SBK | GP Indonesia 2023, Gara 1: continua la cavalcata di Bautista, sua anche la prima manche di Mandalika

di Alyoska Costantino
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Pubblicato il 4 Marzo 2023 - 08:29
Tempo di lettura: 6 minuti
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SBK | GP Indonesia 2023, Gara 1: continua la cavalcata di Bautista, sua anche la prima manche di Mandalika

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Ritmo insostenibile per gli avversari, Bautista ottiene la quarta vittoria su quattro gare stagionali. Chiudono il podio le Yamaha di Razgatlıoğlu e Locatelli. Crisi nera Kawasaki: Rea nono, Lowes decimo.


Pur essendo una pista visitata relativamente da poco, il tracciato cittadino di Mandalika situato a Lombok è sempre apparso come un feudo delle moto giapponesi sin dal debutto in calendario avvenuto nel 2021. L’incantesimo, tuttavia, si è spezzato questa mattina con la conquista, da parte di Álvaro Bautista della Gara 1 del GP Indonesia 2023.

Dopo una buona partenza dalla prima fila, il campione del mondo in carica ha preso dopo poco tempo la testa della gara e, grazie ad un ritmo infernale, si è aggiudicato la quarta vittoria dell’anno su quattro manche in totale scioltezza. I valori delle forze in campo visti a Phillip Island sono stati confermati anche qui in Asia e il sogno di un inizio di stagione stile 2019 per il pilota di Toledo appare sempre più tangibile.

Toprak Razgatlıoğlu, dopo la Superpole ottenuta, ha fatto quel che poteva per fermare Bautista, ma alla lunga si è dovuto arrendere a sua volta. Il secondo posto è il massimo risultato che il turco poteva ottenere e questo probabilmente dà un retrogusto amaro al risultato, dato che al momento il pacchetto Bautista-Ducati sembra irraggiungibile per “Razga”. La Yamaha può però festeggiare anche il terzo posto di Andrea Locatelli.

C’è invece aria di sconfitta nel box Kawasaki Racing. La debacle dell’Australia non si è rivelata essere un caso e le due ZX-10RR ufficiali sono sprofondate a metà classifica nel corso della gara, con Jonathan Rea nono ed Alex Lowes decimo. La sensazione è che il ciclo di dominanza della Casa di Akashi sia terminato e che solo un grande sforzo da parte del marchio può riportare le “Verdone” tra le posizioni che contano. Male anche Michael Ruben Rinaldi sulla seconda Ducati ufficiale, finito a terra in curva 1 dopo esser entrato in contatto con la ruota posteriore di Bassani (giunto quarto).

LA CRONACA

Prima del via, viene confermata una penalizzazione a Jonathan Rea per aver ostacolato Philipp Öttl ed Axel Bassani durante la Superpole: il nordirlandese scala di tre posizioni ed è costretto a partire ottavo. Sulla griglia, oltre a Remy Gardner, manca anche Eric Granado, afflitto a sua volta da una grave gastroenterite. Il meteo stavolta è stabile e la pista asciutta.

Al via Razgatlıoğlu mantiene la prima posizione, ma alle sue spalle la flotta Ducati parte a sua volta molto bene, con Bassani in seconda posizione. Non tutto, però, va per il meglio per il marchio di Borgo Panigale: Rinaldi, dalla seconda fila, stacca troppo tardi alla frenata di curva 1 e finisce per centrare in pieno la ruota posteriore del connazionale; Axel prosegue perdendo solo una posizione a vantaggio di Bautista, ma il riminese finisce a terra ed è costretto immediatamente al ritiro.

Razgatlıoğlu conduce con successo l’intero primo giro davanti a Bautista, Bassani e alla sorpresa Petrucci, poi Lowes, Locatelli, Vierge e Rea, il quale supera Scott Redding alla staccata della 10 per salire all’ottavo posto. All’ultima curva del primo giro, inoltre, Locatelli supera Lowes per la quinta piazza.

“Jonny” continua intanto la sua rimonta e supera anche Xavi Vierge, sempre in curva 10. Razgatlıoğlu, davanti, cerca per i primi due giri di creare un buco tra sé e gli inseguitori, ma il mucchio rimane molto compatto con le tre Ducati alle sue spalle capaci di tenere testa ai tempi fatti dal campione 2021.

A dargli una parziale mano è l’altro yamahista Locatelli, che scavalca “Petrux” rompendo il gruppo delle Panigale V4R e portandosi in quarta piazza, mentre Rea scavalca il compagno di squadra e si porta al sesto posto. Il prossimo bersaglio del #65 è Petrucci, anche lui attaccato e superato con discreta facilità in curva 10.

Al quinto giro, Bautista rompe gli indugi: entrando in curva 15 lo spagnolo esce decisamente più veloce del turco e si porta in testa, aiutato anche da Bassani il quale, in curva 10, riesce a regolare Toprak in staccata per salire in seconda posizione. Ad Álvaro è sufficiente un solo giro al comando per portare a 0″6 il proprio vantaggio sugli inseguitori, con “Razga” costretto all’immediata risposta su Bassani per cercare di fermare la fuga dell’avversario.

Il ritmo dei primi due si alza e Bautista va prima sul ’33 basso e poi addirittura sul ’32, avvicinando pericolosamente i tempi fatti in qualifica. Locatelli si trova ancora al quarto posto e sta allungando sulle Kawasaki, le quali, superata la metà gara, stanno ora soffrendo di un degrado anomalo delle gomme.

Solo Lowes riesce a tenere un po’ botta e, dopo aver superato Petrucci, supera anche il suo caposquadra Rea alla staccata della 10. Il gruppo si sta sfilacciando in più punti (anche Razgatlıoğlu semina la coppia italiana Bassani-Locatelli) e Bautista ha oramai preso il largo, aumentando a 1″ il proprio vantaggio. Solo il sorpasso di “Loka” su “El Bocia” alla 10 tiene alto il morale del box Crescent.

Anche Lowes, in questa fase, sta cercando il sorpasso sulla Ducati Motocorsa, ma il fratello di Sam non sfrutta l’occasione dopo il sorpasso compiuto a nove giri dalla fine e ritorna alle spalle dell’avversario. Rea, invece, è inerme nei confronti dei piloti alle sue spalle: Petrucci è il primo ad attaccare e superare con successo il pilota Kawasaki. Nelle retrovie, intanto, Tom Sykes rientra per un guasto tecnico (riuscirà poi a riprendere la gara) e Scott Redding si ritira, mostrando tutta la sua frustrazione in televisione.

A sei giri dalla fine anche la Kawa #22 crolla nel ritmo e viene superata da Petrucci e da Xavi Vierge, il quale ha già passato Rea. Persino la BMW di Michael van der Mark recupera su questo gruppo e si libera delle due Ninja con facilità, nonostante la difesa estrema di Rea con le unghie e con i denti.

“Magic Michael” è scatenato e, galvanizzato dalla rimonta, sale in sesta posizione superando prima la seconda Kawasaki di Lowes e poi la Honda di Vierge. All’ultimo giro Rea cerca quantomeno di ripristinare le gerarchie del box attaccando e passando il compagno, ma la sua manovra spalanca la porta a Dominique Aegerter, che li supera entrambi per fare ottavo.

Álvaro Bautista, invece, domina incontrastato la prima manche del GP Indonesia davanti alle due Yamaha Pata, seguite poi da Bassani, Petrucci, van der Mark, Vierge, Aegerter, Rea e Lowes. A punti anche Baz, Lecuona, Öttl, Gerloff e Baldassarri.

Siamo solo al secondo round, ma la leadership di Bautista appare già importante: il pilota di Toledo è a quota 87 punti contro i 50 del primo avversario Locatelli, mentre “Stoprak” è terzo a quota 43. Nonostante la debacle, Rea mantiene la quarta piazza in campionato con 38 punti, a pari merito con Bassani (primo dei privati).

Qui i risultati di Gara 1 di Mandalika e la generale piloti della SBK.

Fonte immagine: arubaracing.it

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