SBK | GP Italia: Rea risponde d’orgoglio e vince a Imola per l’ottava volta

di Alyoska Costantino
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Pubblicato il 11 Maggio 2019 - 15:33
Tempo di lettura: 5 minuti
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SBK | GP Italia: Rea risponde d’orgoglio e vince a Imola per l’ottava volta

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Si ferma a undici vittorie, di cui otto nelle manche classiche, la striscia di successi di Álvaro Bautista e della Ducati, fermati proprio sulla pista di casa da Jonathan Rea e la Kawasaki. Il campione del mondo aveva dimostrato sin dalle prove libere, e anche nella Superpole mancata per un soffio, che qui l’unico risultato accettabile per lui e il team Provec era la vittoria, cosa che ha ottenuto in questa prima manche. E’ l’ottavo centro di Johnny a Imola, il 72° della sua carriera in SBK ma paradossalmente solo il primo del 2019, dopo undici arrivi a podio consecutivi da Phillip Island.

Il primo graffio di Rea è stato comunque rintuzzato al massimo da Álvaro Bautista quest’oggi, arrivato in piazza d’onore a sette secondi di distacco. Tutto come previsto in realtà, considerando le previsioni e la fame di successo del rivale Rea, con un distacco che è ancora intorno ai 50 punti a favore dello spagnolo di Toledo in classifica generale. Ciò che il team Aruba.it non aveva sicuramente previsto era il ritiro per un guasto al motore di Chaz Davies, la cui gara è durata a malapena nove curve prima di doversi ritirare. Il podio è stato quindi completato da un ottimo Toprak Razgatlioğlu sulla Kawasaki del team Puccetti; nelle prime cinque posizioni troviamo ben tre Ninja, con anche il quinto posto di Haslam dietro a Michael van der Mark.

LA CRONACA

Prima della partenza, viene dichiarata la mancata partecipazione di Leon Camier. E’ il secondo infortunio del weekend dopo quello di Eugene Laverty, che fa scendere il numero di partenti a diciotto.

Allo scatto Davies e Rea sono i migliori allo stacco frizione e il gallese entra in curva 1 al primo posto seguito dal pilota Kawasaki, poi Bautista, Sykes e le due Yamaha ufficiali. Già alla Villeneuve però Rea tenta l’attacco sul #7 portandosi al comando, posizione che non lascerà fino alla fine della gara. La corsa di Davies dura invece fino alla Piratella: il gallese prima si sposta all’esterno e poi alza il braccio segnalando un problema, e pieno di rabbia rientra ai box buttando via una potenziale occasione per arrivare sul podio.

Bautista eredita così la seconda posizione e nei primi giri tenta di dare una risposta al suo avversario, che però piano piano accumula diversi decimi di vantaggio. Dietro ai primi due il ritmo è nettamente più basso con Sykes che gira a oltre un secondo dall’ex-compagno di squadra, e il gruppetto in lotta per la quarta posizione più occupato a battagliare. Inizialmente emerge Lowes che scavalca il compagno van der Mark, mentre è ottima la rimonta di Toprak Razgatlioğlu che, dall’11a posizione in griglia, è già settimo dietro al compagno di marca Haslam.

Mentre Rea continua a fare il martello sull’1:46.0 distanziando Bautista, continua la lotta Yamaha-Kawasaki alle loro spalle, con Melandri ottavo e rimontante anche lui. Van der Mark torna davanti a questo quartetto e prende un leggero vantaggio, mentre il suo compagno perde posizioni, venendo sorpassato da Razgatlioğlu all’esterno delle Acque Minerali e poi dal connazionale Haslam alla Rivazza.

Poco dopo arriva un altro colpo di scena, perché stavolta è la BMW di Sykes a tradire il suo pilota, costretto a rientrare anche lui ai box anzitempo cedendo quindi il podio virtuale a Michael van der Mark. L’olandese però ha poco da gioire perché poco dopo viene superato da Razgatlioğlu al Tamburello, con la minaccia di Haslam alle sue spalle; Lowes nel frattempo, per diversi giri, crolla vertiginosamente sul ritmo, venendo superato anche da Melandri alla Variante Bassa. Rinaldi è ottavo, molto bravo anche lui a rimontare dalle retrovie.

A cinque giri dalla fine la caduta di Cortese alle Acque Minerali non interrompe la gara, permettendo quindi ai tre in lotta per il podio di continuare la contesa; Haslam è il più in difficoltà del terzetto, tanto da finire lungo sull’erba due volte alla Variante Alta. “Magic Michael” invece ci prova una prima volta alla Rivazza, ma Razgatlioğlu incrocia la traiettoria tornando davanti. A due giri dalla fine l’olandese attacca in curva 1 ma il turco risponde di forza alla Tosa, con anche un leggero contatto di cui però non ne approfitta Leon Haslam.

Jonathan Rea, praticamente mai inquadrato dalle telecamere, centra la sua prima gara della stagione confermandosi il Re di Imola, con oltre sette secondi di vantaggio su Bautista e più di diciannove sul giovane compagno di marca. In sesta posizione chiude una gara discreta Melandri davanti a Lowes ripresosi nel finale, poi Rinaldi, Zanetti in top ten e Reiterberger che chiude solo decimo una gara difficile per la Casa di Monaco di Baviera.

Riguardo alle classifiche, è ancora troppo presto per parlare di mondiale riaperto, ma questo successo di Rea può essere il primo tassello per un riavvicinamento a Bautista e alla Ducati. Sono 256 i punti dello spagnolo contro i 208 del nordirlandese, poi Lowes a 135, van der Mark a 128 e Haslam a 104. Melandri approfitta dello zero di Davies per tornare sesto, col gallese invece fermo a 76 punti. Nel campionato marche Ducati in testa sempre a quota 256, poi Kawasaki a 208.

Qui i risultati della prima manche italiana e le classifica attuale.

Fonte immagine: Twitter / WorldSBK

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