SBK | GP Argentina 2021, sintesi della FP2

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di Alyoska Costantino @AlyxF1
15 Ottobre 2021 - 21:30
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Passo gara spaziale per Razgatlıoğlu, primo anche nella FP2. Redding secondo, Rea a terra in curva 15.


Se gli appassionati del mondiale SBK ed i tifosi argentini si aspettavano un GP Argentina combattuto sul filo dei centesimi, Toprak Razgatlıoğlu potrebbe aver stroncato sul nascere tali attese. Dopo quanto visto nella FP1 di El Villicum, il turco di casa Yamaha è riuscito a replicare nella FP2 grazie al tempo di 1:37.872, un giro arrivato al culmine di un run sensazionale con diversi passaggi tra il ‘38.1 ed il ’38.3.

“Razga” fa quindi paura sia sul passo gara che sul giro secco e la prova di aver realizzato da sé un venerdì coi fiocchi la danno i suoi compagni di marca. Andrea Locatelli, sulla R1 gemella del team Pata, è ottavo a 1”0, con appena 0”004 di vantaggio su Garrett Gerloff (al quale è stato cancellato l’ultimo giro veloce per aver ecceduto i limiti del tracciato all’ultima curva).

Come in FP1, la seconda posizione è andata a Scott Redding, il quale ha migliorato nettamente il proprio tempo scendendo di molto sotto il ’39, ma rimane comunque a quasi 0”3 dal #54. A sua volta Redding conserva un buon margine su coloro che lo seguono, tra cui Michael Ruben Rinaldi (quarto in 1:38.4).

Nel complesso, il turno delle Ducati è stato migliore rispetto a quello di stamani, con Chaz Davies sesto davanti ad un Axel Bassani in ripresa. I due piloti indipendenti danno inizio ad un terzo gruppetto di piloti, tutti con tempi sul ’38.8.

Se per Razgatlıoğlu si prospetta una gara in solitaria, la lotta per le due posizioni da podio potrebbe essere un confronto Ducati-Kawasaki. Alex Lowes si è aggiudicato a sorpresa la terza posizione con 0”013 di vantaggio su Rinaldi, ma soprattutto è stato in grado di mettersi alle spalle il caposquadra Jonathan Rea. Il motivo principale è la scivolata in cui Rea è incappato in curva 15 verso la metà del turno, nella quale ha pesantemente danneggiato la moto non potendo più migliorare il proprio tempo.

Anche l’exploit di Isaac Viñales, sulla Kawa del team Orelac VerdNatura, pare essersi già esaurito. Il cugino di Maverick è sceso al 12° posto davanti al connazionale Tito Rabat, in sella alla moto di Puccetti Racing.

L’ultima posizione in top ten è occupata dalla Honda di Leon Haslam. All’interno del box HRC le gerarchie sono state sovvertite rispetto a quanto visto in FP1 ed Álvaro Bautista è quindi 11° alla fine di questa giornata, seppur ad un solo decimo dal compagno. Il calore del pubblico per ora non sta aiutando Tati Mercado, solo 18° col tempo di 1:40.0.

Non è mutata granché nemmeno la situazione di BMW Motorrad, con Michael van der Mark 14° davanti al compagno Eugene Laverty. La pista di San Juan, anziché livellare i valori tra i marchi, ha invece ulteriormente ampliato i gap tra le prime tre Case ed Honda e BMW, cosa che si può notare benissimo dai distacchi, intorno al secondo e mezzo.

Guardando agli altri piloti privati, Kōta Nozane (Yamaha GRT) è 17°, mentre Christophe Ponsson occupa il 19° posto. Distacchi superiori ai 4” per i piloti argentini Solorza e Ribodino, sulle due Kawasaki OUTDO Pedercini.

Qui i risultati della FP2 SBK, i cronologici dei piloti e la classifica combinata giornaliera.

Fonte immagine: worldsbk.com

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