SBK | GP Emilia-Romagna 2021, sintesi della FP1

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di Alyoska Costantino @AlyxF1
11 Giugno 2021 - 11:58
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Razgatlıoğlu guida la FP1, Gerloff è terzo ma fioccano le Ducati nelle prime posizioni. Rea in mezzo al panino delle Honda, guai al motore per Redding.


La prima sessione di prove libere del Gran Premio dell’Emilia-Romagna e del Made in Italy a Misano ha visto parecchia azione in pista, insieme anche a qualche sorpresa che potrebbe stravolgere il weekend della SBK, a lungo andare. Il più veloce è stato Toprak Razgatlıoğlu su Yamaha R1 del team Crescent Pata BRIXX, in 1:34.848: il turco è balzato in testa alla sessione a due minuti dalla fine, migliorando ulteriormente il proprio tempo nel finale; come detto durante un’intervista di ieri, “Razga” è estremamente determinato a vincere in questo fine settimana.

Ci si aspettava una Yamaha in forma e difatti Garrett Gerloff ha ottenuto la terza posizione, anche lui su una R1 ma gestita dalla GRT. L’americano, per la prima volta su questo tracciato, è staccato meno di un decimo dal compagno di marca al comando, che avrebbe anche potuto scalzare se non fosse stato per un errore nel T3 durante il suo ultimo giro lanciato. L’aria di casa per ora non ha cambiato la situazione di Andrea Locatelli, addirittura 17° e dietro al secondo pilota della squadra GRT, Kōta Nozane (15°).

Il marchio che troviamo con più frequenza nelle prime posizioni è però Ducati, che piazza ben quattro Panigale V4 R nelle prime sei posizioni. Ben tre di queste sono condotte da squadre private, con Chaz Davies ottimo quarto davanti ad Axel Bassani e Tito Rabat, vere “carte matte” di questo weekend se il loro livello verrà confermato anche sabato e domenica.

Michael Ruben Rinaldi è stato a lungo in testa alla sessione invece, girando in 1:34.9 e rimanendo a mezzo decimo dal suo vecchio rivale dai tempi della STK1000. L’italiano, insieme ai due yamahisti, è l’unico ad aver girato sotto il muro del ’35, mentre da Gerloff a Davies c’è un solco di oltre quattro decimi. Non tutto, però, è andato a gonfie vele per il team Aruba.it: Scott Redding ha pagato un guasto al motore a venti minuti dalla fine della sessione e si è classificato solo 12°. Fortunatamente la rottura è arrivata durante le prove, ma il tempo perso può comunque essere determinante.

A sorpresa, negli ultimi minuti della sessione c’è stato un colpo di reni delle Honda, con Leon Haslam ed Álvaro Bautista risaliti in top ten con un paio di giri veloci. Il loro distacco è tra gli otto e i nove decimi da Razgatlıoğlu, ma il settimo posto dell’inglese e il nono dello spagnolo fanno ben sperare per sabato e domenica.

Le due moto rosso-bianco-blu chiudono a panino la prima Kawasaki, quella del leader della classifica Jonathan Rea. Al contrario di quanto ci si aspettava, le Ninja non hanno brillato granché in questo primo turno, rimanendo sempre ai margini della top ten e con pochi giri effettuati, specie per il campione del mondo; Ducati e Yamaha, avendo testato abbondantemente qui, potrebbero contare su un gran vantaggio. Il distacco di Rea è di nove decimi dalla vetta.

Il suo compagno Alex Lowes è ancora più indietro, in 11a posizione e con 1” di ritardo dalla Yamaha #54. Il #22 precede Lucas Mahias di due posizioni, col francese spesso protagonista qui a Misano nella Supersport 600. Nelle ultime quattro posizione le altre tre Kawasaki, con Isaac Viñales 19° e la coppia Pedercini Cavalieri-Cresson a chiudere il gruppo. Per l’ex-pilota del CIV, aver ottenuto la stessa moto dei suoi compagni di marca non ha portato a un gran miglioramento.

Chiude la top ten la prima BMW in classifica, quella guidata da Michael van der Mark. Misano Adriatico è un tracciato propriamente nelle corde dell’olandese, che però quest’anno potrebbe scontrarsi coi limiti tecnici della sua moto. Con un distacco di 0”983, van der Mark fa sì che i primi dieci siano tutti racchiusi in meno di un secondo.

Tom Sykes, che qui ha portato e indossato anche un casco nuovo, è solo 14° e paga quattro decimi dal compagno di squadra, mentre Jonas Folger ed Eugene Laverty sono in 16a e 18a posizione. Specie per l’irlandese, la situazione pare notevolmente cambiata dopo l’ottima velocità mostrata all’Estoril.

Qui i risultati della prima sessione e il cronologico dei tempi.

Fonte immagine: yamaha-racing.com

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