SBK | GP Aragón: Rea mette in riga le Ducati e Bautista, gara-2 è sua

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di Alyoska Costantino @AlyxF1
30 Agosto 2020 - 15:33
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Gran vittoria di Rea, la 95a in carriera. Davies ancora secondo, Bautista e Honda al primo podio stagionale. Redding delude, solo un quarto posto e perdita della leadership in campionato per lui.

Un successo vale sempre come un singolo successo, ma alcuni trionfi in una carriera possono valere più di altri. Probabilmente, quello ottenuto da Jonathan Rea in gara-2 nel Gran Premio di Aragón 2020 è uno di questi. Il campione del mondo in carica, dopo il successo nella gara Sprint e la pole position ottenuta grazie a ciò, ha condotto la gara pomeridiana dal primo all’ultimo giro, grazie a un ritmo forsennato con cui ha tenuto dietro, con un ultimo strappo, il maestro del Motorland Chaz Davies. E’ la 95a perla in carriera per Rea, che gli vale il ritorno in testa alla classifica, a meno di un giorno dal sorpasso subito da Redding. Obbligatorio sottolineare anche la differenza coi compagni di marca, con Alex Lowes solo nono a 21” da Rea.

Dopo la soddisfazione della doppietta di gara-1, in gara-2 la Casa di Borgo Panigale esce con qualche livido. Chaz Davies, come ieri, è arrivato a un soffio dal tornare al successo nella sua pista preferita, ma gli ultimi tre giri di Rea sono stati semplicemente troppo veloci per poter giocarsi la gara all’ultima staccata. Il suo compagno di squadra, Scott Redding, ha un po’ deluso le aspettative dopo la vittoria della prima manche, giungendo al quarto posto. Adesso, il distacco in classifica che Scott paga a “Johnny” è di dieci punti.

A completare il podio ci ha quindi pensato Álvaro Bautista. E’ una boccata d’ossigeno importante per lui e per il morale del team, dopo un inizio 2020 da dimenticare. Per Honda si tratta del primo podio in SBK dal ritorno in forma ufficiale, ma anche il primo dopo quasi quattro anni, dal Gran Premio di Francia a Magny-Cours del 2016 (secondo posto con Michael van der Mark in gara-1).

LA CRONACA

Qualche ora prima del via, viene annunciata l’assenza di Leandro Mercado: il pilota Ducati Motocorsa Racing, dopo lo scontro con Sykes nella gara Sprint, non è stato dichiarato idoneo a partecipare per una distorsione della caviglia sinistra e alla cervicale; solo ventidue i piloti a partire. Come ieri, Bautista è l’unico nelle prime posizioni a montare una gomma Pirelli SCX ultramorbida; la stessa scelta viene fatta da Ramos e Melandri nelle retrovie.

Alla partenza Redding si sposta subito verso sinistra chiudendo la strada van der Mark, mentre Rea dalla pole parte bene e guida in scioltezza tutto il primo giro. Dalla seconda fila Bautista mantiene la quarta posizione mentre la Ducati di Davies s’impenna, perdendone tre. Sono partiti molto bene Razgatlıoğlu (quinto davanti a Rinaldi) e Sykes, che ha recuperato tre posizioni al via. All’inizio del secondo giro, Davies si rifà scavalcando la Ducati GoEleven in curva 1.

In questi primi chilometri chi sembra far fatica a tenere il ritmo di Rea è proprio Redding, che nei primi giri perde circa un secondo dal connazionale. Ne approfitta perciò van der Mark, che alla 11 attacca e sorpassa il #45 per la seconda posizione, mentre il suo compagno Razgatlıoğlu perde la quinta a favore dell’altra Ducati ufficiale. Davies, pochi secondi dopo, si ritrova lo stesso Redding davanti a sé, essendo stato superato anche da Bautista dopo un suo errore.

Sempre alla 15 che immette sul rettifilo dei box, Redding perde anche la quarta posizione sul compagno, mostrando evidenti difficoltà. Per una Ducati che rallenta ce n’è un’altra che accelera, poiché Chaz è il più veloce in pista e si riavvicina a van der Mark e Bautista, con lo spagnolo che ancora non riesce a superare l’olandese. Una volta arrivato sulla scia dei due, Redding si sbarazza della coppia in quattro e quattr’otto: all’uscita della 11 Davies accelera e passa Bautista alla 12, liberandosi poi di “Magic Michael” di puro motore V4. Nello stesso giro cade Loris Baz dalla esse che precede il rettilineo più lungo, mentre nel passaggio successivo Bautista riesce finalmente a passare van der Mark.

Con Davies alla rincorsa di Rea, il distacco è pari a 1”3 e il #7 è il più veloce in pista. Dai box segnalano a Rea il recupero del gallese e anche lui torna a scendere sotto il ’51 coi tempi, mantenendo il secondo e mezzo di margine necessario a rimanere in sicurezza. In tutto questo Bautista mantiene la coda dell’ex-compagno e sembra anche averne per superarlo, mentre “Razga” fa da tappo al gruppo in lotta per la settima posizione, composta da Haslam, un deludente Lowes e Xavi Fóres. Il fratello di Sam prova a rifarsi superando Haslam, mandandolo largo e facendogli perdere la posizione anche sullo spagnolo del team Puccetti.

Superata la metà gara, le Ducati tornano ad accelerare: Redding sorpassa van der Mark per la quarta posizione e, dopo tre giri, verrà imitato anche da Rinaldi; Davies invece, dopo qualche giro di stallo, a otto tornate dalla fine torna a guadagnare decimi all’ex-rivale, ma il distacco tra lui e Rea è ancora di 1”4. Nel frattempo Fóres continua a sorprende e guadagna momentaneamente la settima posizione davanti a ben quattro piloti ufficiali, poiché al gruppetto si aggiunge anche Sykes. Va invece largo Lowes, che perde due posizioni e si ritrova 12°.

Un’importante colpo di scena arriva a quattro giri dalla fine: Rea va largo al curvone, finisce sullo sporco e perde oltre un secondo su Davies, che alla curva 1 lo attacca e lo passa. Rea sa che non deve perdere tempo e, dopo un incrocio di traiettorie in curva 4, riesce a ripassare l’avversario. La battaglia torna a essere sul cronometro, con i successivi tre giri dove i due spingono fortissimo: il forcing di Rea è efficace e alla fine, sul traguardo, il nordirlandese vince con 1”2 su Davies. Bautista a oltre tre secondi, poi Redding che precede Rinaldi e van der Mark. Nella battaglia per il settimo posto è Haslam a prevalere su Razgatlıoğlu, con Lowes nono e Gerloff decimo. Fóres 11° dopo un ultimo giro molto convulso, davanti a un deludente Sykes.

Sorpasso e controsorpasso nella classifica iridata: dopo aver perso la testa all’inizio del weekend, Rea ci ritorna addirittura aumentando il suo vantaggio a dieci punti, considerando anche come questa pista doveva essere il terreno di caccia ideale per la Ducati; Davies intanto sale a 120 punti, con dieci di margine su van der Mark e solo quattro di ritardo su “Razga”. Redding rimane comunque a portata di tiro e basta una gara storta del pilota Kawasaki per ribaltare la situazione. Tra i costruttori, Kawasaki è a 215 punti, contro i 188 di Ducati.

Tra appena una settimana il campionato tornerà a correre sul tracciato di Aragón per il Gran Premio di Teruel. E’ lecito aspettarsi che la Ducati possa reagire alla sconfitta odierna, ma rispondere alla prova odierna del campione del mondo sarà molto difficile. Ci sarà invece ancora da soffrire, per Yamaha e BMW.

Qui la classifica di gara-2, mentre qui troverete la generale piloti.

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