SBK | GP Australia: Jonathan Rea vince la Superpole Race in volata

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di Alyoska Costantino @AlyxF1
1 Marzo 2020 - 03:06
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Dall’amarezza più indigesta al primo trionfo della stagione. Sono bastate meno di ventiquattro ore a Jonathan Rea per rifarsi degli errori e delle sventure di gara-1, conquistando la Superpole Race e tornando a vincere in Australia a distanza di tre anni dall’ultima volta. Tutto ciò al termine di un’altra gara sul filo del rasoio e finale in volata, in puro stile Phillip Island.

Toprak Razgatlıoğlu, vincitore ieri e secondo sul traguardo nella prima gara di oggi, non può certo recriminare qualcosa al termine della manche breve, avendo tirato fuori tutto ciò che poteva per battere il suo ex-compagno di marca. A una curva dalla fine il pilota Yamaha era al comando, prima di venire beffato con un sorpasso da vero fenomeno da parte di Rea all’interno della 12, per poi perdere sull’allungo finale del Gardner Straight fino al traguardo. Terzo posto nuovamente per Scott Redding: la sua avventura in Ducati non sarà iniziata in maniera esplosiva come quella di Bautista, ma questi risultati sono la prova di come anche la nuova coppia possa puntare al titolo. Bautista invece ha collezionato il suo primo “zero” dell’anno, cadendo nei primi giri.

LA CRONACA

Poco prima di inizio gara arrivano due comunicati: Eugene Laverty e Garrett Gerloff sono non idonei fisicamente a correre le gare della domenica. L’irlandese è caduto alla 10 durante il warm-up e ha rimediato una commozione cerebrale; stessa sorte per il texano, il cui incidente è stato però causato da un contatto con Cortese alla 4. I partecipanti, causa delle tre defezioni considerando anche quella di Camier, sono solo sedici.

Come ieri, Sykes e Rea partono bene dalle rispettive caselle ed è il campione del mondo a presentarsi al primo posto in curva 1. Ancora una volta parte male Redding, che si trova sesto alle spalle anche delle tre Yamaha di Razgatlıoğlu, van der Mark e Baz; va peggio all’altro pilota Ducati, Davies, il quale centra Haslam alla curva 4, continuando sì la corsa ma perdendo una aletta aerodinamica. Stavolta non ci sono contatti tra Rea e Sykes e il campione del mondo può comandare il primo giro di gara.

Sin da subito la battaglia è intensa: van der Mark al secondo giro, in uscita dalla Stoner, pela l’erba per preparare un attacco alla 4, però gli va male e viene superato alla Siberia da Redding, che infila due Yamaha in un colpo solo. Nella stessa curva c’è un primo colpo di scena: Bautista, ottavo in quel momento, scivola d’anteriore e colleziona così il suo primo ritiro; lo spagnolo riuscirà a ripartire ma sarà prima doppiato e poi costretto al box.

La potenza della Panigale V4 R permette a Redding di superare facilmente Sykes, il quale alla curva 4 perde ben tre posizioni in un colpo solo su van der Mark, Baz e Lowes. Contestualmente al crollo di Sykes, in questa fase è Redding a spingere: il campione inglese al quarto giro segna il record della gara e alla 4 prova addirittura a infilare due piloti in un colpo solo, superando Razgatlıoğlu e tentando poi anche il sorpasso su Rea. Tra i due inglesi c’è il contatto ma entrambi riescono a proseguire la gara. Prova a guadagnare posizioni Baz, con un tentativo di sorpasso su “Razga” al tornantino in discesa, ma gli va male e viene risuperato anche dalla seconda Yamaha ufficiale, con cui inizia una battaglia molto intensa ma anche piuttosto inutile, che finisce solo per far scappare i piloti davanti. E’ ancora Baz ad avere la peggio, scendendo al settimo posto.

Dopo Redding, sono le Kawasaki a passare all’attacco. Rea mantiene il comando delle operazioni mentre da dietro si affaccia Lowes, che prova a superare il turco della Yamaha alla 1 ma viene ripassato da entrambi i piloti Yamaha alla Southern Loop, come successo ieri. Il vincitore di gara-1 non si risparmia e riguadagna anche la seconda posizione su Redding, con ancora due giri da svolgere.

Al nono giro, il primo tentativo di attacco di Razgatlıoğlu all’Honda Hairpin riesce, ma quattro curve dopo il campione del mondo compie un sorpasso magistrale alla 8 (lo stesso punto dove era caduto ieri) e si riprende la testa. Inizia l’ultimo giro e la questione pare a due per la vittoria, nonostante i primi quattro siano tutti attaccati: “Razga” ci riprova sempre alla 4 e stavolta l’attacco è più cattivo e anche un po’ più sporco rispetto al giro prima, ma gli vale la testa con Rea che è costretto a difendersi momentaneamente da Redding; il #54 si difende bene anche al tornantino 10 e al successivo cambio di direzione, ma la sua gomma slitta eccessivamente in uscita dalla 11 e lo rende vulnerabile a Rea alla 12, che puntualmente affonda l’attacco. L’accelerazione finale verso il traguardo premia la Kawasaki #1, che vince con 67 millesimi di vantaggio sullo yamahista e con 72 millesimi su Redding. Quarto Lowes a due decimi, mentre mastica amaro nuovamente van der Mark che conclude a un secondo dai primi. Sesto Sykes che perde sia la pole che la prima fila, poi Baz, Haslam e Rinaldi. Addirittura 13° Davies sulla seconda Ducati, a undici secondi.

La classifica iridata vede Razgatlıoğlu al comando con 34 punti, otto di vantaggio su Lowes e 11 su Redding. Rea risale al settimo posto grazie ai dodici punti ottenuti con questa manche sprint, a pari con Loris Baz. Fermo a dieci Bautista, al nono posto.

Qui i risultati della SP Race, la griglia di partenza per gara-2 e la classifica iridata.

Fonte immagine: worldsbk.com

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