SBK | GP Indonesia 2023, SP Race: otto giri di caos a Mandalika, Toprak Razgatlıoğlu rompe l’egemonia di Bautista

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di Alyoska Costantino @AlyxF1
5 Marzo 2023 - 04:57
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Dopo una bandiera rossa, due partenze e diversi episodi di gara, Razgatlıoğlu esce trionfatore dalla SP Race della domenica mattina. Bautista incassa il suo primo zero dopo un contatto con Rea, Locatelli secondo.


Difficile ricordare una SP Race della SBK così carica d’emozioni come quella vista oggi nel GP Indonesia 2023. Sulla carta nulla sembrava in grado di fermare la cavalcata di Álvaro Bautista verso la sua quinta vittoria stagionale, ma ancora una volta il motorsport si è dimostrato imprevedibile.

Approfittando di un contatto tra lo spagnolo e Jonathan Rea e la successiva caduta di posteriore del ducatista, Toprak Razgatlıoğlu ha conquistato la sua prima vittoria stagionale fermando la sequenza di quattro successi consecutivi ottenuti dal pilota di Toledo in questo inizio di 2023.

La gara non ha avuto un’andatura lineare, tutt’altro: si è assistito a due partenze in seguito a un incidente avvenuto in curva 2 tra Danilo Petrucci, Alex Lowes e Loris Baz che ha lasciato dello sporco sul tracciato, sulla quale poi è caduto lo stesso Rea un giro più tardi. La SP Race, a quel punto ridotta ad otto giri, non ha comunque smesso di stupire con altri episodi di gara.

LA CRONACA

Rispetto a ieri, la griglia della prima manche della domenica vede la presenza anche di Remy Gardner ed Eric Granado, dichiarati questa volta idonei a correre dopo aver saltato la prima manche per dei problemi di gastroenterite. Come ieri, il meteo è favorevole e la pista completamente asciutta.

Al via Razgatlıoğlu, dalla pole, mantiene il primo posto davanti a Bautista, il quale ha bruciato Locatelli allo start passando in seconda posizione. Tutto il gruppo sfila tranquillo da curva 1, ma già a curva 2 avviene il primo contratto e i primi due ritiri: un tentativo d’attacco di Alex Lowes su Danilo Petrucci si conclude con l’inglese a terra (furibondo) e il coinvolgimento anche di Loris Baz.

L’episodio lascia una traccia di olio sull’asfalto invisibile e ad incapparci, all’inizio del secondo giro, è proprio Jonathan Rea, il quale segnala prontamente ai commissari del guaio. La bandiera rossa viene esposta e la gara ripartirà per le 11:00 indonesiane, per una durata di soli otto giri.

Al secondo start Bautista riesce, questa volta, a compiere una partenza anche migliore della precedente ed è lui ad imboccare per primo la 1, finendo però leggermente largo e ricedendo lo spazio a Razgatlıoğlu. Il gruppo conclude indenne il primo passaggio, ma al secondo il caos torna a scatenarsi.

Ad innescare una nuova carambola è di nuovo Lowes nel tentativo di superare Rinaldi, ma alla staccata della 10 il fratello di Sam centra la gamba destra di Loris Baz, il quale finisce in ghiaia e rientra ai box dolorante.

Il colpo di scena maggiore giunge al quarto giro: dopo esser riuscito a ripartire, Rea rimonta in maniera furiosa e cerca di agganciarsi a Bautista e Razgatlıoğlu, ancora al comando della corsa; il nordirlandese cerca di prendere in controtempo il #1 alla esse 11-12, ma tra i due vi è un leggero contatto e Bautista, completamente fuori traiettoria, accelera sullo sporco e finisce per cadere.

L’iberico non riesce a ripartire e le quattro posizioni sono dunque monopolizzate da Yamaha e Kawasaki, in particolare la prima che vede il duo Crescent in prima e seconda posizione, con Locatelli che ha approfittato del contatto e di un lungo di Rea per salire in piazza d’onore, seppur con alle calcagna Lowes.

“Loka” riesce a difendersi egregiamente e chiude così secondo alle spalle di un Toprak Razgatlıoğlu inarrestabile questa volta e vincitore per la quarta volta a Lombok. Chiudono il podio Locatelli e Lowes, poi Rea, Bassani, Vierge, Rinaldi, van der Mark e Redding, i primi nove classificati della griglia del pomeriggio.

Nella classifica generale Bautista mantiene la testa del mondiale rimanendo fermo a quota 87, contro 59 di Locatelli e i 55 del turco prima guida Yamaha.

Qui i risultati della Gara Sprint e la classifica iridata.

Fonte immagine: yamaha-racing.com

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