Il buono stato di forma delle Yamaha nel campionato Superbike sembra confermasi anche qui a Misano dopo l’ottima prova di Jerez de la Frontera, con Michael van der Mark al comando della classifica combinata di questo venerdì grazie al miglior tempo fatto segnare nella FP2, in 1:36.021. Il pilota olandese, reduce dalla sua terza vittoria in carriera nella categoria, potrebbe essere uno dei favoriti per la vittoria qui, ma la sfortuna potrebbe averci messo lo zampino proprio all’ultimo: alla Misano, la curva finale dell’omonimo tracciato, la R1 #60 ha perso all’improvviso il posteriore mentre van der Mark era in procinto di concludere il suo ultimo giro, disarcionando il pilota che ha sbattuto violentemente il braccio destro sull’asfalto, a pochi millimetri dal cordolo esterno; i commissari di percorso hanno esposto subito la bandiera rossa (anche se la sessione era oramai già conclusa osservando il cronometro), mentre il pilota si è mosso tenendosi il polso destro. Il pilota è stato mandato al centro medico per un controllo.
Nella speranza che il proprio pilota stia bene, il team Yamaha Pata può sorridere osservando anche le prestazioni delle altre R1: Alex Lowes ha concluso settimo a mezzo secondo dal compagno ma è stato tra i primi dieci durante tutta la durata del turno, mentre al terzo posto c’è Sandro Cortese sulla Yamaha del team GRT. Marco Melandri, anche lui in forma questo weekend, chiude la top ten dopo esser stato settimo nella sessione mattutina.
In seconda posizione troviamo Álvaro Bautista: come previsto, il tratto veloce di Misano sta dando una mano al motore Ducati, e ciò è testimoniato dagli intertempi negli ultimi due settori, con lo spagnolo tra i più veloci in questi due settori. Il pilota di Toledo però potrebbe non avere vita così facile considerando la concorrenza delle R1, ma gli occhi sono puntati anche sulle altre Ducati Panigale V4 R, come quella di Michael Rinaldi che ha stampato il sesto tempo. Chaz Davies, ottavo, ha mostrato difficoltà nel manovrare la propria moto negli ultimi due settori, e gran parte dei cinque decimi di distacco rimediati da Bautista si è accumulata in quei tratti. Il migliore delle wildcard è, come prevedibile, Michele Pirro sulla seconda moto del team Barni, 11° ma protagonista di due cadute tra FP1 e FP2, entrambe senza conseguenze se non far perdere tempo ai meccanici del team italiano.
Come a Jerez, la Kawasaki rischia di doversi confrontare più con la Yamaha che puntare alle moto di Borgo Panigale. Jonathan Rea si è classificato quinto con un 1:36.443, ma stranamente è stato protagonista anche di una caduta alla prima chicane, mentre inseguiva proprio van der Mark. Mentre il campione del mondo rischia di vedere le sue aspirazioni per la vittoria ridursi, le altre Verdone soffrono con Razgatlıoğlu nono e Haslam addirittura 14°, caduto anche lui all’ultima del Carro; stessa caduta per Leandro Mercado sulla moto del team Orelac.
Continua la crescita di BMW e l’affinità di Tom Sykes con essa, quarto al termine della seconda sessione. Finalmente la nuova S1000RR ha ricevuto uno step avanzato sul motore, e la velocità di punta di Sykes è similare a quella delle Yamaha nel tratto del curvone. La seconda moto tedesca è 13a con Markus Reiterberger, anch’essa su velocità di punta decisamente migliori rispetto alle ultime uscite.
Honda invece rimane nelle ultime posizioni, con la prima moto in 19a piazza guidata da Takahaski per il team Althea-Moriwaki, ma con un gap di 2.5 secondi dalla testa.
Qui i risultati della seconda sessione e l’analisi dei tempi.
Fonte immagine: Twitter / WorldSBK
Leggi anche
Partecipa al sondaggio su P300.it
Tutte le ultime News di P300.it
È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.