SBK | GP Argentina 2021, sintesi della FP3

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di Alyoska Costantino @AlyxF1
16 Ottobre 2021 - 16:04
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Anche la terza sessione sorride a Toprak, Redding secondo. Terzo Rea, in ripresa anche Gerloff.


Mancano poche ore alla Superpole e poche di più alla prima manche del GP Argentina 2021, ma nel box Yamaha Pata BRIXX c’è già aria di festeggiamenti. Principalmente è per il doppio compleanno che Toprak Razgatlıoğlu ed Andrea Locatelli festeggiano quest’oggi, ma c’è anche positività nell’aria in vista di Gara 1, osservando al primato ottenuto da “El Turco” anche nella FP3.

L’1:37.239 stampato nel finale da Razgatlıoğlu mette nuovamente in chiaro i valori in campo del weekend di San Juan, ma a complicare ulteriormente la vita degli avversari è anche il lavoro che sta svolgendo Garrett Gerloff, quarto e forte dello stesso tempo al millesimo rispetto a quello fatto da Jonathan Rea (terzo). “Loka” occupa invece la decima posizione, con 1”3 di ritardo.

Scott Redding occupa nuovamente il secondo posto con un ritardo di 0”4, al termine di una FP3 proseguita in maniera non proprio perfetta. Nel primo terzo della sessione l’inglese è scivolato in curva 13 perdendo alcuni minuti di lavoro preziosi; fortunatamente, i danni alla sua Ducati riguardavano solo la perdita dell’aletta sinistra ed il #45 ha potuto stampare un buon tempo finale.

Ad impensierire maggiormente “Razga” sul passo gara è stato invece l’altro ducatista, Michael Ruben Rinaldi. Fino al time attack finale il riminese è rimasto a pochi decimi dall’avversario, risultando il più veloce in tre dei quattro settori del Villicum; solo il T3 di Toprak è rimasto inattaccabile, cosa già notata durante le FP1 e FP2. Axel Bassani ha chiuso ottavo, mentre Chaz Davies, vittima di un problema al motore, non ha potuto migliorare il tempo fatto ieri pomeriggio e risulta 11° nella combinata.

Il team Kawasaki factory ha ritrovato un Jonathan Rea competitivo, il quale oggi non ha commesso errori o passi falsi. Il suo 1:37.764 gli permette di essere tra i quattro piloti capaci di scendere sotto il muro dell’1:38, ma per il momento l’offensiva a Razgatlıoğlu per puntare a vincere appare impossibile.

Alex Lowes si è classificato sesto con ben 0”5 di ritardo dal compagno, ulteriore prova di quanto siano dilatati i distacchi su questo tracciato. Isaac Viñales è tornato nella seconda parte del gruppo girando in 1:39.0, come primo dei piloti sopra il muro del ’39.

Sono molto vicine anche la prima Honda e la prima BMW, in quella che è la lotta per essere il quarto marchio come valori in campo. Leon Haslam ha conquistato la settima posizione ed ha fatto una differenza notevole sul compagno Álvaro Bautista, addirittura 13°. Per il momento il pilota di Toledo non è riuscito a ritrovare la velocità che l’aveva contraddistinto nel 2019, mentre Leandro Mercado lo segue a meno di due centesimi sulla Honda del team MIE.

Michael van der Mark ha finalmente ritrovato la top ten dopo un venerdì dimenticabile, chiudendo e con un tempo piuttosto vicino a quello di Lowes, segno di come ben cinque piloti potrebbero, sulla carta, essere in lizza per la sesta piazza. Eugene Laverty è invece rimasto l’ultimo dei piloti ufficiali col 16° tempo, a 1”4 da Razgatlıoğlu.

Laverty rientra nel gruppo dei piloti ai margini della zona punti. Tra gli indipendenti in grado di poter combattere per qualche punto ci sono Samuele Cavalieri (14° nella FP3) e Kōta Nozane (15°). Più staccati Tito Rabat e Christophe Ponsson, mentre il distacco del duo Pedercini Ribodino-Solorza si attesta sui 5”.

Questi i risultati della FP3, l’analisi dei run e la classifica combinata dei tre turni.

Fonte immagine: yamaha-motogp.com

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