SBK | GP Aragona 2021, sintesi della FP1

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di Alyoska Costantino @AlyxF1
21 Maggio 2021 - 12:06
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Yamaha davanti un po’ a sorpresa, Razgatlıoğlu il più veloce nella prima sessione al Motorland. Kawasaki in testa per quasi tutta la sessione, solo 11° Scott Redding.


La FP1 del Gran Premio d’Aragona della SBK è andata agli archivi da pochi minuti, con il primato che è andato a Toprak Razgatlıoğlu in 1:49.952, con sedici giri completati e tre run effettuati. Un risultato sorprendente su più fronti: da un lato Aragón non è mai stata favorevole né al turco né alle R1; dall’altro i distacchi che “Razga” ha rifilato distacchi piuttosto consistenti, specie nel quarto settore dove, sulla carta, la sua Yamaha dovrebbe pagare un bel gap di motore. Il suo giro veloce è stato effettuato pure senza riferimenti e scia, anche se c’è il dubbio su quali mescole siano state usate nel terzo run.

Un altro pilota Yamaha messo decisamente bene è Garrett Gerloff, terzo a mezzo secondo dal #54. L’americano conferma il buon stato di forma visto nel finale del 2020, portando così la sua R1 del team GRT sul “podio” della sessione. Inizio più difficile per gli altri due piloti di riferimento della Casa di Iwata, con Kotha Nozane 14° e il campione del mondo della Supersport Andrea Locatelli addirittura 17°. Alle spalle di “Loka” troviamo la Yamaha Alstare di Christophe Ponsson.

Il secondo marchio che troviamo in classifica è Ducati, come sempre la Casa di riferimento qui in Aragona per via dei risultati ottenuti. Chaz Davies, dopo le dichiarazioni piccate di questa settimana nei confronti di Rinaldi e di Aruba.it Racing, si è tolto un primo sassolino dalla scarpa ottenendo la seconda posizione a tre decimi da Razgatlıoğlu, che è stato l’unico a girare sotto il muro del ’50. In quinta posizione la seconda Ducati guidata proprio da Michael Ruben Rinaldi, a mezzo secondo dal gallese.

La delusione della FP1 è sicuramente Scott Redding: per il vicecampione in carica solo l’11° posto, a 1”2 dal tempo fatto segnare dal turco della Yamaha. Mette preoccupazione anche il dato della velocità massima, poiché la sua Panigale V4 R ufficiale ha raggiunto i “soli” 308,6 km/h, contro i 318,6 della Honda. Si sta ripetendo un po’ lo scenario dello scorso anno per l’ex-pilota MotoGP, che era partito a rilento nelle sessioni dei GP di Aragona e Teruel. Redding precede il debuttante Tito Rabat (Ducati Barni), mentre in 16a posizione c’è Axel Bassani (Motocorsa Racing).

Per quasi tutta la durata del turno, in testa ci sono state le due moto del team KRT, le nuovissime Kawasaki ZX10-RR guidate da Alex Lowes e Jonathan Rea. Ci sono ancora dubbi su che gomme i due britannici abbiano usato, ma è sicuramente un inizio promettente per la nuova moto della Casa di Akashi. Alla fine Lowes non è uscito dai box negli ultimi minuti, chiudendo quarto. Il campione del mondo in carica ha invece fatto un ultimo stint piuttosto lento, fermandosi al sesto posto finale.

Anche i team Orelac, Puccetti e in parte Pedercini dispongono della nuova moto, ma tutti i piloti dei tre team ricoprono le ultime posizioni: Isaac Viñales è 19° davanti a Lucas Mahias, mentre Loris Cresson è addirittura fuori dal 107% e quindi teoricamente escluso, per il momento, dalla qualificazione, con un ritardo di addirittura 7”721. Samuele Cavalieri, suo compagno di squadra, è ultimo col vecchio modello ZX10-R.

Un altro pilota rimasto tra i primi per buona parte della sessione è Tom Sykes. A dispetto di un tracciato che lo scorso anno ha visto la coppia Sykes-BMW davvero in difficoltà, l’ex-campione del mondo si è comportato bene e anche la nuova M 1000 RR pare più vicina alle dirette concorrenti. Bene anche il suo compagno Michael van der Mark, nono e bravo ad approfittare della scia e del traino fornitogli da Axel Bassani durante il giro buono.

Le altre due BMW iscritte rimangono nella seconda metà di classifica dopo questa prima metà di giornata. Jonas Folger inizia la propria prima stagione completa con un 13° posto a pochi millesimi da Rabat, mentre Eugene Laverty, sulla moto del team italiano RC Squadra Corse, è 15° ed è stato comunque autore di un turno discreto, considerando i mezzi di cui dispone la squadra.

Per Honda c’è la soddisfazione di esser presumibilmente diventata il riferimento della categoria in termini di potenza e velocità massime sul dritto. Sia Leon Haslam che Álvaro Bautista sono entrati in top ten – rispettivamente in ottava e decima posizione – e dispongono delle moto più veloci sul lungo rettilineo prima del curvone finale, ma i due non sono riusciti a fare molto bene nel time attack finale. Ancora una volta rimane nelle retrovie il team MIE (nonostante la nuova colorazione della loro CBR), che schiera il solo Tati Mercado: l’argentino è penultimo, con un ritardo di oltre cinque secondi dalla vetta e quasi tre e mezzo da Mahias.

Questi i risultati del primo turno del mondiale 2021, insieme ai cronologici della sessione.

Fonte immagine: yamaha-racing.com

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