SBK | GP Repubblica Ceca 2021: Razgatlıoğlu firma un capolavoro e batte Redding in Gara 1

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di Alyoska Costantino @AlyxF1
7 Agosto 2021 - 15:30
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Quarto successo stagionale per “Razga”, Redding mastica amaro dopo un duello tiratissimo. Rea sbaglia di nuovo, mondiale apertissimo.


Se c’erano ancora dubbi sul valore di Toprak Razgatlıoğlu, è chiaro che questi si siano bellamente dissolti in questa prima manche del Gran Premio della Repubblica Ceca a Most. Si può sicuramente dire “buona la prima” per il tracciato vicino Praga, poiché è andato in scena una battaglia a tre storica tra il turco, Scott Redding e Jonathan Rea, diventata poi un duello quando, a nove giri dal termine, il campione del mondo ha commesso un nuovo errore mentre era in battaglia con lo yamahista.

Lo zero di Rea restituisce a Razgatlıoğlu quanto era stato perso nella Gara 2 di Assen per l’incidente con Garrett Gerloff. Anche Redding, nonostante l’ottimo risultato, ha avuto di che lamentarsi nel parco chiuso per l’attacco azzardato del #54, avvenuto alla curva 20. Andrea Locatelli ha completato il podio.

LA CRONACA

Col tempo bello ed il sole ad illuminare la pista, la scelta degli pneumatici per i protagonisti si fa parecchio ardua. La prima fila vede i due britannici, Rea e Redding, con una gomma Pirelli SC0 al posteriore, mentre Razgatlıoğlu decide di rischiare con una SCX.

Il turco è il migliore alla partenza e si prende il comando davanti a Rea e alle due Ducati di Redding e Rinaldi, quest’ultimo autore di un grande scatto. Sykes, che si ritrova terzo dopo il via, tira dritto per la via di fuga e rientra in quinta posizione, seguito da Bautista e Bassani. Pessima partenza per Lowes, che scende al 16° posto.

Già dopo un primo giro di studio Rea cerca di superare Razgatlıoğlu nel cambio di direzione 18-19, cercando di sfruttare la trazione della sua Kawasaki; la manovra però non gli riesce ed il #1 diventa vulnerabile anche all’attacco di Redding, che arriva puntuale alla 20. Pochi secondi dopo il ducatista svernicia anche la Yamaha di Razgatlıoğlu, andando al comando.

Proprio Razgatlıoğlu sembrerebbe il più in difficoltà in questa fase, tanto da esser passato anche da Rea nonostante l’uso della morbida. Nelle retrovie si sprecano le cadute invece, con Delbianco a terra al secondo giro e Chaz Davies ed Alex Lowes che lo imitano al quinto passaggio, andando giù alla prima chicane a pochi secondi di distanza uno dall’altro.

Redding in questa fase appare il più veloce e il distacco su Rea aumenta fino ad 1”8. Il compito di riagganciare il fuggitivo torna quindi nelle mani di “Razga”, che risorpassa il campione del mondo alla staccata della 1 e si mette alla caccia di Scott. Nel frattempo si accende anche la lotta per la quarta piazza, tra Locatelli e Rinaldi, mentre Folger rompe il motore in curva 20, ma fortunatamente senza inondare di olio la pista.

Dopo aver subito il sorpasso, Rea riesce comunque a tenere la coda della Yamaha #54, che a sua volta sta riducendo lo svantaggio da Redding. Più indietro la gara di Bautista, sesto fino a quel momento, si complica con un’uscita di strada e lo spagnolo scende all’11° posto. Ritiri anche per Rabat (caduto alla 1) e Michael van der Mark (problemi tecnici).

La storia della gara cambia nella seconda metà, con Redding che perde in un solo giro cinque decimi ed ha disposizione solo 0”8 di vantaggio su Razgatlıoğlu. Il colpo di scena più importante, però, avviene a nove tornate dalla fine: Rea abbozza un attacco alla 1 in frenata, ma in inserimento perde l’anteriore e scivola, uscendo sconfitto da un’altra battaglia con Razgatlıoğlu; il pilota Kawasaki riparte in 11a posizione, ma qualche giro più tardi arriva il secondo incidente, stavolta in curva 20.

Lo zero di “Johnny” è una notizia sensazionale per il turco della Yamaha, il quale però deve vedersela con un Redding particolarmente coriaceo. A quattro giri dal termine arriva il primo attacco del turco nell’accelerazione successiva a curva 11, ma sul rettilineo principale il motore V4 della Panigale permette a Redding di ritornare al comando.

La tensione aumenta nei box Ducati e Yamaha, fino a che non si raggiunge l’ultimo giro. Razgatlıoğlu ha qualche metro di svantaggio ma tenta un primo affondo alla curva 15, finendo però largo e permettendo al #45 di ritornare davanti. Sembra fatta per Redding, ma alla curva 20 (la stessa della caduta di Rea) arriva il capolavoro di “Razga”, che sfrutta magnificamente la traiettoria interna e passa al comando ad una curva dalla fine. Redding prova a risuperarlo nell’accelerazione finale, ma alla fine è Razgatlıoğlu a festeggiare.

Redding chiude secondo per 0”04, mentre Locatelli ottiene un altro terzo posto precedendo la seconda Ducati di Rinaldi e la Panigale V4 R privata di Bassani. Garrett Gerloff è sesto davanti alla coppia Honda Bautista-Haslam, poi Sykes e Fritz. Ritirati, tra gli altri, anche Uribe, Hanika e Cresson.

La classifica piloti torna alla situazione antecedente alla Gara 2 di Assen. Rea ha ancora 12 punti di vantaggio su Razgatlıoğlu (243 a 231), mentre Redding recupera qualcosa e si trova ora a -61 dalla vetta. Alex Lowes, nonostante il ritiro, mantiene il quarto posto davanti a Michael Ruben Rinaldi, mentre Locatelli, nono, comincia ad avvicinarsi ai vari Gerloff, Sykes e van der Mark.

Qui i risultati di Gara 1 e la classifica piloti aggiornata.

Fonte immagine: yamaha-racing.com

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