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SBK | GP Aragón 2020 – Anteprima

di Alyoska Costantino
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Pubblicato il 27 Agosto 2020 - 08:30
Tempo di lettura: 7 minuti
ARTICOLO DI ARCHIVIO
SBK | GP Aragón 2020 – Anteprima

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Si torna in Spagna per la prima di due gare al Motorland di Aragón. Ducati la favorita, Redding voglioso di riprendersi la leadership su Jonathan Rea; anche Razgatlıoğlu ancora della partita.


Il Motorland di Aragón ha debuttato nel calendario SBK nel 2011, quando si decise di usare un layout leggermente diverso da quello optato per la MotoGP, senza il curvone finale ma con il tornante e le tre curve di raccordo che rimettono sul rettilineo. Sin da subito questo tracciato, anche nella sua conformazione meno spettacolare (poi cambiata nel 2015), ha regalato grandi battaglie da ricordare, come quelle tra Max Biaggi e Marco Melandri e tra Chaz Davies e Jonathan Rea. Si tratterà, inoltre, dell’unica pista in calendario dove verranno effettuati ben due round, per la prima volta in vent’anni di storia del campionato SBK (l’ultima volta accadde nel 2000, con due tappe a Brands Hatch).

Un campionato piuttosto incerto e che nella lotta al titolo vede ancora due contendenti almeno, se non tre. Jonathan Rea, dominatore del round di Portimão, si è rifatto da una tappa di Jerez de la Frontera non proprio esaltante e per la prima volta quest’anno è passato in testa alla classifica, seppur per un solo punto.
La Kawasaki nell’ultimo weekend ha dimostrato di poter supportare adeguatamente il campione anche sul piano tecnico, ma è difficile prevedere se la ZX10-R 2020 si comporterà meglio della 2019, sulla pista di Aragón. Mentre il nordirlandese è alla caccia di una conferma per l’allungo nella generale, il suo compagno di squadra Sam Lowes è reduce da un weekend incolore, con due quarti posti e un ritiro mentre si trovava in posizioni da podio; troppo poco, per poter impensierire il compagno ed essere un vero contendente al titolo.

Scott Redding ha sofferto forse più del dovuto il round in Portogallo e la leadership che pareva al sicuro dopo il Gran Premio di Spagna non solo è stata persa, ma è andata al rivale più pericoloso. Si spera che il ritorno in terra spagnola sia fruttifero come in precedenza, in una pista dove Redding ha guidato i primi test effettuati qui e dove la Ducati vanta più successi di ogni altro marchio, grazie anche alla tripletta del 2019 firmata Álvaro Bautista. Un altro grande conoscitore di questa pista e che ha portato tanti successi al marchio italiano è, come detto all’inizio, Chaz Davies: il gallese qui ha ottenuto due doppiette e sette successi, due con BMW e gli altri tutti su Ducati, e per quanto il suo ultimo trionfo su questa pista risalga al 2018, può comunque essere considerato tra i favoriti d’obbligo per la vittoria.

Anche per la Yamaha la gara di Portimão è stata più ostica del previsto. Toprak Razgatlıoğlu, nelle prime due manche, ha limitato i danni con due secondi posti dietro Rea, ma in gara-2 una scivolata gli ha tolto punti importanti, facendolo scendere all’ottavo posto. Ora la classifica dice male, poiché il turco insegue con 33 punti di svantaggio e le gare di Aragón, sulla carta, dovrebbero essere molto ostiche per le R1. In termini di punti Michael van der Mark non gli è distantissimo, ma l’olandese è ancora lontano dai livelli di competitività mostrati a metà 2019 ed è quasi impossibile anche solo considerarlo nella lotta iridata.

La BMW può iniziare il primo weekend aragonese potendosi concentrare più sul presente che sul futuro, avendo già sistemato la questione del mercato piloti. Quest’oggi Tom Sykes ha rinnovato il contratto con la Casa dell’Elica e nel 2021 affiancherà Michael van der Mark, già annunciato mesi fa. Nonostante il rinnovo contrattuale dell’inglese, le prospettive del weekend non sono delle più rosee per Tom: i lunghissimi rettilinei del Motorland, uniti alle curve ad ampio raggio nel settore centrale della pista, rischiano di essere indigesti sia alla moto che al pilota. Chi potrebbe salvare la situazione è il pilota che lascerà la squadra di Shaun Muir a fine 2020, ovvero Eugene Laverty, grande amante di questo tracciato.

La preparazione di Honda in vista del weekend dovrebbe essere più promettente rispetto al weekend portoghese. Al contrario di BMW, la pista di Aragón dovrebbe adattarsi meglio alle doti della CBR1000RR-R, più prestata alla velocità massima rispetto alla rivale tedesca. Anche i piloti qui partono con i migliori auspici: come detto qualche paragrafo fa, Bautista è reduce dalla tripletta davanti al suo pubblico del 2019, ma anche Leon Haslam ha dimostrato qualche sprazzo di velocità qui, ad esempio nel 2015 con il terzo posto in gara-2. Vedremo se questa prima stagione della squadra HRC comincerà finalmente a ingranare o meno.

Uno sguardo anche ai piloti privati: a Portimão il migliore di questi è stato Loris Baz un’altra volta, grazie al primo podio della stagione ottenuto nella Superpole Race e il primo da oltre cinque anni per il francese, a cui ha fatto seguito però una scivolata nella manche successiva. Michael Ruben Rinaldi ha invece ottenuto un quinto e un sesto posto avvicinandosi al francese in classifica, ma in questo weekend chi potrebbe fare molto bene, oltre ai due, è Marco Melandri. Il ravennate ha avuto meno fortuna a Portimão rispetto che a Jerez, ma sulla Ducati del team Barni e su una pista estremamente vantaggiosa per la Panigale V4 può davvero tornare a far sognare i fan di lunga data del “Porcospino”. Da tenere d’occhio Maximillian Scheib, che qui ha corso nel campionato spagnolo 2019, mentre Sandro Cortese dovrebbe essere sostituito da Román Ramos, che già aveva preso il suo posto negli ultimi test svolti qui.

A completare il weekend delle derivate di serie ci penseranno SSP600 e SSP300. La categoria di mezzo sta vivendo il dominio senza limiti di Andrea Locatelli, arrivato a un totale di cinque vittorie su cinque appuntamenti senza che nessuno abbia realmente ostacolato la sua corsa; solo Jules Cluzel ha tentato una reazione, ma anche i sogni iridati del francese sono in procinto di spegnersi dopo esser scivolato in gara-1 in Portogallo e aver terminato solo sesto. Nelle 300 invece regna il caos, sia in pista che per quanto riguarda le forze in campo: le due gare di Portimão sono state entrambe fermate anzitempo per delle bandiere rosse e la classifica iridata si è pesantemente rimescolata, con ora Scott Deroue a guidarla con 67 punti, di cui dieci di vantaggio su Bahattin Sofuoğlu. Ana Carrasco è scesa al quarto posto a causa dello “zero” nella seconda manche, ma lo spavento più grande se l’è preso Tom Booth-Amos, caduto rovinosamente sempre in gara-2. L’inglese comunque dovrebbe essere regolarmente al via delle due manche aragonesi.

Il meteo dice bene per il weekend e la minaccia di pioggia è praticamente nulla, soprattutto per la domenica. Per quanto riguarda il palinsesto televisivo, le due gare principali della SBK andranno in diretta su TV8 insieme a una differita della SP Race, mentre gli utenti Sky potranno guardare anche le prove libere del venerdì, le Superpole delle varie categorie e tutte le gare in live.

INFO TRACCIATO

track

Lunghezza tracciato: 5.077 m
Rettilineo principale: 968 m
Curve: 17 (10 a sinistra, 7 a destra)
Senso: antiorario
Record della pista: 1:49.049 (Álvaro Bautista, Ducati, 2019)

ALBO D’ORO

ORARI TELEVISIVI*

Venerdì 28 agosto 2020

10:30 – FP1 SBK (Sky Sport MotoGP)
15:00 – FP2 SBK (Sky Sport MotoGP)

Sabato 29 agosto 2020

11:00 – Superpole SBK (Sky Sport MotoGP)
11:40 – Superpole SSP600 (Sky Sport MotoGP)
12:20 – Superpole SSP300 (Sky Sport MotoGP)
14:00 – Gara-1 SBK (Sky Sport MotoGP, TV8)
15:15 – Gara-1 SSP600 (Sky Sport MotoGP)
16:30 – Gara-1 SSP300 (Sky Sport MotoGP)

17:15 – Gara-1 SBK (Sky Sport MotoGP)

Domenica 30 agosto 2020

11:00 – SP Race SBK (Sky Sport MotoGP)
12:30 – Gara-2 SSP600 (Sky Sport MotoGP)

13:00 – SP Race SBK (TV8)
14:00 – Gara-2 SBK (Sky Sport MotoGP, TV8)
15:15 – Gara-2 SSP300 (Sky Sport MotoGP)

*in grassetto gli orari in diretta

Fonte immagine: worldsbk.com

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