SBK | GP Estoril: Chaz Davies vince l’ultima gara stagionale, doppietta Ducati

di Alyoska Costantino
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Pubblicato il 18 Ottobre 2020 - 18:01
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SBK | GP Estoril: Chaz Davies vince l’ultima gara stagionale, doppietta Ducati

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Il gallese vince alla sua ultima gara col team Aruba.it, Razgatlıoğlu chiude il podio. Rea e Lowes cadono, Kawasaki vince il titolo costruttori grazie all’ottavo posto di Forés.


Cala il sipario sulla stagione 2020 del mondiale Superbike, e a calarlo è uno di coloro che, per il 2021, non hanno ancora una sella. Chaz Davies ha vinto la sua seconda gara stagionale, la 32a in carriera e la 28a con la Ducati, all’ultima manche svolta con il marchio italiano. Il gallese, partito bene questa volta, ha impedito che Toprak Razgatlıoğlu mettesse in atto l’ennesima fuga a inizio gara, prendendosi il comando e non lasciandolo più fino al traguardo. La maniera migliore per salutare il proprio team e, forse, anche il paddock SBK.

Ducati festeggia anche con Scott Redding, secondo al traguardo, e con Michael Ruben Rinaldi, presente al parco chiuso come pilota indipendente meglio piazzato. L’inglese non ha effettuato la gara che ci si aspettava, ma il suo risultato può essere di grande auspicio per un nuovo assalto al titolo per il 2021, mentre Rinaldi conclude in una bella maniera la sua avventura col team GoEleven. In terza posizione è giunto Toprak, che conquista così il quarto posto nel mondiale piloti.

Gara-2 abbastanza drammatica per Kawasaki, che però riesce comunque a vincere il mondiale costruttori. Paradossalmente è stato fondamentale l’ottavo posto di Xavi Forés, poiché sia Jonathan Rea che Alex Lowes sono scivolati nel corso della gara. Ducati si consola con la vittoria nella classifica dei team, grazie alla propria squadra Aruba.it.

LA CRONACA

Alla partenza Razgatlıoğlu scatta molto bene per la terza volta di fila nel weekend ma stavolta al suo inseguimento c’è anche Davies, che azzecca la partenza e si ritrova al terzo posto dopo le prime due curve, alle spalle di Garrett Gerloff. Il gallese non perde tempo e sorpassa anche l’americano alla 3, portandosi così in seconda posizione, mentre le due Kawasaki ufficiali lottano insieme alla seconda Ducati di Redding. Rea riesce a stare davanti al suo ex-rivale per il titolo mentre Lowes deve cedere il passo, con questo terzetto preceduto dalla Yamaha di van der Mark.

Al contrario di quanto successo nelle due manche precedenti, stavolta il turco della Yamaha non riesce a fuggire e diventa alla portata di attacco da parte di Davies. Il gallese stacca forte alla 1 e si prende il comando, mentre alle loro spalle c’è la prima caduta degna di nota, quella di Garrett Gerloff alla 4. L’uscita di scena del pupillo di Ben Spies permette al duo Rea-Redding di guadagnare un’altra posizione, mentre nel corso del primo giro i due inglesi hanno fatto a spallate con van der Mark nella zona Esses in salita del tracciato.

Tra i due il più veloce è Rea, che approfitta del tappo fatto da Davies per rimontare sul duo di testa, girando per tre passaggi di fila sotto l’1:37. Il tempo più veloce viene quindi riscritto tre volte, col solo Razgatlıoğlu che tenta una reazione sul cronometro. Una volta a portata, Rea tenta una prima volta di passare il turco sul dritto, ma in staccata Toprak si conferma superiore e ripassa il volte iridato.

Una scena simile si ripete nel giro successivo, ma stavolta l’esito è decisamente diverso e inaspettato: Rea prende l’interno e attacca “Razga” alla 1, ma arriva leggermente largo e in uscita è nuovamente costretto a ridare la posizione; “Johnny” si rituffa alla 3 per non perdere ulteriore terreno su Davies, ma perde il posteriore entrando anche in leggero contatto con lo yamahista, e finisce a terra. Rea riprende velocemente la moto da terra e, grazie all’aiuto dei commissari, riparte in 16a posizione. Ciò è importante anche per la classifica costruttori, poiché lo “zero” di Rea rimette in gioco la Ducati per essa.

Le posizioni, in questa fase di gara, sono discretamente congelate, con solo Lowes alla caccia del quarto posto ancora tenuto da van der Mark. Al quindicesimo giro Baz va lungo alla Orelha e decide poi, nella successiva curva 8, di prendere la via di fuga che sale verso la vecchia parte del tracciato; la manovra confonde il povero Folger, che alla 8 tira dritto pensando che Baz stia seguendo la traiettoria ideale, ed è costretto a passare in mezzo alle pile di gomme per poter proseguire indenne.

Nel giro successivo arriva un altro brutto colpo per il team Kawasaki ufficiale: Lowes cade per la seconda volta nel weekend e regala al team Aruba.it la vittoria nel campionato riservato ai team, mentre in quello costruttori Kawasaki ha ora solo tre punti di vantaggio virtuali sul marchio bolognese. A tenere alta la bandiera di Akashi è Forés sulla Kawasaki del team Puccetti, in lotta però con Rinaldi e Haslam per la sesta posizione.

A quattro giri dal termine si sblocca anche la situazione in merito al secondo posto: al termine di un breve inseguimento, Redding recupera tutto il terreno perso al via da Razgatlıoğlu e comincia ad annusare l’attacco. Il motore della Ducati fa nuovamente la differenza su quello Yamaha nel rettilineo principale permettendo all’inglese di andare al comando, nonostante un piccolo errore successivo alla curva VIP. Da lì in poi il vicecampione del mondo seminerà l’avversario.

Chaz Davies, davanti, vince indisturbato la sua seconda gara della stagione, con il suo team che lo ringrazia dal muretto esponendo un cartello dedicato a questo momento speciale. E’ doppietta per la Ducati, la terza in questa stagione (record che non si ripeteva dal 2010) grazie a Scott Redding, poi terzo Razgatlıoğlu, davanti al compagno van der Mark. Bautista è quinto sulla prima Honda, davanti a un buon Rinaldi, al compagno Haslam e a Forés, che grazie agli otto punti della sua ottava piazza permette a Kawasaki di vincere il titolo costruttori, per una sola lunghezza su Ducati. In top ten anche Caricasulo e Sykes.

Razgatlıoğlu prevale quindi nella lotta interna del team Yamaha Pata, salendo al quarto posto in campionato davanti al compagno van der Mark, per soli cinque punti e nonostante l’assenza nelle due manche di Barcellona. Lowes, sesto, batte Rinaldi per soli tre punti invece, mentre il distacco tra Rea e Redding, al termine di quest’annata, è di 55 punti. Davies, terzo, ne paga 87.

Ora ci attende qualche mese prima dell’inizio della stagione 2021, nella speranza che inizi e finisca in maniera ben più tranquilla e lineare rispetto a quella 2020. Non si sa ancora nulla sui nuovi regolamenti o sul nuovo calendario, ma di certo si spera di vedere una stagione combattuta e incerta come questa.

Questi i risultati di gara-2 e la classifica iridata conclusiva.

Fonte immagine: Twitter / Aruba.it Racing – Ducati

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