SBK | GP Olanda: Sykes rompe l’egemonia di Rea in gara-2

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di Alyoska Costantino @AlyxF1
22 Aprile 2018 - 14:42
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Dopo tre round passati nella totale ombra del compagno di squadra, ecco il Sykes che non ti aspetti. Il #66 è tornato a vincere dopo un digiuno durato dieci mesi, dalla pazza gara-1 di Misano Adriatico. Per l’inglese di Huddersfield un successo, il 35° della sua carriera in SBK, che vale oro dopo le tante critiche ricevute a seguito dei risultati ottenuti a Buriram e ad Aragón. Tom ha sfruttato in maniera eccellente la pole position ottenuta dall’inversione della griglia, ma è stato comunque bravo ad aumentare il suo vantaggio e a non “stracciare” i suoi pneumatici, rischiando di buttare i cinque secondi di vantaggio conquistati a inizio gara. Festa Kawasaki per l’ottava vittoria consecutiva sul tracciato olandese completata dal campione del mondo Jonathan Rea, che chiude un’altra doppietta delle “verdone”. Johnny dovrà quindi aspettare un altro anno per battere il record di Carl Fogarty nel TT di Assen, ma il nordirlandese può sorridere considerando l’aumento del vantaggio in campionato.

Terza posizione per Michael van der Mark che si gode ancora una volta il calore del pubblico di casa, portando al secondo podio consecutivo la R1. Per la prima volta in questo 2018 non abbiamo una Ducati sul podio, visto che la prima arrivata è giunta in quarta posizione con Xavi Forés. Giornata invece difficile per i bolidi ufficiali di Borgo Panigale, con Davies quinto e penalizzato da un crollo della gomma negli ultimi tre giri (simile a quello di Rea nel round d’apertura), Melandri settimo ed estremamente in difficoltà con una moto ancora ballerina e Rinaldi 12° staccato di 41 secondi dal vincitore. C’è del lavoro da fare in casa Ducati in vista di Imola.

LA CRONACA

Poche le notizie di rilievo prima del via: a parte un aumento delle temperature, giunge la news che Jezek su Yamaha scatterà dall’ultima casella. Tutti con gomma media all’anteriore, compreso Rea che decide di cambiare lo pneumatico anteriore duro che lo aveva portato a vincere ieri.

Allo spegnimento dei semafori non scatta benissimo Melandri dalla terza posizione, mentre è ottima la partenza di Sykes che guiderà dal primo all’ultimo giro questa corsa. Dietro, Davies si ritrova esterno e Rea gli chiude la traiettoria, costringendolo alla via di fuga e al rientro nella zona delle Aprilia, ai margini della top ten. Le difficoltà maggiori al primo giro le ha però proprio Melandri, che viene toccato alla chicane prima da van der Mark e poi da Rea, che lo costringe alla via di fuga. Arriva un secondo errore alla curva 1 per il ravennate, che si ritrova così 11° dietro alla Ducati gemella di Davies.

Davanti, Sykes martella da subito l’1:35 basso mettendo da subito circa un secondo di vantaggio sullo spagnolo della Ducati, che a sua volta ne ha un altro sulla coppia van der Mark-Rea. La lotta tra i due è il punto più interessante della corsa, col campione del mondo che passa al quarto giro al tornantino della curva 4. Nel frattempo Davies rimonta rapidamente in quinta posizione superando Torres e Baz.

Il loro ritmo è notevolmente più rapido di quello della Ducati #12, e al sesto giro la Kawasaki #1 fa la sua mossa: nell’accelerazione all’uscita del curvone della 12 il campione del mondo si affianca allo spagnolo e con una manovra spettacolare lo passa nel cambio di direzione 13-14. Van der Mark approfitta del momento di défaillance dello spagnolo e passa alla chicane, davanti a un pubblico in delirio.

Sykes davanti non crolla con le gomme e, eccezion fatta per un lungo alla 1 a sette giri dalla fine, il campione del mondo del 2013 non commette un solo errore. Rea e van der Mark continuano la loro lotta con il pilota Yamaha che riesce a passare a nove giri dal termine, approfittando di un’uscita poco felice dalla chicane del #1. Più indietro, Melandri non riesce nella risalita ed è costretto a una lotta con la MV Agusta di Jordi Torres per la sesta posizione, mentre Razgatlioglu nello stesso gruppetto fa un errore e scivola in 11a posizione. L’unico colpo di scena avviene poco prima, con la caduta di Alex Lowes all’ultima chicane nel tentativo di riagganciare Davies; weekend iniziato bene ma terminato in maniera disastrosa per l’inglese, già vittima di una gomma sbagliata del team in gara-1.

La gara procede liscia per il leader, che ottiene così la prima vittoria della stagione e la seconda ad Assen a distanza di cinque anni. Secondo Rea a completare la doppietta Kawasaki, davanti a un van der Mark regolato solo negli ultimi giri. Torres riesce a battere anche Melandri per la sesta posizione, ottenendo il suo primo ottimo risultato per la Casa di Varese. Morale basso in casa Ducati, specie dal lato del #33.

Impressionante come, nonostante i nuovi regolamenti e il Balance of Performance, in testa a entrambi i mondiali ora ci sia la Kawasaki. Rea allunga in campionato su Davies raggiungendo quota 159, con 30 punti secchi di vantaggio sul gallese della Ducati. In terza posizione resiste Melandri grazie alla doppietta nel round d’apertura, ma ha ora van der Mark alle calcagna a soli 12 punti di distacco (115 a 103); piccola risalita di Sykes, che passa sia Forés sia Lowes nella generale mettendosi quinto. Tra i marchi c’è il sorpasso di Kawasaki in testa al mondiale, avendo ora 173 punti e 4 lunghezze sulla rivale italiana bicilindrica. Bene Yamaha, terza, che limita il suo distacco a “soli” 62 punti.

Il prossimo Gran Premio, tra l’11 e il 13 maggio, sarà sulla leggendaria pista di Imola per il quinto round di campionato. Qui ci si aspetta una nuova riscossa Ducati, in particolare da Chaz Davies, reduce da ben due doppiette sui saliscendi imolesi. Per ridare la giusta spinta al suo campionato anche Melandri dovrà mostrare i muscoli, ma questo pare molto difficile su una pista dove la stabilità è tutto.

Qui i risultati di gara-2 e la classifica di campionato.

Immagine copertina: worldsbk.com

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