SBK | GP Repubblica Ceca: doppietta Yamaha con Lowes davanti a van der Mark

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di Alyoska Costantino @AlyxF1
10 Giugno 2018 - 14:39
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Il weekend di Brno sembrava destinato a proseguire sulla strada del dominatore della Superbike Jonathan Rea, ma gara-2 ci ha regalato una serie di colpi di scena non da poco. A fronte di un doppio zero della Kawasaki, frutto delle cadute di Rea e Sykes, ad approfittarne è stata la Yamaha, che dopo la doppietta firmata van der Mark in Inghilterra ha portato sul gradino più alto del podio il secondo pilota Alex Lowes. L’inglese ha smentito, dopo molto tempo, la critica che lo dipingeva come un pilota incapace di fare risultato, ottenendo il suo primo acuto nel mondiale SBK. Poteva essere la Ducati ad approfittarne con Marco Melandri, ma appena il ravennate è passato in testa un problema alle pastiglie dei freni l’ha costretto alla via di fuga, impedendogli di recuperare i fuggitivi.

Questo comunque non toglie merito alla prestazione delle R1, che hanno firmato il primo uno-due per la Casa dei Tre Diapason da Portimao 2011 (Melandri primo davanti a Laverty). A concludere il podio è stato un Chaz Davies molto meno brillante rispetto ai suoi standard, ma i 16 punti ottenuti comunque non dispiacciono visto il doppio zero dei due avversari principali; bene anche le Aprilia RSV4, giunte in quarta e quinta posizione.

LA CRONACA

Alla partenza scattano bene le Yamaha mantenendo il comando delle operazioni, con Laverty costretto a difendersi dal doppio attacco delle Ducati di Davies e di un sorprendente Melandri, già quinto dopo il via. Il ravennate fa ancora meglio in curva 3, superando il compagno Davies all’esterno per la quarta posizione. Partenza sotto gli standard per le due Kawasaki invece, che cominciano a bisticciare tra loro: Rea tenta l’attacco all’ultima esse ma finisce largo, e Sykes risponde con un gesto di disapprovazione.

I due yamahisti si scambiano le posizioni al secondo giro, con Lowes davanti alla staccata della curva 1. Dietro di loro, a pochi decimi, i due ex-compagni di squadra Laverty e Melandri combattono per l’ultimo posto sul podio, con il ducatista che passa alla curva Schwantz approfittando di un largo dell’irlandese. Il #33 è il più veloce in pista e passa agevolmente anche van der Mark al terzo giro in curva 3. Prima dell’ultima salita del tracciato, avviene il primo colpo di scena: Rea cade in uscita dalla penultima variante, e dall’onboard camera pare essere stato proprio il compagno Sykes a innescare la caduta. Johnny è costretto al ritiro, il primo da Magny-Cours 2017, ma non vengono intraprese azioni da parte dei commissari.

Questo spiana la strada a Melandri che al quinto giro passa al comando in curva 1. Sembra l’inizio di una facile cavalcata ma in curva 3, pochi secondi dopo, l’italiano arriva larghissimo finendo nella sabbia, ripartendo parecchi secondi dopo in ultima posizione. Dal replay sembra che Melandri abbia frenato e che le pastiglie dei freni si siano allentate, ma ad ogni modo il risultato è lo stesso.

Le due Yamaha tornano così al comando gestendo perfettamente Davies, mentre poco più indietro le due Aprilia sfidano l’unica Kawasaki ufficiale rimasta. La lotta a tre dura poco perché anche Sykes scivola, stavolta di posteriore in uscita dalla 10, costringendo Savadori a schivarlo. Al contrario del compagno di squadra, l’inglese riesce a ripartire, ma in 17a posizione davanti a Melandri. A questo punto della gara le Aprilia si trovano in lotta fra loro, mentre poco più indietro Rinaldi gira su un ottimo ritmo e si appresta a riprendere le moto di Noale.

La situazione nelle prime tre posizioni, da questa fase in poi, rimane congelata: Lowes non commette errori fino alla bandiera a scacchi mentre il compagno van der Mark (forse sotto ordini del team) non inizia un duello col compagno. Davies in solitaria è terzo mentre Savadori, dopo aver ripassato Rinaldi, entra in battaglia col caposquadra Laverty. E mentre le due Yamaha festeggiano la doppietta, Laverty riesce a tenere dietro l’ex-campione della Superstock ottenendo il miglior risultato di stagione per la RSV4 e per il team Milwaukee. Melandri chiude 15° e ottiene un solo punto, più per il morale della squadra che per l’effettivo risultato.

In classifica, lo “zero” di Jonathan Rea apre un piccolo spiraglio di possibilità a Chaz Davies, che ha accorciato le distanze a -65 punti. Il gallese deve necessariamente tornare sulle prestazioni che gli competono però, se vuole avere una piccola chance di battere il rivale. In terza posizione sale van der Mark grazie agli avvenimenti accorsi a Sykes e Melandri; Lowes è sesto invece, a soli tre punti dal ravennate. Tra i costruttori Ducati sale a 260 punti, a -35 dalla “verdona”; Yamaha terza a 220.

Il prossimo weekend di gare sarà negli States per la prima delle due tappe che si disputeranno nel continente americano. La leggendaria Laguna Seca, la pista preferita del compianto Nicky Hayden, vedrà il ripetersi della sfida Ducati-Kawasaki, a cui potrebbe aggiungersi la Yamaha se continuasse col trend degli ultimi weekend.

Qui i risultati di gara-2 e la generale.

Fonte immagine: Internet (per segnalare il copyright info@passionea300allora.com)

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