Le Ducati volano, Razgatlıoğlu chiude il podio davanti a Rinaldi. Difficoltà per Rea e Bautista, solo sesto e ottavo. Melandri nono.
Il bilancio al termine del Gran Premio di Spagna è estremamente positivo per la Ducati, in particolare per il team Aruba.it e Scott Redding. Il pilota inglese ha conquistato, nella seconda manche canonica, il secondo successo dell’anno, stavolta dominando la contesa sin dalle prime fasi e non giocando d’attesa come ieri pomeriggio. Un successo molto importante nelle gerarchie del campionato mondiale, per quanto questa sia solo la seconda gara.
Il team di Borgo Panigale ha messo a segno un uno-due grazie al secondo posto di Chaz Davies, che torna a podio dalla piazza d’onore ottenuta in Qatar lo scorso anno, nell’ultima gara stagionale. Il ritorno di Chaz informa è un ulteriore campanello di allarme per gli avversari della Ducati, tra cui la Yamaha che ha concluso a podio con Toprak Razgatlıoğlu. Dietro di lui Michael Ruben Rinaldi, primo dei privati dopo un’altra bella rimonta.
E’ andata anche peggio alla Kawasaki: le “Verdone” ufficiali hanno chiuso solo al quinto e sesto posto, tra l’altro con Alex Lowes che, a sorpresa dopo l’andamento del weekend, ha tenuto dietro il campione del mondo Jonathan Rea, per la seconda volta fuori dal podio quest’anno.
LA CRONACA
Alla partenza Rea sfrutta al meglio la pole position mentre le moto di van der Mark e Redding al suo fianco s’impennano leggermente, regalando subito al #1 metri importanti. I due si ritrovano appaiati in curva 1 con l’inglese che riesce ad avere la meglio, mentre alle loro spalle si fanno minacciosi Davies e soprattutto Razgatlıoğlu, partito benissimo dalla decima casella a cui è stato retrocesso dopo il ritiro nella SP Race. Laverty compie un lungo alla 13 sul finire del primo giro, mentre davanti la prima manovra da ricordare la regala proprio il turco della Yamaha, che in una sola staccata passa sia Davies che Baz.
Al contrario di quanto visto in gara-1, stavolta Redding dice di non attendere granché per mettersi al comando: sempre in curva 1 avviene il sorpasso, con l’inglese che guadagna metri sul connazionale della Kawasaki. Il gruppo di testa vede sette piloti, tra cui le due Ducati, le due Yamaha e le due “Kawa” ufficiali, insieme a Baz. Il francese, dopo gli attacchi subiti da Razgatlıoğlu e Davies, si ricompone superando van der Mark per la sesta posizione, dietro a Lowes. Intanto, la lotta tra i due staccatori di Yamaha e Ducati prosegue da dove era terminata in gara-1, con Chaz che attacca e sorpassa l’avversario in curva 9.
Il ritmo di Davies è pazzesco quasi quanto quello di Redding, tanto da poter facilmente recuperare terreno su Rea. Sempre alla curva Ángel Nieto arriva l’attacco, con Davies che prende di sorpresa il suo vecchio rivale mandandolo anche leggermente largo. In poche curve anche Davies sarà in fuga dal pilota Kawasaki, a sua volta attaccato da Razgatlıoğlu, a cui segue Lowes.
Lo yamahista attacca il campione in carica alla Michelin, ma poche curve dopo una staccata troppo profonda di Lowes rimette la situazione come prima, con Rea che approfitta dell’incertezza di Razgatlıoğlu per ripassarlo alla 9. Passano un paio di giri e la risposta del turco giunge alla Pedrosa, con una classica staccata all’interno. Da questa fase in poi, comincia un serio crollo di Rea e delle due Kawasaki in generale. Nel frattempo c’è la caduta di Baz alla 13, mentre era all’inseguimento di Lowes.
Dietro al gruppo dei primi sta intanto risalendo prepotentemente Michael Ruben Rinaldi, partito 12°. Anche la Ducati privata di GoEleven sta girando con un ritmo pazzesco, tanto da liberarsi di van der Mark in poco tempo, per passare poi all’attacco delle due Ninja davanti. Alla Pons arriva l’attacco su Lowes, mentre Rea è un po’ più ostico con alcuni incroci di traiettoria che fanno perdere tempo all’italiano; alla 13 però la resistenza di “Johnny” è piegata. Intanto, più indietro, Bautista è in solitaria in ottava posizione, con Melandri staccato di oltre un secondo.
A quattro giri dal termine, anche Lowes decide di superare il caposquadra in curva 6, relegandolo in sesta posizione. Da qui in poi le posizioni rimangono congelate e a vincere, in assoluta scioltezza, è proprio Redding che conquista la sua seconda vittoria del weekend e in carriera nel mondiale. Davies è secondo per una splendida doppietta Ducati, con Toprak su Yamaha terzo a quasi sei secondi. Rinaldi non riesce a raggiungere il suo vecchio rivale della Superstock, mentre Lowes chiude la top five. Rea sesto davanti a van der Mark, poi Bautista, Melandri e Garrett Gerloff, decimo. Solo 11° Sykes sulla BMW, davanti ad Haslam sulla seconda Honda ufficiale, anche lui deludente.
Nella classifica piloti, Redding comincia già a costruire un piccolo, importante vantaggio. Il ducatista ha ora 98 punti contro i 74 di Jonathan Rea, che mantiene la seconda posizione per soli due punti sul compagno di squadra ma che soprattutto ha già un gap di quasi un’intera gara sul connazionale. Si risolleva anche Razgatlıoğlu dopo il ritiro nella gara mattutina, ora con 66 punti e davanti a Chaz Davies, quinto con 57, in una forma che da tempo non si vedeva nelle prestazioni del gallese.
Tra una settimana la terza tappa in campionato a Portimão, pista dove l’anno scorso Kawasaki e Ducati si sono dimostrate equilibrate, con una vittoria a testa nelle due gare principali. Vedremo se Redding confermerà il suo momento di forma e soprattutto se qualcuno s’inserirà nella lotta tra le ZX-10R e le Panigale V4 R.
Ecco i risultati della seconda manche e la classifica piloti.
Fonte immagine: worldsbk.com
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