Lo spagnolo parte bene e va in fuga, Rea chiude secondo. Fotofinish tra Razgatlıoğlu e Rinaldi per il terzo posto, ha la meglio il turco.
La SP Race della domenica mattina forse non è stata combattuta fino all’ultimo per il successo finale, ma in qualche modo ha saputo comunque eguagliare lo spettacolo della Gara 1 del GP Aragona svolta ieri. A vincere, dopo un digiuno di quasi tre anni, è stato Álvaro Bautista su Ducati, reduce dalla cocente sconfitta di ieri ma in grado oggi di andare in fuga indisturbato sin dal primo giro.
I suoi principali avversari si sono dovuti concentrare nella lotta per il secondo posto, con Jonathan Rea giunto secondo e dunque ancora in testa alla generale per due punti. Toprak Razgatlıoğlu ha replicato il terzo posto di ieri invece, ma per ottenerlo si è dovuto inventare un sorpasso magistrale (e molto aggressivo) sul suo ex-rivale Michael Ruben Rinaldi, all’ultimo curvone.
LA CRONACA
Prima della partenza, la direzione gara comunica come Christophe Ponsson sia costretto a partire dal fondo, poiché la pressione delle gomme sulla sua R1 è risultata irregolare.
Alla partenza Razgatlıoğlu scatta benissimo dalla prima casella e guadagna subito un discreto margine alla prima staccata, ma già in curva 4 Bautista gli rampa addosso e lo attacca, finendo però per subire l’immediata risposta in curva 5. Il #19 non ci sta e reagisce alla 7, mentre Toprak va in contatto con Rea alle sue spalle. Sia il nordirlandese che Michael Rinaldi sono costretti a rialzare le rispettive moto, perdendo terreno.
A rimettere in gioco Rinaldi c’è l’errore di Alex Lowes alla discesa che porta alla 12 e l’italiano torna così al quarto posto, mentre il suo compagno in testa guadagna già 0”5 e comincia una fuga inesorabile. Come già successo ieri, i primi quattro ne hanno per andarsene, mentre Locatelli al quinto posto fa fatica a tenere il ritmo di Bautista così come Lowes ed Axel Bassani.
Giro dopo giro lo spagnolo aumenta il vantaggio fino a 1”0 ed è in questo momento che la battaglia tra i tre inseguitori si accende. Rinaldi passa Rea alla 5 ma subisce la risposta del pluricampione alla 7, che poi chiude la traiettoria in maniera molto aggressiva anche alla esse in discesa. Al quarto giro, invece, è Rea a passare la Yamaha davanti a sé in fondo al lungo rettilineo, ma tutte queste battaglie hanno permesso ad Álvaro di portare il suo vantaggio a 2”2. Nel frattempo cade Mykhalchyk alla 5.
Oltre a Bautista che se ne va, il terzetto vede anche Locatelli e Lowes recuperare, anche se i due non riusciranno ad entrare in lotta per il podio. All’ottavo giro “Johnny” attacca alla 1 “Razga”, il quale stacca oltremisura e i due sono costretti ad andare larghi, mentre Rinaldi ne approfitta e passa in seconda posizione. Il pilota Kawasaki tenta subito di ritornargli davanti in curva 7, ma finisce largo e provoca anche un gesto di stizza da parte di Michael.
Questo non fa desistere Rea dal riprovarci e nel giro successivo la manovra riesce, permettendo così al #65 di guadagnare margine all’inizio dell’ultimo passaggio. E’ quindi Toprak a provare l’assalto al podio: nel cambio di direzione 14-15 il turco attacca Rinaldi, il quale a sua volta riesce a rimettersi davanti sul lungo rettilineo grazie al motore Ducati; al curvone, però, Razgatlıoğlu s’inventa una traiettoria pazzesca e ruba la posizione al #21, con perfino una toccatina tra i due.
Álvaro Bautista va intanto a vincere la prima gara della sua stagione davanti a Rea e Razgatlıoğlu, con Rinaldi che mastica amaro in quarta posizione. Quinto Locatelli con 0”1 di vantaggio su Lowes, poi Bassani, Lecuona, Vierge e Gerloff. Redding chiude 12°, fuori dai punti.
Nella classifica piloti lo svantaggio di Bautista scende a soli due punti nei confronti di Rea (34 a 32), mentre Razgatlıoğlu e Rinaldi sono rispettivamente a -11 e -15 dalla vetta.
Qui i risultati della SP Race, la classifica piloti aggiornata e la griglia di partenza di Gara 2.
Fonte immagine: arubaracing.it
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