Il Gran Premio del Qatar della Superbike è arrivato alla sua 11a edizione e si svolgerà, come sempre, al Losail International Circuit, a poco più di 20 chilometri dalla capitale Doha. Costruito nel 2004, ha cominciato a ospitare le moto derivanti dalla produzione stradale dal 2005 e ininterrottamente fino al 2009, quando la gara si svolgeva ancora in pieno giorno, spesso sotto un sole cocente. Dal 2014 questa tappa è tornata in calendario riservandosi il posto di gran finale di stagione, tanto che qui sono stati decisi anche i mondiali 2014 e 2016.
Sta per calare il sipario anche su questa stagione Superbike 2019. In generale è stato possibile riscontrare un passo avanti in termini qualitativi rispetto alle due stagioni precedenti e sarà compito di Dorna impegnarsi affinché questo trend in positivo continui. Una stagione che ha infatti visto diversi cambiamenti in termini regolamentari e nuovi arrivi di piloti, alcuni di questi che hanno saputo anche stupire sin dall’Australia. Ma alla fine tutti si sono dovuti (nuovamente) inchinare di fronte al re di questo campionato: Jonathan Rea punterà di certo a fare tripletta ed essere anche il pilota più vincente in termini di gare quest’anno, mentre i suoi compagni di marca, Razgatlıoğlu e Haslam, tenteranno di guadagnare, nel caso del primo, o conservare, nel caso del secondo, le proprie posizioni in campionato.
La volontà di Rea potrebbe scontrarsi con l’efficacia della Ducati sulla pista qatariana, visto il lungo tratto veloce iniziale e la grande presenza di curve veloci, specie nell’ultimo settore. Álvaro Bautista è tornato a vincere in Argentina in una delle gare più nere della storia del campionato, con solo dodici partenti e tante discussioni in merito alle azioni dei piloti che si sono tirati indietro prima del via. Gara-2 non è stata così fortunata per lo spagnolo che ha pagato un calo di gomme anomalo, per cui sarà sicuramente voglioso di riscatto. Tra i favoriti del weekend anche Chaz Davies, qui autore della doppietta nel 2016 e reduce dall’ottimo secondo posto a El Villicum.
Uno dei temi più interessanti di questo weekend è la lotta per il terzo posto in campionato, che sarà tra tre piloti: le Yamaha di Alex Lowes e Michael van der Mark sono andate ad alternanza più o meno per tutto l’anno, ma dopo essersi ripreso dall’infortunio di Misano (che gli ha tolto la chance di ottenere punti importanti nella generale) van der Mark pare aver preso il sopravvento nelle gerarchie interne. I due dovranno però vedersela con un Razgatlıoğlu in forma strepitosa, che a suon di podi è arrivato a soli sei punti dall’inglese. Questa settimana è stata piuttosto intensa anche per altri team Yamaha, soprattutto GRT, il quale cambierà la propria line-up completamente. E’ lecito ricordare che questa sarà anche l’ultima gara di Marco Melandri, che porrà fine a una carriera a livelli mondiali durata ventidue anni.
L’ultimo weekend di una stagione in crescendo potrebbe non essere dei più felici per la BMW e per Tom Sykes: come previsto, il Gran Premio d’Argentina è stato un calvario per il team SMR e alla fine il barbuto di Huddersfield ha ottenuto solo un settimo e un nono posto. A ogni modo, dopo la stagione 2019 BMW si può dire promossa e già dal 2020 si potrebbe puntare ben più alto con la coppia Sykes-Laverty. Ancora alla caccia di una sella invece Markus Reiterberger, la cui stagione si è praticamente fermata ad Assen.
Per il 2020 Honda e il team Moriwaki-Althea perderanno il loro pilota migliore attualmente. Leon Camier ha sposato la causa del team Barni e salirà sulla Panigale V4 R il prossimo anno, cedendo il suo attuale posto probabilmente ad Alessandro Delbianco. Il purgatorio 2019 dei piloti Honda finirà con questo ultimo round, in attesa che HRC affili le armi a dovere per il suo ritorno in pianta stabile.
La SBK rischia però di essere oscurata in termini di visibilità dalla Supersport 600, che come lo scorso anno vedrà le sorti del proprio mondiale decidersi all’ultimo round in Qatar. A contendersi il campionato saranno le Yamaha R6 di Randy Krummenacher, Federico Caricasulo e Jules Cluzel, anche se per quest’ultimo le possibilità sono solo teoriche. La sfida tra Krummenacher e Caricasulo quest’anno ha però raggiunto i livelli della faida fratricida, e chissà che non sia “Julo” ad approfittarne in extremis per conquistare quel titolo iridato che gli sfugge oramai da sette anni. Correrà sotto le luci del Qatar anche la Supersport 300, col campione del mondo Manuel González intenzionato a chiudere in bellezza la sua strepitosa stagione.
Come da prassi qui in Qatar, i giorni che vanno da giovedì al sabato saranno quelli in cui andranno in scena i protagonisti delle varie classi. Va inoltre ricordato come, al contrario degli altri appuntamenti, la SSP300 stavolta sarà la prima a disputare la propria gara nell’ultima giornata, mentre la categoria maggiore sarà l’atto finale del Gran Premio. Al contrario dello scorso anno è previsto tempo bello per tutt’e tre le giornate, perciò si dovrebbero evitare cancellazioni o ritardi di qualsiasi tipo. Gli spettatori di TV8 purtroppo saranno parecchio svantaggiati questo weekend: essendo gara-1 di venerdì, il canale otto non renderà disponibile in diretta la visione, che sarà posticipata addirittura al giorno dopo prima di gara-2. Una scelta a dir poco inspiegabile e assolutamente ingiustificabile.
INFO TRACCIATO
Lunghezza tracciato: 5.380 m
Rettilineo principale: 1.068 m
Curve: 16 (6 a sinistra, 10 a destra)
Senso: orario
Record della pista: 1:56.124 (Tom Sykes, Kawasaki, 2018)
ALBO D’ORO
ORARI TELEVISIVI
Venerdì 25 ottobre 2019
16:30 – Superpole SBK (Sky Sport MotoGP, Eurosport 1)
17:10 – Superpole SSP600 (Sky Sport MotoGP)
17:50 – Superpole SSP300 (Sky Sport MotoGP)
19:00 – Gara-1 SBK (Sky Sport MotoGP, Eurosport 1)
Sabato 26 ottobre 2019
15:00 – SP Race SBK (Sky Sport MotoGP, Eurosport 1)
16:15 – Gara Supersport 300 (Sky Sport MotoGP)
16:45 – Gara-1 SBK (TV8)
17:15 – Gara Supersport 600 (Sky Sport MotoGP, Eurosport 1)
18:00 – SP Race SBK (TV8)
19:00 – Gara-2 SBK (Sky Sport MotoGP, Eurosport 1, TV8)
Fonte immagine: worldsbk.com
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