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SBK | GP Francia 2020, sintesi delle libere del venerdì

di Alyoska Costantino
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Pubblicato il 3 Ottobre 2020 - 09:21
Tempo di lettura: 4 minuti
ARTICOLO DI ARCHIVIO
SBK | GP Francia 2020, sintesi delle libere del venerdì
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Rea comanda al mattino, ma nel pomeriggio arrivano gli exploit di Gerloff e Rinaldi. Male Razgatlıoğlu e Bautista sul bagnato, BMW approfitta delle condizioni.


Le previsioni meteo per il Gran Premio di Francia della Superbike a Magny-Cours si sono rivelate azzeccate finora, poiché nella giornata di venerdì la pioggia ha fatto capolino sia al mattino che al pomeriggio. Tanti i piloti incappati in degli errori, tra cui anche nomi grossi quali Tom Sykes e Scott Redding.

Al termine di questa giornata piovosa, in testa alla classifica combinata troviamo un pilota Yamaha. Non si tratta però di un pilota ufficiale, bensì di Garrett Gerloff, che sta proseguendo il suo momento di grazia per dimostrare ai vertici di Iwata di essere lui l’uomo giusto da scegliere per la seconda sella factory nel 2021. L’americano, su una pista sconosciuta e con condizioni poco favorevoli, solitamente, a un pilota proveniente dagli States, ha segnato il miglior tempo nella FP2 in 1:48.830, grazie anche a delle condizioni a fine turno migliori rispetto alla mattinata; Gerloff ha migliorato di quattro secondi tra la mattina e il pomeriggio.

Il bilancio generale Yamaha dopo il primo giorno non è però dei più esaltanti. In top ten, oltre a Gerloff, sono presenti solo altri due piloti di R1, con Loris Baz quarto sulla pista di casa e Michael van der Mark decimo, davanti di mezzo secondo al compagno Razgatlıoğlu. Il turco si è dimostrato piuttosto impacciato sulla pioggia con un mesto 12° posto, mentre l’ultima R1 in classifica rimane quella di Federico Caricasulo, staccato 3”6 dal compagno di box.

Seconda posizione per il pilota che ha invece dominato la FP1. Jonathan Rea ha dimostrato, almeno nella prima sessione, di avere una marcia in più nelle condizioni in cui conta di più il pilota, riuscendo a scendere sotto l’1:50 (l’unico nella prima sessione) rifilando 1”4 decimi al secondo classificato, Loris Baz. Gerloff gli ha messo i bastoni fra le ruote al pomeriggio (battendolo di soli 15 millesimi), ma se le condizioni dovessero rimanere queste “Johnny” potrebbe conquistare anzitempo il suo sesto titolo iridato e festeggiarlo sotto la pioggia. Buono il bilancio per tutto il team KRT con Alex Lowes quinto, mentre Xavi Forés, separato in casa nel team Puccetti, è 13° a oltre due secondi. Debise e Pinsach, rispettivamente sulle Kawasaki dei team Pedercini e Orelax, cono 15° e 19°.

La prima Ducati in classifica è quella GoEleven di Michael Ruben Rinaldi, che porta così a tre il numero di piloti privati nelle prime cinque posizioni. L’italiano paga un ritardo di soli 84 millesimi su Gerloff, ma è dal secondo in su più veloce degli altri ducatisti. Scott Redding, ad esempio, è settimo dopo esser andato lungo alla chicane Imola e dopo esser caduto nei minuti finali della FP2, mentre Chaz Davies è 11° a 1”6, confermando la sua antipatia per le condizioni bagnate. Il rientrante Tati Mercado è 14°, mentre l’unico pilota oltre il 107% è l’alfiere di Ducati Barni Samuele Cavaliere, che non ha minimamente digerito le condizioni bagnate tra una caduta in FP1 e un distacco di undici secondi dalla vetta al mattino, poi ridotto a “soli” nove al pomeriggio.

Approfittando del bagnato, entrambe le BMW sono andate in top ten. Tom Sykes occupa il sesto posto tra le Yamaha, le Kawasaki e le Ducati, mentre il compagno Eugene Laverty, nono, è il primo dei piloti in classifica a essere sopra l’1:50. La S1000RR, grazie anche ai due piloti anglosassoni, potrebbe ottenere un bel canto del cigno qui a Magny-Cours prima di essere sostituita dal nuovo modello, ma all’ex-campione del mondo (tra l’altro caduto al pomeriggio) e all’irlandese manca ancora qualcosa per potersela giocare con gli avversari davanti.

Honda è il marchio che ha deluso maggiormente al venerdì. Eccezion fatta per Leon Haslam, ottavo e sempre pimpante sotto l’acqua, le altre CBR sono lontane anni luce, in particolare quella di Álvaro Bautista che occupa il 18° posto finale a quasi quattro secondi dai migliori tre. Takumi Takahashi è penultimo davanti al solo Cavalieri sulla Honda di MIE Racing.

Questi i risultati della FP1, della FP2 e la classifica combinata.

Fonte immagine: worldsbk.com


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