SBK | GP Aragona: settebello di Davies ad Aragón, davanti a Rea e Melandri

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di Alyoska Costantino @AlyxF1
15 Aprile 2018 - 15:05
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E’ del re di Aragón Chaz Davies la vittoria nella seconda manche del GP di Aragona di quest’anno. Come fosse quasi un dejà-vu dall’anno scorso, il gallese di casa Ducati è riuscito a battere nuovamente Jonathan Rea sul suo tracciato preferito, pareggiando i conti dopo il secondo posto ottenuto dietro al connazionale ieri. E’ la settima vittoria di Chaz in quel di Alcañiz, e la maniera migliore per accorciare le distanze in attesa del round in Olanda, dove sarà invece Rea il favorito sulla sua Kawasaki. Il campione del mondo, dal canto suo, ci ha provato fino alla fine ad ottenere la sua prima doppietta qui in Spagna, ma anche questa volta Chaz glielo ha impedito al meglio delle sue possibilità. Terzo posto per Marco Melandri, che cede la seconda posizione nella generale al suo compagno anglosassone.

In quarta e quinta posizione le moto del team Yamaha Pata con Alex Lowes che è stato in grado di battere il più quotato van der Mark all’ultimo giro. Solo sesto Tom Sykes che non riesce a limitare i danni questa volta, davanti a Michael Ruben Rinaldi (rimasto ai piedi del podio per parecchi giri) e a Jordi Torres, che finalmente sorride insieme all’intera squadra MV Agusta dopo le sfortune avute finora. Da menzionare ovviamente Xavi Forés, caduto mentre era in lotta per il suo primissimo successo, ma certamente voglioso di rivincita a breve.

LA CRONACA

Prima del via giunge la notizia che ci si aspettava, purtroppo, ovvero l’impossibilità di Leon Camier a gareggiare dopo l’incidente a tre di ieri con Torres e Savadori. L’inglese ha ben tre costole fratturate (la 9, la 10 e la 11) e una contusione polmonare. E’ comunque rimasto in condizioni stabili per tutta la giornata di ieri, e cercherà di riprendersi per il quarto round del mondiale.

Al via parte bene Melandri dalla pole position ottenuta ieri col quarto posto, mentre è terribile lo stacco frizione di Sykes che si ritrova da terzo a ottavo in poche curve. Altrettanto problematico quello di Davies che perde due posizioni dall’esterno scivolando in decima dietro al giovane Rinaldi. Davanti Melandri mantiene la testa ma per poche curve, a causa del sorpasso immediato di van der Mark che si porta così al comando delle operazioni. Rea è quinto, Forés quarto davanti alla verdona.

La rimonta di Davies comincia da subito superando i primi avversari, come il suo neo-compagno di squadra e Tom Sykes, salendo in settima dietro al turco Razgatlioglu. Davanti, come in gara-1, Forés è scatenato in questi primi giri e passa Lowes per la terza posizione, mentre davanti Melandri, alla staccata della 13, supera l’olandese al comando. Van der Mark pur di mantenere la posizione forza a sua volta la frenata ma è costretto ad andare lungo, cosa che gli fa perdere ben due posizioni su Forés e Rea, anche lui capace di scavalcare l’altra Yamaha. L’olandese non ci sta e ripassa il campione del mondo al giro successivo.

Mentre la Ducati #21 punta aggressiva la sesta posizione di Lowes, Rea davanti risorpassa van der Mark e riaggancia il gruppo degli inseguitori ai due fuggitivi su Ducati, seguito dalla Yamaha e dalla terza Ducati. Al sesto giro Forés accelera e passa al comando in curva 1 superando “Macho”, mentre Davies fatica parecchio a superare la R1 davanti a sé; al settimo giro, dopo uno scambio di posizioni durato quattro curve, il gallese passa ma l’avversario non fa sconti a nessuno, ritornando ai piedi del podio con un sorpasso in curva 1.

Poco dopo il #7 riesce finalmente a liberarsi dell’avversario, e tornano a essere in quattro a giocarsi la vittoria. La moto che sembra avere più problemi è quella di Melandri, che in uscita dal curvone torna a fare la “ballerina” in pieno rettilineo come a Buriram, impedendo a Marco un controsorpasso sulla Kawasaki davanti. A dieci giri dalla fine però è la Ducati al comando, quella di Forés, a uscire di scena con una caduta al curvone! Lo spagnolo se ne torna sconsolato ai box, nonostante l’ottima condotta svolta fino a quel momento.

Come a Misano l’anno scorso, Rea e le due Ducati ufficiali rimangono le uniche in lotta per la vittoria, e di questi tre il più veloce pare proprio Davies, nettamente nella coda del compagno di squadra. Il sorpasso del vicecampione arriva a sette giri dalla fine, di prepotenza nel cambio di direzione tra la 4 e la 5 (vero punto a sfavore dell’italiano). Davies attende circa due giri prima di superare anche la Kawasaki, che però risponde subito in curva 3! Chaz a sua volta incrocia la traiettoria alla 4 come fatto con Melandri, andando finalmente al comando. Nel frattempo le due Yamaha sono riuscite a rimettersi davanti a Rinaldi, e stanno lottando tra loro per la gloria all’interno del team blu.

Negli ultimi quattro giri pare una questione tutta britannica oramai, ma al terz’ultimo dei diciannove giri è proprio il #33 a far segnare il giro record della gara in 1:51.0. All’ultimo giro sia Marco sia Johnny però compiono due errori madornali, spianando la strada a Davies che va così a vincere ancora una volta il GP di Aragona. Quarta e quinta posizione per le R1 (lontane circa dieci secondi dalla vetta), mentre hanno concluso la top ten Razgatlioglu con la Kawasaki di Puccetti e il nostro Savadori, bravo a raggiungere questo risultato nonostante le sue condizioni fisiche.

In campionato, grazie a dei piazzamenti migliori rispetto ai due ducatisti, Rea è al comando della generale con 114 punti, seguito a breve distanza dal vincitore di oggi a 102 punti. Melandri è il primo pilota in classifica a essere sotto i 100 punti, essendo a 96, seguito da Forés e dalle due Yamaha Pata. Tra i costruttori la situazione di Ducati migliora, allungando di cinque punti il proprio margine e salendo a 140, con Kawasaki alle spalle a quota 123.

Il mondiale si trasferirà settimana prossimo al TT di Assen per il GP più importante della stagione, quello d’Olanda. I valori in campo verranno modificati radicalmente qui, visto che Ducati, prima nella speciale classifica per il livellamento dei valori, vedrà ridurre i giri motore della sua moto da questa gara, mentre Kawasaki (seconda in questa classifica) potrebbe trarne un vantaggio. Assen inoltre è la pista che porta la firma di Rea da oramai più di tre anni, per cui il pronostico è tutto per lui.

Qui i risultati di questa ottima seconda gara e la classifica di campionato.

Fonte immagine: worldsbk.com

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