SBK | GP Aragón 2019 – Anteprima

SBK
Tempo di lettura: 7 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
4 Aprile 2019 - 09:00
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Il Gran Premio d’Aragona 2019 rappresenta la terza tappa stagionale del circus della SBK, la prima europea, sul circuito di proprietà del team Provec e di Kawasaki. Le moto derivanti dalla produzione stradale hanno corso qui per la prima volta nel 2011, su un tracciato con una conformazione leggermente diversa da quella delle tre classi del Motomondiale, differente nell’ultimo settore con la presenza di tre curve più lente rispetto al curvone che immette sul rettilineo principale. Dal 2015 in poi, invece, anche la SBK ha cominciato a utilizzare la conformazione comprendente solo il curvone 17.

Finora, la stagione 2019 del mondiale di Superbike è stata a senso unico. Considerando le passate stagioni non è una novità, ma la sorpresa è colui che sta dominando. Álvaro Bautista ha stracciato nel giro di due weekend qualsiasi pronostico favorevole agli avversari, infilando quattro vittorie su quattro manche, che aumentano a sei se si considerano i successi ottenuti nelle Sprint Race. Un inizio di mondiale che la Ducati non affrontava in questo modo da quindici anni, quando nel 2004 collezionò quattro primi posti nelle prime quattro manche, ma con piloti differenti; bisogna andare a ritroso di un altro anno per trovare un poker d’inizio anno fatto da un solo pilota di Borgo Panigale, firmato Neil Hodgson con la 999 F03.

E’ una Ducati però a due facce: la prima è quella sorridente dello spagnolo di Toledo, la seconda racchiude quella totalmente in ombra di tutti gli altri piloti della nuova Panigale V4. Il primo è Chaz Davies, sfortunatissimo in Thailandia a causa anche di un guasto tecnico ma a conti fatti mai capace di potersi avvicinare al compagno o al podio: il gallese ha però guardato anche quel poco di positivo che è riuscito a tirar fuori dal weekend a Buriram, avvicinandosi al gruppetto degli inseguitori e lottando per metà di gara-2; una pista amica come quella di Aragón può e deve essere l’occasione del rilancio. Per Rinaldi c’è stata finora costanza nel stare in top ten, mentre per Laverty tanta sfortuna, con l’incredibile guasto al freno in gara-1, la distruzione della moto addosso alle barriere e l’impossibilità a partire per le gare della domenica.

Grazie al lungo rettilineo del Motorland, la Ducati potrebbe primeggiare ancora facilmente. Un qualcosa che la Kawasaki, e in particolare Jonathan Rea, vuole evitare totalmente per perdere ulteriori punti. Il campione del mondo ha dato l’anima nella gara-1 della Thailandia per tenere alle sue spalle Bautista, anche a costo di entrare in contatto con lo spagnolo. Con altri tre secondi posti in cascina, Johnny ha limitato al massimo i danni finora, ma sulla pista di proprietà della Casa di Minato bisognerà cominciare a pensare al contropiede per stroncare l’ascesa della Ducati e del nuovo arrivato. Intanto il nordirlandese si è permesso di mettere nettamente al proprio posto Leon Haslam, autore di tre quinti posti in Asia; “Pocket Rocket” spera di essere più vicino al #1 questo weekend, in una situazione a tratti simile a quella di Bautista e Davies.

E’ stata una settimana di buone notizie per la Yamaha. Non tanto in vista di Aragón, ma per ciò che i round successivi, da maggio in poi, potrebbero riservare alla Casa dei Tre Diapason. E’ di ieri la notizia che sarà schierata una quinta R1 (un numero di presenze che per la Yamaha non era così in alto in SBK dal 2008) nientemeno che da Ten Kate, riuscita a rientrare nel mondiale seppur con una sola moto che sarà guidata da Loris Baz. Per quanto concerne il round di Aragón invece sarà difficile vedere una R1 in palla e in grado di battagliare per vincere.

Lo testimoniano anche le interviste rilasciate dai piloti di Iwata, con un Michael van der Mark mentalmente già proiettato alla gara di Assen, nella sua Olanda. Considerando anche le prestazioni passate tutt’altro che entusiasmanti del team ufficiale, potrebbe essere il team GRT a stupire: Marco Melandri ha vinto più volte qui in sella a Yamaha e BMW conquistando anche la Superpole lo scorso anno su Ducati, mentre Sandro Cortese qui ha ottenuto la sua prima vittoria in SSP600, proprio un anno fa. Attese abbastanza alte anche per Alex Lowes, nettamente il migliore finora tra gli yamahisti.

Per BMW, i primi problemi di gioventù della nuova S1000RR sono venuti a galla nella calda gara thailandese. Come per Phillip Island, il secondo round è stato un weekend a due facce per la Casa bavarese, poiché la moto si è dimostrata di nuovo efficace in qualifica e anche nel sistema di partenza (specie con Tom Sykes), ma ancora carente di potenza, essenziale in una tappa come Buriram con i tre rettilinei, e di affidabilità, con il ritiro di Tom al secondo giro di gara-2. In Spagna dovrebbe arrivare un massiccio aggiornamento sul motore per la nuova moto, segno di come il team sia deciso a crescere e raggiungere le prime posizioni subito. Saranno da valutare anche i piloti però, con un Tom Sykes che finora ha fatto il grosso del lavoro portando la moto davanti quando possibile e un Markus Reiterberger finora parecchio deludente.

Honda ha rischiato di perdere Leon Camier nello scorso round dopo un contatto con Warokorn nella manche Sprint, ma fortunatamente l’ex-campione del BSB tornerà in sella subito, senza la necessità dell’operazione. Rumor parlano già di una Honda a cui verranno aggiunti 250 giri/minuto per avvicinarsi agli avversari, ma servirà molto di più, da parte di HRC, per vedere le moto di Moriwaki-Althea quantomeno più vicine alla testa; forse, con l’arrivo in Europa, dei passi avanti ci saranno, ma solo il tempo ce lo dirà.

In questo weekend correranno anche Supersport 600 e 300. Il mondiale delle 600 si sta piano piano trasformando in una questione a tre, con Cluzel e Krummenacher al momento in testa alla classifica a pari punteggio, Federico Caricasulo più attardato dopo due terzi posti e tutto il resto del gruppo che rema dietro. Le motociclette di piccola cilindrata invece inizieranno la stagione 2019 nel deserto di Alcañiz, con Ana Carrasco decisa a difendere lo storico titolo conquistato nel 2018, e a farlo sin dalla pista di casa sua e del team per cui corre.

Per il weekend di Aragón si prospettano tre giorni non propriamente soleggiati, con anche la possibilità di pioggia durante il venerdì e il sabato, mentre la domenica dovrebbe passare liscia. Le gare saranno trasmesse su Sky, Eurosport e TV8, ma sulla rete del digitale terrestre sarà possibile guardare solo le due manche della SBK in diretta. Inoltre saranno visibili anche le prove libere.

INFO TRACCIATO

track

Lunghezza tracciato: 5.077 m
Rettilineo principale: 968 m
Curve: 17 (10 a sinistra, 7 a destra)
Senso: antiorario
Record della pista: 1:49.319 (Chaz Davies, Ducati, 2017)

ALBO D’ORO

ORARI TELEVISIVI

Venerdì 5 aprile 2019

10:30 – FP1 SBK (Sky Sport)
15:00 – FP2 SBK (Sky Sport)
16:00 – FP2 SSP600 (Sky Sport)

Sabato 6 aprile 2019

11:00 – Superpole SBK (Sky Sport)
11:40 – Superpole SSP600 (Sky Sport)
12:20 – Superpole A SSP300 (Sky Sport)
12:50 – Superpole B SSP300 (Sky Sport)
14:00 – Gara-1 SBK (Sky Sport, TV8, Eurosport 2)
16:00 – Replica Gara-1 SBK (Sky Sport)

Domenica 7 aprile 2019

11:00 – Gara Sprint SBK (Sky Sport, Eurosport 2)
12:15 – Gara SSP600 (Sky Sport)
13:00 – Replica Gara Sprint SBK (TV8)
14:00 – Gara-2 SBK (Sky Sport, TV8)
15:15 – Gara SSP300 (Sky Sport)
17:00 – Replica Gara-2 SBK (Sky Sport)

Fonte immagine: worldsbk.com

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