SBK | GP Aragón: terza vittoria per Scott Redding, secondo Chaz Davies

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di Alyoska Costantino @AlyxF1
29 Agosto 2020 - 15:29
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Doppietta Ducati anche al Motorland, Rea limita i danni chiudendo a podio. Brutto spavento per Lowes, Bautista out anche lui; Rinaldi ottimo quarto.


La lotta per il titolo iridato della Superbike è sempre più calda e non per le temperature che ci sono ad Aragón, ma per lo scontro tra Ducati e Kawasaki che si sta profilando, nello specifico tra Scott Redding e Jonathan Rea. Stavolta, è stato l’inglese del team Aruba.it ad avere la meglio: scattato bene dalla terza casella, il campione della Superbike inglese è stato addosso al suo avversario per tutto il primo terzo di gara, prima di affondare l’attacco e resistere al ritorno del #1 sul suo codone. L’ultimo ostacolo tra lui e il suo terzo successo nel mondiale si è palesato sottoforma del compagno di squadra Chaz Davies, rimontante dalla nona casella e a soli tre decimi di distacco dal compagno sul traguardo.

Nonostante la grande giornata delle Ducati, completata dal quarto posto di Michael Ruben Rinaldi, Jonathan Rea non si può comunque dire insoddisfatto del risultato di gara. Per tutta la durata di gara il nordirlandese è stato nella coda del rivale per il titolo, fino a un lungo alla 11 che l’ha costretto alla resa al cospetto della coppia Ducati; nonostante ciò, Rea perde la leadership del campionato, ma è andata molto peggio al compagno Alex Lowes, protagonista di un highside in uscita da curva 4, miracolosamente senza conseguenze. Solo sesto Razgatlıoğlu.

LA CRONACA

Condizioni totalmente asciutte per gara-1, con sole e caldo a farla da padrone. Sulla scelta delle gomme, le Ducati optano per una SC1 standard all’anteriore, mentre Bautista, dato anche lui tra i favoriti, sceglie una SCX morbida e di solito dedicata solo alle gare Sprint. Sulla griglia di partenza, i meccanici di Laverty ritardano a sistemare la sua BMW e a uscire dalla griglia; l’irlandese, per questo errore del box, verrà poi penalizzato con un ride through durante il Gran Premio.

Alla partenza Rea non parte bene dalla pole position, venendo passato da Baz, Redding e anche dal compagno Lowes, che invece s’impone in seconda posizione. Nelle prime curve le Kawasaki passano all’attacco: tra curva 3 e curva 7 Rea riguadagna due posizioni, mentre Lowes sorpassa la Yamaha clienti per andare al comando alla fine del T1. Non è finita perché inizia anche la lotta tra le due Ninja, con Rea che approfitta di un largo di Lowes alla staccata in discesa della 11 per passare subito al comando. Partite bene anche le due Yamaha di van der Mark e Razgatlıoğlu, mentre è disastroso lo start di Bautista che perde cinque posizioni rispetto al via.

Anche Rinaldi, partito bene, a causa di un lungo al primo giro scende in ottava posizione, ed è quindi van der Mark che completa il gruppo dei primi cinque piloti in fuga. Davies, rimasto intruppato in ottava posizione, comincia la sua rimonta poco dopo passando la Honda di Haslam, per poi passare alla Yamaha di “Razga”. La lotta tra i due staccatori si risolve a favore di Davies stavolta, in curva 1. Avvengono anche i primi ritiri nelle retrovie: Ponsson cade in curva 9 non rimediando conseguenze gravi, mentre Sykes si ritira per un guasto.

Mentre Davies parte alla caccia dei primi cinque, il suo compagno Redding comincia a stuzzicare Lowes. L’attacco del #45 sul fratello di Sam arriva al curvone finale e gli vale la seconda posizione, mentre van der Mark supera, con la moto totalmente di traverso, il compagno di marca Baz, all’inizio del quarto giro.

Pochi secondi dopo, all’inizio del quinto, il più grande spavento della giornata: in uscita da curva 3 Lowes dà gas troppo presto intraversando la moto, che quando riprende grip scalza l’inglese e causa la caduta; moto e pilota rimangono al centro della pista ma fortunatamente tutti i piloti riescono a evitarli e la gara può proseguire. L’incidente di Lowes costringe i tre piloti all’inseguimento del gruppo di testa a rallentare, dando a Rea e a Redding la possibilità di giocarsi da soli la gara.

All’ottavo giro la leadership cambia: Redding affianca il connazionale sul rettilineo principale e il motore Ducati poi fa il resto. Con Redding al comando, il ritmo gara aumenta e Chaz Davies, intanto passato terzo dopo aver superato la coppia Yamaha, non riesce più a guadagnare molti decimi sui due piloti davanti. Sta risalendo anche Rinaldi, che approfitta di un Baz in caduta libera per passare al quinto posto; il francese del team Ten Kate perde, nel giro successivo, altre due posizioni a favore di Razgatlıoğlu e Bautista.

Mentre l’hondista passa anche “Razga”, a sette giri dal termine Redding comincia a spingere forte, portando a quattro decimi il suo vantaggio sul primo inseguitore. La reazione del campione del mondo è quasi d’orgoglio: nel giro successivo Rea ricuce il distacco a un solo decimo e a quattro tornate dalla fine comincia a impensierire Redding. Il primo tentativo avviene nel cambio di direzione 3-4 dove Scott chiude la porta in faccia a “Johnny”, ma nella staccata verso curva 11 Rea arriva troppo lungo e nella via di fuga, perdendo otto decimi dal ducatista. Arrivano notizie ancora peggiori alle sue spalle, perché il vantaggio su Davies scende a pochi decimi e il pilota Kawasaki diventa facile preda alla 1, con il gallese che passa in seconda posizione. Ci sono altri tre ritiri in queste ultime battute, quelli di Scheib (mentre era nono), di Gerloff (ottavo) ma soprattutto di Bautista, che perde così la sesta posizione ottenuta.

La situazione, se dovesse finire così la gara, sarebbe quella ottimale per Ducati, ma Davies continua a spingere forte fregandosene del consumo della gomma. Dai box non arriva nessuna segnalazione, nemmeno quando, a un giro dalla fine, il distacco tra Redding e Davies è pari a sei decimi. Scott riesce comunque a tenere un minimo di margine per l’ultimo giro, vincendo con tre decimi di scarto sul compagno di box. Rea completa il podio mentre in quarta posizione sale la terza Ducati di Michael Ruben Rinaldi, che a due giri dalla fine aveva passato Michael van der Mark.

Toprak Razgatlıoğlu termina sesto e perde diversi punti in campionato, riuscendo a tenere alle sue spalle perlomeno Baz e Xavi Fóres sulla moto del team Puccetti. Chiudono la top ten Caricasulo e Haslam, mentre Tati Mercado è 11° davanti a Sylvain Barrier. Eugene Laverty chiude 16° dopo il passaggio in corsia box.

Con questo successo, Redding opera il controsorpasso sul campione del mondo, con 157 punti all’attivo contro 152. Al terzo posto c’è ancora Toprak Razgatlıoğlu con 113 punti e 44 di distacco, mentre risale prepotentemente la classifica Chaz Davies, ora quarto a quota 95. Sempre quinto Michael van der Mark, mentre Alex Lowes perde ben due posizioni e rimane fermo a 91. Il primo dei privati è invece diventato Rinaldi, settimo con tre punti di margine su Baz.

Qui i risultati di gara-1 e la classifica piloti aggiornata.

Fonte immagine: Twitter / Aruba.it Racing – Ducati

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