Vittoria magistrale del sei volte campione, con sorpasso alla chicane. Razgatlıoğlu terzo ma staccato.
A terminare il GP Estoril 2022 con un acuto è stato, alla fine, Jonathan Rea. Dopo la vittoria rocambolesca nella SP Race del mattino, il pilota Kawasaki ha dato un’ulteriore prova di che fenomeno sia in Gara 2, battendo all’ultimo giro Álvaro Bautista e recuperandogli altri cinque preziosi punti nella classifica di campionato.
Dal canto suo Bautista può comunque dirsi soddisfatto del secondo posto. Nonostante il margine in campionato sia diminuito, questo rimane ancora piuttosto cospicuo e, in un round che non pareva favorirlo granché, è comunque un risultato importante. Chi esce nuovamente a testa bassa dalla manche è Toprak Razgatlıoğlu, terzo dopo un finale di gara in cui non ha saputo tenere il passo dei primi due ed in cui non è riuscito a rifarsi dalle due brucianti sconfitte precedenti.
Alex Lowes ha ritrovato un po’ la luce ed è giunto quarto, davanti ad Andrea Locatelli ed Iker Lecuona. Settimo Axel Bassani, primo degli indipendenti.
LA CRONACA
Sulla griglia vi è un altro assente, Lucas Mahias: dopo l’incidente nella SP Race il francese del team Puccetti non ha avuto il via libera per schierarsi in Gara 2. Durante il giro di ricognizione Lecuona perde il parafango anteriore, mentre le condizioni della pista sono asciutte e la minaccia di pioggia pare cessata.
Per la terza volta durante il weekend Razgatlıoğlu è il migliore a partire e va al comando davanti a Rea e a Locatelli, mentre Bautista si ritrova quarto replicando lo start non eccelso delle due manche precedenti. Stavolta, però, Rea reagisce immediatamente e supera “Razga” alla 6, proprio mentre i commissari espongono la bandiera bianca per segnalare le prime gocce di pioggia.
Anche Bautista va all’attacco alla Parabolica Interior e supera Locatelli, attaccato poi anche da Lecuona all’esterno della 7. Il pilota Yamaha è sotto assedio e finisce in contatto anche con Lowes alla chicane, perdendo la quinta posizione a favore del #22. In questi primi giri Alex è scatenato e supera prima Lecuona e poi pure lo stesso Bautista, entrambi alle Esses. Nel frattempo Redding, autore di un errore al secondo giro, scende al decimo posto dietro a Bassani, mentre nelle retrovie cade Isaac Viñales sulla pozza in uscita dalla 1.
I primi quattro creano in pochi giri un piccolo gap, ma le posizioni non si smuovono fino al settimo giro. E’ in quel momento che “El Turco” rompe gli indugi e sorpassa Rea alla prima staccata, mentre Bautista non riesce nella stessa manovra ed è ancora costretto dietro Lowes.
Il primo tentativo di risposta del #65 non ha successo (con Rea che rischia pure andando sul cordolo umido di curva 1), ma il secondo gli permette di riprendere la testa al nono giro. Il punto di curva 1 si conferma il più indicato per i sorpassi e difatti anche Bautista riesce ad attaccare Lowes in quel tratto al decimo giro.
Raggiunta la metà gara, lo spagnolo tenta di prendere in contropiede i suoi due avversari sverniciandoli sul rettilineo principale e regolando Rea in staccata. A differenza di ieri, però, il ritmo di Bautista è meno costante e veloce e non gli permette di fuggire, perciò la lotta rimane ancora ravvicinata. La sua leadership dura solo un paio di giri, col pilota Kawasaki che approfitta di uno sbacchettamento della Ducati in uscita dalla Vip per tornare al comando alla 6.
Ennesimo scambio di posizioni sul dritto a favore di Bautista quando mancano otto giri alla fine, mentre Lowes comincia a faticare ed un lungo in curva 1 azzera le sue chance di giocarsi la vittoria. I primi tre sono invece al limite e lo dimostra Rea toccando il cordolo bagnato all’ingresso della 5, riuscendo però a difendersi su Toprak.
L’attenzione rimane tutta sui primi tre e tra loro è Razgatlıoğlu il più in difficoltà, che a tre giri dalla fine è costretto ad accontentarsi della terza posizione. Il confronto si riduce a Bautista e Rea, col nordirlandese che studia il punto di sorpasso in vista dell’ultimo giro.
Inizia il ventunesimo passaggio e l’attacco di Rea giunge alla curva 7, sfruttando una miglior uscita dalla 6. Il nordirlandese è però leggermente largo e Bautista si rimette all’interno, ma alla chicane in salita il pilota Kawasaki si fa largo con la forza e prende la testa. L’ultimo spavento Rea lo regala in percorrenza dell’ultimo curvone quasi perdendo il posteriore, ma la vittoria gli sorride comunque per un paio di decimi sul ducatista.
Razgatlıoğlu chiude terzo davanti a Lowes, Locatelli, Lecuona, Bassani, Rinaldi, Vierge e Forés, che completano la top ten. Male le BMW con Redding solo 11° davanti a Baz e Laverty 14°.
Il distacco di Jonathan Rea nella classifica piloti, dall’inizio del weekend, si è ridotto di un solo punto ed ora il #65 ha 17 lunghezze da recuperare su Bautista (161 a 144). Si complica la situazione di “Razga”, a -52, mentre Locatelli guadagna un punticino nei confronti di Lecuona (84 a 76). Recupera terreno Lowes, settimo a quota 54.
Bisognerà attendere altre tre settimane per rivedere le SBK in azione, per la precisione a Misano per il GP dell’Emilia-Romagna. Lo scorso anno la Ducati impressionò grazie a Michael Ruben Rinaldi, ma è proprio su questa pista che Razgatlıoğlu ha ottenuto la sua prima vittoria di stagione lo scorso anno. Senza dimenticare come Rea abbia ottenuto la sua prima vittoria in SBK proprio al Santa Monica nel 2009.
Qui i risultati dell’ultima manche del GP Estoril e la classifica aggiornata.
Fonte immagine: press.kawasaki.eu
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