SBK | GP Australia: scintille in casa Kawasaki, gara-2 è di Alex Lowes su Rea

di Alyoska Costantino
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Pubblicato il 1 Marzo 2020 - 06:44
Tempo di lettura: 6 minuti
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SBK | GP Australia: scintille in casa Kawasaki, gara-2 è di Alex Lowes su Rea

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Questa gara-2 parte con condizioni similari a quella di ieri, con solo la temperatura atmosferica leggermente più bassa rispetto a ieri. Le scelte sugli pneumatici rimangono le stesse, con tutti quanti su SC1 al posteriore e gran parte dei protagonisti che scelgono la SC2 più dura sul davanti; l’eccezione è costituita da Scott Redding, che usa una seconda SC1.

Allo scatto il pilota inglese della Ducati sbaglia nuovamente la partenza e si ritrova in settima posizione dopo le prime due curve, mentre compie un capolavoro van der Mark che da quinto, passando dall’esterno della Southern Loop, gira in prima posizione davanti al poleman Rea e alla seconda Kawasaki di Lowes.
Già al termine del primo giro Redding si libera, di puro motore, dei duellanti Sykes e Baz davanti a sé, mentre Razgatlıoğlu sorpassa Lowes per la terza piazza.

Con Davies e Bautista ancora nelle retrovie, Rea ripassa in testa sull’olandese all’Honda Hairpin, abbassando drasticamente il ritmo e permettendo a diversi piloti di formare un gruppetto. Tra questi ci sono anche Haslam e Rinaldi, protagonisti di un contatto causato dall’inglese alla 10 e che mette fuori gioco per la vittoria entrambi; l’italiano è costretto al ritiro mentre l’hondista riesce a ripartire, seppur ultimo. Davanti le battaglie non si placano, con Baz che sorpassa Redding per la quinta posizione e Lowes che prova a fare lo stesso su Razgatlıoğlu.

Al quinto giro un grande spavento per tutti, con Fóres che, a seguito di un contatto con Sykes, sfreccia sulla ghiaia del curvone Stoner ad alta velocità, fortunatamente senza cadere e rientrando in pista senza troppi problemi. Entrambi sono comunque lontani dal gruppo davanti, che intanto vede Redding risalire e superare Razgatlıoğlu al millimetro in fondo al rettilineo. L’attimo di smarrimento del vincitore di ieri favorisce Lowes ma soprattutto Baz, che li sorpassa entrambi all’Honda Hairpin mettendosi al quarto posto.

Il pilota Ten Kate è scatenato: dopo Lowes e Razgatlıoğlu è il turno di Redding che non riesce a difendersi alla curva 4. Lo stesso vale per van der Mark e nemmeno Rea riesce a rintuzzare l’attacco alla 4 del francese, tanto che tra i due inizia uno scambio di sorpassi e controsorpassi con Rea che prima si rimette davanti alla 8 e poi Baz che gli restituisce il servizio sempre all’Hairpin. Nella coda di questo gruppo, Bautista sale al sesto posto relegando la Yamaha #54 alla settima piazza, ma nel giro successo Razgatlıoğlu compie un capolavoro superando, all’esterno della Southern Loop, sia lo spagnolo che Lowes; ne approfitta anche Chaz Davies, che si mette sesto.

A undici giri dalla fine Rea torna al comando in fondo al rettilineo principale, ma Baz resiste all’esterno e nel cambio di direzione può tornare davanti. I due stanno spingendo e creando anche un gap significativo su “Magic Michael” e il resto degli inseguitori. Questa fuga ha però vita breve, poiché Lowes e van der Mark riescono a ricongiungere i due gruppi, fino a quando il fratello di Sam non decide di rompere le uova nel paniere della Yamaha, superando Baz e mettendo davanti un 1-2 Kawasaki. Redding appare invece più in difficoltà nella battaglia corpo a corpo e ha il suo bel da fare con Bautista.

Baz, per cercare il controsorpasso su Lowes, si prende un rischio pazzesco passando a filo con l’erba in uscita dalla 3, rientrando miracolosamente in traiettoria e, ancor più incredibilmente, perdendo solo una posizione. Questa situazione sta avvantaggiando Rea che si prende un attimo di respiro, ma non gli basta poiché van der Mark, di nuovo secondo, a cinque tornate dalla fine ha già riportato sulla coda del #1 tutto il gruppo.

A tre giri dalla fine succede di tutto. Alla Doohan Lowes si rimette secondo scalzando van der Mark e rimanendo molto vicino al suo caposquadra, mentre Baz, sempre alla 3, stavolta è davvero costretto al prato e alla ghiaia per evitare il contatto con Razgatlıoğlu, che procede invece lentamente e visivamente innervosito. Il turco ha un problema tecnico ed è costretto alla resa, sia del podio che della testa del campionato, con Baz sceso in ottava posizione. A due giri dalla fine il peggio sembra esser passato per Rea ma così non è: il campione del mondo viene attaccato proprio dal suo nuovo compagno di squadra alla 1, va largo ed finisce alle spalle di van der Mark, che risorpassa velocemente all’Honda Hairpin ma quando ormai il #22 si è involato con sette decimi di vantaggio. Redding rimane invece intruppato nella lotta con la Yamaha e riesce a superarla solo sul dritto all’inizio dell’ultimo giro.

Lowes inizia l’ultimo passaggio con sei decimi di vantaggio rispetto al compagno di squadra, ma con un giro magistrale il campione del mondo ricuce totalmente il distacco (grazie anche alla difesa estrema di Lowes ai tornanti 4 e 10). Al contrario di quanto successo nella SP Race però, Rea non riesce ad affondare il colpo all’ultima curva, con Lowes che mantiene la testa e vince in volata sul Gardner Straight, per soli 37 millesimi. Redding giunge terzo a otto decimi, poi van der Mark a un ulteriore secondo e un buon Davies, che torna a sorridere col quinto posto (nonostante un distacco di quattro secondi). Grande prestazione di Scheib su Kawasaki, che giunge settimo alle spalle di Bautista su Honda ed è il primo dei piloti privati. Ritirati, oltre Rinaldi e “Razga”, anche Caricasulo e Takahashi.

La classifica iridata, in questo primo folle round, ha già avuto lo stesso numero di leader rispetto a tutto il mondiale 2019. Ora c’è Alex Lowes a comandare il campionato per la prima volta in carriera con un bottino di 51 punti e 12 lunghezze su Redding, che può essere anche lui soddisfatto per il debutto. Razgatlıoğlu mantiene il terzo posto con 34 punti, due di vantaggio su Rea che ha già rimontato fino alla top five. A completarla c’è van der Mark con 31 punti, mentre Bautista e Baz sono a quota 20.

Ci saranno ora due settimane di pausa per una tappa che, negli ultimi anni, è inusuale trovare collocata così presto per il campionato delle derivate di serie, ovvero il GP del Qatar. Sulla pista di Losail lo scorso anno Rea fu autore della tripletta dopo una battaglia con le Ducati, cosa che potrebbe ripetersi anche quest’anno. Attesa anche per cosa saprà fare la nuova Yamaha e anche la nuova Honda, la cui rincorsa comunque non è iniziata così male a Phillip Island.

Qui i risultati di gara-2 e la classifica iridata aggiornata.

Fonte immagine: worldsbk.com

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