SBK | GP Spagna: van der Mark vince gara-2, primo errore di Bautista

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di Alyoska Costantino @AlyxF1
10 Giugno 2019 - 10:15
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Le tante sorprese viste nella domenica del Gran Premio di Spagna Superbike hanno completato un weekend di assoluto livello, probabilmente uno dei migliori visti negli ultimi tre anni di derivate di serie. Dopo le battaglie e le discussioni di gara-1, Álvaro Bautista è riuscito a prevalere anche nella mattinata per la gara Sprint, conquistando il suo 13° (o meglio, 12°+1 essendo sul circuito dedicato ad Ángel Nieto) successo nella categoria, approfittando della retrocessione di Jonathan Rea sul fondo dello schieramento e tenendo testa alle Yamaha.

Dal canto suo Rea ha messo a segno una rimonta sensazionale, specie qui dove le occasioni di sorpasso sono poche e in una gara di appena dieci giri. Alla fine, nella SP Race, è giunto un quarto posto alle spalle di Michael van der Mark e Marco Melandri, davanti a Tom Sykes e al compagno Leon Haslam. Ma le vere sorprese sono giunte nella gara finale della SBK.

Bautista si è reso protagonista, al secondo giro di gara-2, del suo primo errore importante della stagione, scivolando alla curva dell’Expo e buttando al vento 25 punti proprio davanti al suo pubblico di casa. Questo ha spianato la strada inizialmente a Rea, ma dopo una battaglia con Michael van der Mark il campione del mondo è stato piegato proprio come in gara-1 dall’olandese, che è andato così a vincere la sua terza gara in carriera. Coi 20 punti del secondo posto, Rea ha riguadagnato il terreno perso, ma viene da pensare anche quanto sia stato sprecato di quest’opportunità viste le premesse del weekend; podio completato da Toprak Razgatlıoğlu, che ripete l’ottimo risultato di Imola.

GARA SPRINT

L’attenzione si sposta su Jonathan Rea, 19° sullo schieramento dopo la penalità di ieri. Baz invece non riesce ad arrivare sullo schieramento in tempo, mollando la sua 14a posizione in griglia; il francese non parte nemmeno dalla pitlane.

Allo scatto Bautista parte molto bene e lo stesso fa Leon Haslam che sale al terzo posto, mentre Alex Lowes viene scavalcato anche dalla BMW di Tom Sykes. Jonathan Rea guadagna tre posizioni già dopo le prime due curve, e alla fine del primo giro ha già guadagnato otto posizioni.

Michael van der Mark risale al quinto posto passando il suo compagno di squadra, come successo nella gara di ieri, mentre Rea raggiunge e sorpassa facilmente Chaz Davies alla Lorenzo (aprendo la porta anche a Cortese che sale in top ten). Van der Mark prova a infilare, alla curva Michelin, anche Sykes, ma finisce largo e riperde la posizione sul #22. Buona la gara di Torres, settimo a davanti a Razgatlıoğlu.

Rea approfitta della loro battaglia con un doppio sorpasso magistrale nell’ultima curva, salendo al settimo posto. Davanti a lui la battaglia è molto accesa, con Sykes attaccato e superato nel T1 dal duo Yamaha Pata. Il colpo di scena avviene al quarto giro, quando Lowes cade in curva 7 ad alta velocità. L’altra R1 dell’olandese vola, e sorpassa Haslam per il terzo posto, mentre Rea si avvicina a grandi passi al terzetto in lotta per il terzo gradino del podio. Alla curva 1, a metà gara, passa Sykes.

Anche il sorpasso sul compagno è una formalità per il campione del mondo, che però non andrà oltre il quarto posto in gara. E’ van der Mark quello ancora molto veloce in pista, tanto da cominciare a limare decimi su Marco Melandri, fino a ora stabilmente secondo. Bautista invece scappa senza problemi di sorta.

A tre giri dalla fine “Magic Michael” aggancia il ravennate, mangiando nove decimi in tre giri all’avversario. Alla Pedrosa arriva l’infilata, in maniera pulita e senza problemi, mentre Rea è a un secondo dalla coppia Yamaha; alle sue spalle Haslam perde la posizione su Tom Sykes, e prova il controsorpasso ma andando largo alla curva 1.

Rea non riesce a recuperare su Melandri, che tiene bene il ritmo seguendo il compagno di marca come traino fino al traguardo. Bautista ottiene l’ennesima vittoria stagionale con tre secondi circa sulle due Yamaha, poi Rea a 4.7 secondi di gap, Sykes e Haslam. Seguono Razgatlıoğlu, Torres e Cortese, mentre Davies manca anche la top nine perdendo la possibilità di guadagnare posizioni in griglia. Rinaldi 11°.

GARA-2

In gara-2 il team Ten Kate riesce a far schierare Loris Baz al contrario della gara precedente, così da avere tutti e diciannove i piloti sullo schieramento. Condizioni fotocopia a quelle viste in gara-1 ieri.

Allo spegnimento dei semafori van der Mark parte male dalla seconda piazza mentre Melandri si prende addirittura la prima posizione in curva 1, mentre alla 2 Lowes cade una terza volta, perdendo il posteriore. Melandri è mandato largo da Bautista alla curva Pons, e da lì si fanno largo anche Rea e van der Mark, relegando l’italiano alla quarta piazza. Bella partenza di Davies, ottavo.

Il colpo di scena più importante arriva già al secondo passaggio: alla curva 1 lo spagnolo di Toledo scivola entrando troppo largo e perdendo l’anteriore, spianando la strada alle Kawasaki e alle Yamaha. Il ritmo si abbassa con Rea che è ora al comando, ma con pochissimi decimi sulle due R1 all’inseguimento. Razgatlıoğlu però sorprende il #33, prima passandolo alla 1 senza successo e poi riuscendoci alla ex-Dry Sac. Alla stessa curva van der Mark tenta il primo attacco a Rea, che però risponde nel cambio di direzione 8-9.

Si avvicina anche Davies, già quinto dopo l’ottimo start. Alla Pons il gallese entra all’interno della traiettoria di Melandri, entrando nei primi quattro. Davanti, i primi due aprono un piccolo gap, con Razgatlıoğlu staccato di circa mezzo secondo. L’olandese ci riprova nei due passaggi successivi ma il campione del mondo resiste, impedendo all’avversario di passare.

Il secondo colpo di scena è il contatto fatale tra Melandri e Davies: il gallese entra troppo largo alla curva 5, aprendo una porta al suo ex-compagno che s’infila, ma i due entrano in contatto una prima volta con l’italiano che perde l’anteriore, e la R1 stesa “accompagna” la Ducati Panigale #7 fino alla via di fuga, causando il ritiro del gallese, che se ne va deluso; Melandri riesce invece a riparte e tornare ai box.

Al settimo giro van der Mark concretizza il sorpasso alla Pedrosa, ma Rea rimane vicino per più giri nonostante l’innalzamento del ritmo (che invece toglie Toprak dalla lotta per la vittoria). Dietro i primi tre, Haslam è quarto davanti alla prima Ducati, quella Barni di Rinaldi, e anche Loris Baz è in top ten con la moto di Ten Kate rientrante nel mondiale; ripartito Lowes, ma con un giro di ritardo.

Il ritmo dei primi è sul ’39 alto, veloce quanto quello fatto vedere da Bautista ieri (che intanto rientra in pista per fare dei giri a mo’ di test). Al dodicesimo giro la svolta: il distacco tra i primi due sale a quattro decimi, e van der Mark comincia a seminare il suo avversario. Continua la grande gara di Rinaldi, che supera anche Haslam per la quarta posizione, con un sorpasso in curva 1 all’interno; lo segue poco dopo Cortese alla 6.

Lo yamahista al comando guadagna ancora, ben tre decimi al quattordicesimo giro su Rea, portando il suo vantaggio sopra il secondo. Continua invece la battaglia per la quarta piazza, con Torres vicino alla BMW di Sykes e in lizza per una buona posizione; Haslam risorpassa Cortese a quattro giri dal termine, e si avvicina nuovamente a Rinaldi.  A due giri dalla fine la caduta di Ryuichi Kiyonari causa la bandiera rossa per le condizioni della pista in curva 11, consegnando ufficialmente la vittoria alla Yamaha e a Michael van der Mark, nonostante non abbia visto la bandiera a scacchi.

Secondo Rea, che mette in cascina 20 punti importanti, davanti a Razgatlıoğlu (secondo podio stagionale per lui), Rinaldi (primo delle Ducati), Haslam, Cortese, Sykes e Torres. Concludono la top ten, a sorpresa, Loris Baz e Tommy Bridewell.

La classifica si riaccorcia dopo la caduta di Bautista al secondo giro: sono 41 i punti che dividono lo spagnolo dal nordirlandese Rea (300 a 259), pochi considerando la differenza incredibile di undici vittorie. C’è un abisso tra loro e tutti gli altri nella generale: Michael van der Mark ha approfittato del weekend nero di Lowes (autore solo di tre punti totali) per passare al terzo posto ma a -112 punti, e con 46 di vantaggio sul compagno di squadra che è rimasto al palo a 142. Riconquista il sesto posto Melandri, a 102 punti, mentre Davies riescende in classifica alle spalle anche di Razgatlıoğlu.

Il prossimo weekend della Superbike si svolgerà sul circuito del Santa Monica, la pista di Misano Adriatico dedicata a Marco Simoncelli. La conformazione dovrebbe dare una discreta mano al motore V4 Ducati, ma questi ultimi due weekend potrebbero aver lanciato la possibile rimonta di Jonathan Rea e della Kawasaki. L’unica scelta sarà aspettare per vedere quali saranno i valori in campo in questa gara, dove l’intero team Aruba.it cercherà la rivincita.

Qui i risultati della SP Race, della seconda manche e la classifica iridata.

Fonte immagine: Twitter / Yamaha Pata

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