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SBK | GP Portogallo 2021: Gara 1 storica a Portimão, Razgatlıoğlu vince con Rea out

di Alyoska Costantino
AlyxF1 alyoska.and.myself
Pubblicato il 2 Ottobre 2021 - 16:26
Tempo di lettura: 6 minuti
ARTICOLO DI ARCHIVIO
SBK | GP Portogallo 2021: Gara 1 storica a Portimão, Razgatlıoğlu vince con Rea out
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Il campione del mondo sbaglia di nuovo e Razgatlıoğlu, battendo ancora Redding, vola a +45. Ottimo Baz, terzo.


Gara 1 del GP Portogallo 2021 classe SBK potrebbe esser ricordata come lo snodo cruciale nell’assegnazione del titolo di quest’anno. Al termine di venti giri di lotta infuocata prima con Jonathan Rea e poi con Scott Redding, è stato di nuovo Toprak Razgatlıoğlu a sorridere, vincendo la sua 11a gara stagionale ed allungando in maniera importante (e forse determinante) nella classifica generale, in un weekend di Portimão che, sulla carta, avrebbe dovuto avvantaggiare i diretti avversari.

Per Jonathan Rea questa prima manche in Algarve potrebbe esser stata il colpo del k.o. definito, sia sul piano matematico, sia su quello psicologico e forse addirittura per quello fisico. Mentre era in testa il pilota Kawasaki è scivolato all’ingresso del curvone, buttando al vento 25 punti che, alla vigilia di questa corsa, sembravano quasi scontati. Il ritardo del campione in carica ammonta a 45 punti adesso, forse troppi con poco più di due weekend a disposizione.

Sul podio sono arrivate due Ducati, la ufficiale di Scott Redding e quella GoEleven guidata da Loris Baz. Il pilota di Aruba Racing è di nuovo uscito sconfitto da un duello corpo a corpo con Toprak ed anche le sue chance, con 79 punti di ritardo, si stanno riducendo al lumicino. Sensazioni ben diverse per il francese, che da sostituto di Davies ha riportato il team piemontese sul podio; curiosamente, non succedeva dal GP dell’Estoril, l’altra gara portoghese del calendario 2021.

LA CRONACA

Alla partenza Razgatlıoğlu mantiene il primo posto in ingresso alla 1, ma andando verso curva 2 arriva leggermente lungo e Rea può così rimettersi al comando; la risposta del rivale arriva poco dopo alla 5, con Redding (partito bene stavolta) subito dietro che cerca d’inserirsi tra i due. Haslam, quarto, in pochi chilometri arranca già visibilmente rispetto ai primi tre.

Il primo giro di gara dà inizio ad una sequenza di passaggi da pelle d’oca: Rea, alla Portimão, si rimette all’interno di Toprak e sembra riuscire a completare il sorpasso in curva 13, ma il turco si fa bastare il piccolo varco all’interno lasciato dalla Kawasaki #1 per tornare davanti, anche a costo di arrivare al contatto; nel giro successivo Rea riesce a completare il sorpasso nello stesso punto ed i due escono appaiati in uscita dal curvone che immette sul rettilineo, con Redding a fare da terzo incomodo e che passa al comando sfruttando la potenza della sua Ducati V4. Tra Razgatlıoğlu e Rea si rischiano altri due contatti al tornantino Lagos, fino a quando Jonathan, al quinto giro, non si fa largo con le cattive maniere alla curva 11.

Il colpo di scena arriva pochi secondi dopo: Redding finisce largo alla 13 e Rea si rimette davanti all’inizio dell’ultimo settore, ma arriva troppo lungo all’ingresso dell’ultimo curvone e perde l’anteriore; il pilota striscia ad alta velocità fino ad arrivare vicino alle barriere, mentre la moto carambola pericolosamente prima sull’asfalto e poi sulla ghiaia. “Johnny” viene portato al centro medico per accertamenti, i quali evidenzieranno alcune contusioni ed un’abrasione al gomito sinistro.

Con uno dei tre protagonisti fuori gioco, la battaglia Redding-Razgatlıoğlu vive qualche giro di stallo e l’attenzione si sposta quindi sul gruppo in lotta il terzo posto, con Haslam davanti a Rinaldi, Bautista, Locatelli, Baz, van der Mark e Gerloff. Le due Ducati, dopo diversi tentativi, riescono a superare la Honda #91, la quale perde poi anche la posizione su Bautista; Locatelli, invece, sbaglia in ingresso di curva 1 e si ritrova alle spalle di “Magic Michael” in ottava posizione.

A dieci giri dal termine Razgatlıoğlu fa la sua mossa e prende in contropiede Redding, andando quindi al comando e tentando uno strappo: in due giri il suo vantaggio cresce fino a raggiungere i 0”6. Nella lotta per l’ultimo gradino del podio Rinaldi ed Haslam commettono lo stesso errore di “Loka” a nove giri dal termine ed è quindi Bautista a mettersi virtualmente terzo, seguito da Baz e van der Mark. Nel giro successivo il pilota proveniente dal Motoamerica sorpassa alla 1 lo spagnolo che poi viene insidiato anche da “VDM”, ma alla staccata di curva 5 Locatelli sbaglia completamente il punto di frenata e centra l’olandese; i due finiscono a terra e, nel recuperare la moto, van der Mark rifila volontariamente una spallata all’italiano.

Redding ci mette qualche giro a reagire, ma a quattro tornate dalla fine la battaglia per la vittoria si riaccende. Per due volte l’inglese sorpassa Razgatlıoğlu sul rettilineo, ma in entrambi i casi il turco molla i freni alla 1 e si prende l’interno, costringendo il ducatista ad andare anche largo. Redding tenta a sua volta di staccare forte ma finisce nuovamente lungo e “Razga” ha così agio per tornare davanti con due passaggi ancora da svolgere.

All’ultimo giro Scott è troppo lontano per impensierire lo yamahista, che conquista così il suo 11° centro stagionale ed il 15° in carriera nel mondiale Superbike. Redding conclude secondo a 0”6, mentre Baz termina terzo dopo che Bautista ha commesso lo stesso sbaglio di Rea al curvone, cadendo a pochi metri dall’arrivo. Rinaldi termina quarto, davanti ad Haslam, Gerloff e Bassani. Ottimo ottavo posto di Mercado sulla Honda privata di MIE Racing, davanti a Lavery e Ponsson.

Prima del rientro ai box, Toprak ha anche il tempo di lanciare una frecciatina al box Kawasaki, facendosi passare una scopa e fingendo di “spazzolare” l’asfalto verde esterno alla pista come critica per quanto successo a Magny-Cours nella SP Race.

La classifica del mondiale si allunga a vista d’occhio: gli svantaggi di Rea e Redding salgono rispettivamente a 45 e 79 punti rispetto ai 474 raccolti da Razgatlıoğlu, mentre Rinaldi, approfittando del ritiro di Locatelli e dell’assenza di Lowes, consolida il quarto posto con 240 punti. Nel campionato costruttori Yamaha ha 499 punti, contro i 479 di Ducati; perde terreno Kawasaki, a -51.

Questi i risultati di Gara 1 e la classifica mondiale aggiornata del campionato SBK.

Fonte immagine: worldsbk.com


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