Jonathan Rea non vuole lasciare per strada altri punti come a Jerez de la Frontera, e lo splendido giro fatto quest’oggi nella Superpole lo conferma: grazie all’1:34.596 stampato con gomma da qualifica, il campione del mondo si aggiudica la terza pole position dell’anno, la seconda consecutiva dopo il Gran Premio di Spagna. Ci si aspettava una Ducati più combattiva qui e invece la cabala è stata confermata, perché è dal 2011 che a Misano il sabato di qualifiche è dominato solo dalle Ninja. Inoltre, Rea ha interrotto la striscia di pole consecutive di Tom Sykes qui, fermatasi a quota sette dal 2011 fino al 2018.
L’inglese di Huddersfield scatterà alle 14:00 dalla terza casella con la sua BMW, il cui miglioramento sul motore è stato d’aiuto ma non fino ai livelli sperati. Tra lui e il suo ex-compagno di squadra scatterà Sandro Cortese, in prima fila come ad Aragón e tornato finalmente a livelli competitivi dopo tre round passati in crisi. Sorprende che sia proprio lui a essere la migliore Yamaha sullo schieramento, ma il pensiero va anche a Michael van der Mark che, dopo la rovinosa caduta di ieri pomeriggio, ha visto sfumare un’occasione importante per vincere al Santamonica. Alex Lowes, sull’unica Yamaha Pata rimasta, scatterà quarto davanti al leader del campionato Álvaro Bautista, per la prima volta fuori dai primi tre in qualifica.
LA CRONACA
Dopo la pioggia che ha preso in contropiede i piloti durante la FP3, torna a splendere il sole a Misano e le temperature s’impennano a vista d’occhio. Il primo a uscire dalla pitlane è Toprak Razgatlıoğlu, inseguito dai compagni di marca Haslam e Rea, e le tre Kawasaki dimostrano subito come la pista sia adatta per fare tempi decisamente migliori rispetto alla prima prova del mattino. Haslam si mette al comando per primo in classifica ma viene poi scavalcato dai duellanti Rea e Bautista, col campione del mondo davanti a tutti.
Sono più in sordina le R1, con Melandri che bazzica intorno all’11a posizione alla fine del primo run, mentre il compagno Cortese s’inserisce tra la Kawasaki #1 e la Ducati #19. A quindici minuti dalla fine Rea e Bautista escono per il secondo run, e il nordirlandese è ancora il più veloce nel primo giro lanciato, segnando un 1:35.4 che consolida la sua leadership. Lowes, sulla R1 del team Crescent, risale dal nono al terzo posto, ma viene riscavalcato dal solito Cortese che s’inserisce nuovamente in seconda posizione, mentre Haslam sfrutta il traino del compagno e si piazza terzo, facendo scendere Bautista di una fila virtualmente.
Tutti escono per il terzo run con la gomma da qualifica portata da Pirelli, ed è sempre Razgatlıoğlu a far partire le danze uscendo per primo; il turco però sbaglia al Rio ed è costretto ad abortire il giro. Al secondo fa meglio dimostrando che la gomma può tenere per più di un passaggio, ma viene scavalcato dalla coppia del team Barni con Rinaldi davanti a Pirro, che si piazzano in terza fila. Lowes va sul ’35.0 prendendosi la pole provvisoria, ma viene superato da Sykes che porta la BMW davanti a tutti, scendendo per la prima volta nel weekend sotto all’1:35; la stangata definitiva però la dà ancora una volta Jonathan Rea, primo in 1:34.596 e tre decimi abbondanti più veloce di tutti gli altri.
In seconda fila ci saranno Lowes, Bautista e Haslam, mentre la terza sarà tutta di proprietà di Borgo Panigale con Rinaldi, Pirro e Davies a comporla. Razgatlıoğlu chiude la top ten mentre è stata una qualifica da dimenticare per Marco Melandri, 13° a 1.6 secondi da Rea e con sei posizioni in griglia di penalità da scontare, per cui scatterà 19°.
Qui i risultati della Superpole di Misano e la griglia di partenza.
Fonte immagine: Twitter / Jonathan Rea
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