Il campione del mondo inarrestabile sotto l’acqua, festa Kawasaki completata da Lowes (terzo). Gran secondo posto di Baz per Ten Kate, Redding solo quinto. Disastro BMW, caduti anche Gerloff e Haslam.
A trionfare in una gara ricca di emozioni e anche errori da parte di protagonisti assoluti, chi non ha commesso sbavature è stato, come al solito, Jonathan Rea. Il campione del mondo ha conquistato, sotto la pioggia battente di Magny-Cours, il suo 98° successo in carriera, il decimo in questa stagione e anche il 16° podio dell’anno, segno di un’altra annata che domani potrebbe essere incorniciata con il sesto titolo iridato. Il nordirlandese deve però aspettare, poiché la matematica tiene ancora in gioco Scott Redding.
L’inglese della Ducati, non poco in sofferenza in queste condizioni, alla fine ha portato a casa un sudatissimo quinto, grazie anche ai vari ritiri davanti a sé. Il ritardo dell’inglese ammonta ora a 65 punti, e se domani questo suo svantaggio non dovesse diminuire di almeno quattro punti dopo gara-2, il mondiale andrà, per la sesta volta consecutiva, al rivale della Kawasaki. Il podio è stato invece completato da un ottimo Loris Baz, bravissimo sulla pista di casa, e da Alex Lowes sulla seconda Ninja ufficiale. Gara disastrosa per le BMW, nonché cortissima essendo durata poco più di cinque secondi e un centinaio di metri scarsi, con Sykes e Laverty entrati in contatto alla prima curva.
LA CRONACA
Le condizioni tornano a peggiorare rispetto alle qualifiche: il sole torna a essere nuovamente nascosto dalle nuvole e ricomincia anche a piovere, azzerando qualsiasi possibilità di un cambio gomme durante il Gran Premio o di un utilizzo della gomma intermedia.
Alla partenza Sykes scatta bene dalla seconda casella mentre il compagno Laverty rimane un po’ impantanato, ma nella successiva progressione verso curva 1 Rea, dall’interno, prende il comando. Tenta di seguire Garrett Gerloff, partito a razzo dalla quarta casella, ma succede il patatrac: l’americano stacca più forte di Sykes e s’inserisce tra i due anglosassoni, con Tom che perde l’anteriore per il contatto e stende anche il compagno di squadra Laverty, ponendo la parola fine alla corsa di entrambe le BMW dopo pochissimi secondi. Rea ha intanto preso la testa della gara davanti al pilota GRT e alle altre due Yamaha di Loris Baz e Michael van der Mark, ma in questo primo giro è il suo compagno Lowes a impressionare prendendosi la piazza d’onore davanti alle tre R1, mentre Davies, sesto, è già più staccato. Redding occupa invece la nona posizione dietro Rinaldi.
La rincorsa di Lowes diventa però un fuoco di paglia in pochi giri, facendo tornare sotto gli yamahisti. Gerloff e Baz sono i più intraprendenti, con l’americano che ripassa la seconda Kawasaki e si riporta sotto al campione del mondo seguito dal francese. Al terzo giro Gerloff quasi ripete quanto successo al via, tentando d’incrociare la traiettoria di Rea alla Chateaux d’Eau e quasi entrando al contatto con l’avversario; questo permette a Baz di attaccare e passare il compagno di marca alla staccata del Liceo, mentre Gerloff finisce sulla riga bianca esterna. Nel frattempo, la direzione gara non prende ulteriori decisioni sull’incidente al via.
Anche Baz, sempre al tornantino Chateaux d’Eau, tenta un attacco a Rea ma anche in questo caso non ha successo. Passa qualche giro di stallo finché non avviene un nuovo colpo di scena: alla chicane Nürburgring, sulla piega verso sinistra, Gerloff perde il posteriore come successo a Rea stamattina, cadendo e terminando la sua corsa mentre era al terzo posto. Questo apre un gap tra i primi due e Lowes, che intanto ha seminato van der Mark oramai da qualche giro. Redding invece perde ancora, venendo superato anche da Leon Haslam che poi brucia pure Rinaldi sulla Ducati GoEleven.
La lotta per la vittoria si riduce quindi a due piloti, con Rea e Baz che si scambiano più volte il giro veloce e Lowes che invece perde sempre più terreno. Tra i due, il più impiccato pare il francese, il cui posteriore si muove molto in uscita dalle curve e che commette anche qualche lungo, rimanendo però sempre vicino al #1. Prova a velocizzarsi anche Razgatlıoğlu, sesto e con Haslam in riavvicinamento.
Prova a risalire anche Redding, che ottiene con discreta facilità l’ottava posizione su Rinaldi alla staccata dell’Adelaide. C’è anche un’altra caduta tra i big a sette giri dalla fine, con la scivolata di van der Mark alla Chateaux d’Eau; l’olandese riparte in decima posizione dietro Xavi Forés, ma con la moto danneggiata su un fianco. Anche davanti la situazione cambia, perché Rea continua a martellare giri veloci, costringendo Baz ad alzare bandiera bianca con un distacco di oltre due secondi a pochi giri dalla fine.
Le primissime posizioni sono praticamente congelate, ma la lotta per il quinto posto è ancora in corso e, soprattutto, la pioggia sta aumentando tremendamente d’intensità. A tre giri dalla fine ricomincia la lotta tra “Razga” e “Haslam” per la quinta posizione con Redding in riavvicinamento, e il turco passa l’hondista alla staccata dell’Adelaide ottenendo così la posizione, prima di subire il controsorpasso alla Chateaux d’Eau al passaggio successivo. Sul finire del ventunesimo e ultimo giro, Haslam arriva alla Imola a velocità molto alta per tenere alle sue spalle lo yamahista, ma nel cambio di direzione in salita la Honda s’intraversa lanciando in aria Haslam, che cade per terra di testa e venendo salvato dal casco.
Rea va intanto a vincere la sua 98a gara in carriera, mentre Baz, secondo, festeggia imitando una nuotata sul serbatoio della sua Yamaha. Terzo Alex Lowes che ritrova il podio, mentre le due Ducati di Chaz Davies e Scott Redding completano la top five, con quest’ultimo capace di passare Razgatlıoğlu approfittando della caduta di Haslam. Settimo Rinaldi, su Forés, van der Mark che è riuscito a ripartire e Leandro Mercado, che chiude la top ten.
La classifica piloti si allunga ulteriormente per la lotta nelle prime due posizioni: Rea, ora con un bottino di 315 punti, tiene a distanza di 65 Redding, che dovrà assolutamente vincere almeno una gara domani per quantomeno ritardare la corsa al titolo del connazionale. Davies allunga nella lotta per la terza posizione sforando il tetto dei 200 punti, mentre van der Mark mantiene la quarta piazza davanti al compagno Razgatlıoğlu.
Qui i risultati di gara-1 e la classifica iridata aggiornata.
Fonte immagine: Twitter / KRT WorldSBK
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