBK | GP Teruel: prima vittoria in carriera per Rinaldi, Redding out

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di Alyoska Costantino @AlyxF1
5 Settembre 2020 - 15:13
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L’ex-campione della Superstock domina incontrastato gara-1, Rea termina secondo davanti a Davies. Redding e Bautista caduti, van der Mark quarto davanti a Razgatlıoğlu.


Al termine di una gara-1 poco movimentata ma potenzialmente cruciale per le sorti iridate, a vincere è stato un pilota privato, cosa che non succedeva dal Gran Premio di Francia dello scorso anno. Ad aggiudicarsi la prima manche in assoluto del Gran Premio di Teruel è stato Michael Ruben Rinaldi, pilota del team Ducati GoEleven, protagonista del weekend sin dalle libere e in palla anche durante le qualifiche, nel quale aveva ottenuto la prima fila al fianco di Jonathan Rea. Ci si aspettava una gara a due per il successo, e invece il pilota italiano ha guidato dal primo all’ultimo giro, rifilando la bellezza di 5”8 al campione del mondo.

Un Jonathan Rea che non si può comunque dire deluso dei venti punti ottenuti, specie considerando quanto successo al principale rivale in classifica, Scott Redding: l’inglese del team Aruba.it è caduto a undici giri dalla fine mentre era in terza posizione, ed è ironico come sia caduto mentre cercava di resistere all’attacco del pilota che ha sostituito alla corte Ducati, Álvaro Bautista. Sul finale di gara anche lo spagnolo è incappato in una caduta, dando la terza posizione a Chaz Davies, al terzo podio tra i due weekend aragonesi.

LA CRONACA

Bel tempo sopra il tracciato del Motorland e nessun accenno di precipitazioni nelle vicinanze. Curiosa la scelta degli pneumatici, soprattutto per gli alfieri della Ducati: dopo l’esperimento tentato da Bautista sette giorni fa, Rinaldi, Davies e Redding optano per la SCX al posteriore, ovvero la gomma più morbida più adatta alla SP Race. Stessa scelta per il pilota di Toledo, mentre Rea va sul sicuro con una gomma più standard.

Rea sfrutta benissimo la pole alla partenza e gira per primo in curva 1 seguito da Scott Redding e Michael Ruben Rinaldi, scambiatisi di posizione. L’italiano non perde tempo e in curva 5 sorpassa il compagno di marca, mentre alle loro spalle si pone Toprak Razgatlıoğlu su Yamaha. Sykes è quinto davanti a Bautista e Davies, ma alla 11 lo spagnolo attacca e supera il pilota della BMW, venendo imitato poi da Chaz sul lungo rettilineo. Proprio in prossimità della curva 15 Rinaldi attacca e sorpassa la Kawasaki #1, nonostante il tentativo di resistere del campione del mondo.

Il vantaggio della gomma morbida è notevole in questi primi giri, tanto che al secondo passaggio Rinaldi ha già quattro decimi su Rea, inseguito da Redding, Bautista e Davies, con quest’ultimo che infila Razgatlıoğlu alla staccata in discesa della 11. Mentre van der Mark sorpassa Sykes per la settima posizione, si ritira Sylvain Barrier con la Ducati Brixx, mentre Maximillian Scheib rientra ai box per delle noie alla sua Kawasaki, che lo terranno fermo per tre giri.

Intanto Rinaldi continua ad aumentare esponenzialmente il suo vantaggio, fino a portarlo ad addirittura 1”8 alla fine del quarto giro. Alle spalle di Rea, apparentemente in controllo della situazione, Redding compie qualche errore e finisce nel mirino di Bautista, che però ancora non riesce a scavalcare la Ducati del rivale.

All’inizio del settimo giro, il colpo di scena che nessuno si aspettava: Redding arriva troppo veloce e troppo largo all’ingresso della 5, perdendo l’anteriore e scivolando nella via di fuga. L’inglese non riesce a ripartire e quello odierno è il suo primo “zero” in campionato, che regala a Rea un’occasione unica. Dai box segnalano al pilota Kawasaki il ritiro dell’avversario, mentre Bautista è a un secondo e mezzo dal nordirlandese. Mentre Redding torna ai box disperato, Rinaldi continua ad allungare, incurante della tenuta della gomma.

Nei successivi cinque giri di gara, l’azione in pista non è granché e il solo spunto d’interesse è dato dalla rimonta di Laverty a suon di giri veloci e dal lungo di Lowes in curva 1, che gli fa perdere due posizioni. A cinque tornate dalla fine accelera invece Davies, che comincia a recuperare quasi otto decimi al giro su Bautista, fino al fatidico sorpasso che avviene in accelerazione in uscita dalla chicane 13-14. Sykes nel frattempo, sulla prima BMW, sorpassa l’altra Honda di Haslam per la settima posizione, ma va poi lungo alla staccata in discesa perdendone tre a favore del connazionale, di Lowes e di Caricasulo.

Nel giro successivo Bautista cerca di spingere per rimanere vicino all’ex-compagno di squadra, ma come successo con Redding anche lui cade a terra, stavolta alla curva 13; lo spagnolo non riesce a ripartire e cede quindi la quarta posizione a Michael van der Mark, che intanto ha superato Razgatlıoğlu. Gli ultimi giri vengono percorsi in scioltezza da Rinaldi, che taglia il traguardo vincendo la sua prima gara in carriera. A quasi sei secondi giunge Rea, seguito (ad altri quattro secondi), da Davies; il distacco delle Yamaha supera già i 15 secondi, mentre nella lotta per il sesto posto prevale Alex Lowes. Da segnalare l’ottavo posto di Laverty e il nono di Caricasulo, capaci di tenere dietro Tom Sykes.

La classifica piloti vede la prima fuga di Jonathan Rea: il nordirlandese ha un vantaggio di 30 punti su Redding, forte di 209 punti contro i 179 del ducatista. Al terzo posto sale invece Chaz Davies, a -73 da “Johnny” ma ora davanti a Toprak Razgatlıoğlu che nelle ultime ha rallentato drasticamente il suo ritmo in campionato. Michael van der Mark mantiene la quinta posizione, mentre Rinaldi si avvicina pericolosamente all’ex-leader della classifica Lowes.

Qui troverete i risultati di gara-1 e la classifica aggiornata.

Fonte immagine: teamgoeleven.eu

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