Bautista punta al successo ma sul finale si accontenta e centra il bersaglio grosso, il mondiale SBK. Onore delle armi a Razgatlıoğlu e Rea, sul podio con lui.
Quando vent’anni fa Ducati decise di tentare una doppia avventura nei due universi paralleli delle corse a due ruote su pista, il Motomondiale da novizia e la Superbike da marchio di riferimento, probabilmente questo giorno era tanto desiderato quanto incredibilmente lontano. Essere in vetta ad entrambi i campionati sembrava utopia ma, dopo ben due decenni, la Casa di Borgo Panigale ce l’ha fatta, con Francesco Bagnaia in MotoGP e grazie ad Álvaro Bautista in SBK.
Il pilota spagnolo, che tre anni fa arrivò a spron battuto nel mondiale dominando i primi round per poi perdersi per strada e perdere, per il biennio successivo, la stessa Ducati, oggi ha finalmente raggiunto l’agognato obiettivo. E’ bastato il secondo posto nella Gara 2 del GP Indonesia alle spalle del vincitore Toprak Razgatlıoğlu per salire sul tetto del mondo delle derivate.
Il pilota di Toledo è il secondo spagnolo a vincere il titolo dopo Carlos Checa, lo stesso Carlos Checa che, undici anni fa, aveva regalato al marchio bolognese quello che, fino a pochi minuti fa, era l’ultimo titolo in questa categoria. Per Ducati è il 15° titolo piloti, per Bautista il secondo in carriera dopo quello datato 2006 in 125cc, ben sedici anni fa. Ulteriore statistica curiosa è il fatto che Bautista sia il 19° pilota a vincere un titolo SBK, proprio come il suo numero.
Non si può che fare un applauso anche ai due avversari coi quali il ducatista si è misurato in questo 2022, l’ormai ex-campione del mondo Toprak Razgatlıoğlu ed il recordman della categoria Jonathan Rea.
Anche in quest’ultima gara i due hanno reso incredibilmente difficile il lavoro dell’avversario ed il turco in particolare non ha voluto lasciare nulla al caso, completando un’altra gara capolavoro e conquistando il suo 32° successo in SBK. Quarto Andrea Locatelli, quinto Axel Bassani.
LA CRONACA
Allo spegnimento dei semafori Rea, dalla seconda posizione, compie una gran partenza e si mette al comando dopo il primo settore con all’inseguimento le due Yamaha R1 di Razgatlıoğlu e Locatelli, mentre Bautista, per un leggero largo in ingresso alla 2, è costretto a cedere la posizione al #55. Situazione anche peggiore per l’altro pilota Aruba.it Michael Ruben Rinaldi, che per un contatto alla 1 si ritrova ai margini della zona punti.
Mentre Axel Bassani supera Redding per la quinta posizione, i primi quattro in appena un giro scavano un solco di quasi un secondo, nonostante il ritmo gara sia piuttosto blando. Ciò permette a Locatelli di tenere bene il ritmo del compagno e a Bassani di recuperare parte del terreno perso, portandosi a 0”4. In curva 14, poco dopo, Bautista scavalca il “Loka”, nella stessa maniera con la quale aveva superato ieri Rea.
Ancora più duro il sorpasso di “El Bocia” sul connazionale, che lo manda largo alla 10. In questo momento il pilota Motocorsa Racing è il più veloce in pista con 0”3 di margine sui primi tre, ma la situazione sta mutando in fretta con Razgatlıoğlu pronto a rompere gli indugi su Rea al sesto giro. L’attacco arriva puntuale alla 10 e verrà imitato dallo stesso Bautista nel giro successivo.
Rea appare già in difficoltà ed un altro errore alla 1 concede un’altra posizione a Bassani. Il gruppo dei primi si sta visibilmente sgranando con Toprak al comando e l’unico a tenere botta allo strappo del campione in carica è proprio Bautista. Rea, nel frattempo, ha una reazione e risupera Bassani nel cambio di direzione 11-12.
Mancano nove giri alla fine e “Razga” sta ancora dettando il passo, ma Bautista alle sue spalle sembra averne un po’ di più. L’attacco dello spagnolo giunge in curva 1 ed è preciso, ma Razgatlıoğlu non vuole concedergli nulla e alla 10 gli risponde, prima di subire la contro-risposta di Álvaro alla 14. Nel frattempo cade Kyle Smith e molti detriti della sua moto rimangono nella via di fuga della 6.
Nonostante un errore alla penultima curva, “Jonny” approfitta del duello tra la coppia di testa per rifarsi sotto e riproporre la sfida a tre vista tantissime volte nel 2022. L’attacco decisivo per la vittoria arriva al diciassettesimo giro da parte di Razgatlıoğlu sempre in curva 10.
Un errore di Bautista alla 2 ed il successivo forcing di Razgatlıoğlu, autore di due giri veloci consecutivi, decidono le sorti della gara. All’iberico non resta che conservare la posizione su Rea e vedere il traguardo per aggiudicarsi il titolo, mentre alle loro spalle Locatelli ha raggiunto nuovamente Bassani per attaccare la sua quarta piazza.
Toprak Razgatlıoğlu vince così la sua 14a gara della stagione e la 32a in carriera, ma Álvaro Bautista può fregiarsi del suo primo titolo in SBK davanti al pluricampione Rea, ad Andrea Locatelli e ad Axel Bassani. Scott Redding termina sesto e precede Vierge, Gerloff, Lowes e Rinaldi, mentre conquistano punti anche Forés, van der Mark, Baz, Syahrin e König.
Con un bottino di 553 punti Bautista è irraggiungibile per “Razga”, a -66. Il turco con tutta probabilità si potrà consolare col titolo di vicecampione del mondo avendo 37 punti di vantaggio su Rea, così come Rinaldi ne ha 34 di vantaggio su Locatelli nella sfida per il quarto posto nel mondiale. Ancora in palio il titolo marche, con Ducati a quota 584 contro i 535 della Yamaha e 62 punti ancora disponibili; Kawasaki già fuori dai giochi a 478.
Tra appena una settimana la SBK avrà il proprio gran finale a Phillip Island. La paradisiaca isola del Victoria, dopo due anni, tornerà ad ospitare il Gran Premio forse più emozionante di tutto il calendario delle derivate, su una pista leggendaria e capace di regalare spesso e volentieri duelli epici.
Qui i risultati di Gara 2 e la classifica piloti aggiornata.
Fonti immagini: arubaracing.it, yamaha-racing.com
Leggi anche
Tutte le ultime News di P300.it
È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.
