SBK | Davies e Ducati rompono l’egemonia di Rea

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di Alyoska Costantino @AlyxF1
2 Aprile 2017 - 22:18
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Si ferma a quota cinque la striscia di vittorie consecutive del 2017 di Jonathan Rea. La seconda manche del round aragonese della Superbike ha infatti visto il ritorno alla vittoria di Chaz Davies e della Ducati. La bicilindrica di Borgo Panigale ha completato l’ottima domenica mettendo sul podio anche Marco Melandri, giunto terzo a poco più di un secondo dalla coppia Davies-Rea, in duello anche questa volta fino all’ultimo giro. Una mezza soddisfazione per il gallese, dato il rammarico per i 25 punti persi di ieri.

La griglia per la gara di domenica si è basata per la terza volta sui risultati invertiti di gara-1, e la partenza al palo è spettata per la seconda volta ad Alex Lowes e alla sua Yamaha R1. Al suo fianco in prima fila il compagno Michael Van Der Mark (che aveva anche rischiato di non partire per un guasto alla frizione nel warm-up) e Jordi Torres su BMW. Davies, dopo la scivolata di ieri, è partito decimo dietro al vincitore Jonathan Rea. Da segnalare anche il lavoro di Xavi Forés e dell’intero team Barni, con il primo che ha deciso di partecipare nonostante le fasce al collo per le bruciature dovute al problema di ieri al motore, e il secondo che è riuscito a risistemare da zero la moto in tempo.

Alla partenza il duo Yamaha è scattato sorprendentemente bene davanti a Eugene Laverty (quinto sulla griglia con l’Aprilia del team Milwaukee) e a Mercado (quarto con quella del team Ioda), ma subito dietro di loro si sono stanziati i principali protagonisti: Melandri, Sykes, Rea e Davies. Nel corso del terzo giro è stato proprio il bicampione del mondo a saltare in testa alla classifica, seguito comunque a ruota dalle Yamaha e dalle Ducati.

Il resto della gara è stato di gruppo ma senza particolari manovre esagerate di sorpasso (fatta eccezione per quella di Chaz Davies su Van Der Mark all’ottavo giro per la quarta posizione, con moto tutta di traverso). Johnny ha usato la sua classica tattica per controllare l’andamento della corsa e risparmiare le gomme, imitato però da Melandri in seconda posizione (un po’ costretto dall’azzardo preso, ovvero la gomma morbida al posteriore).

Al decimo giro la corsa ha perso uno dei suoi protagonisti di testa, ovvero Alex Lowes a causa di un lungo alla curva 14: per l’inglese un gran peccato vista l’ennesima ottima prestazione che stava tirando fuori con la moto di Iwata; è riuscito comunque a rientrare in quattordicesima posizione.

Dopo essersi scrollati di dosso l’olandese della Yamaha, la lotta si è ristretta ai due ducatisti e al campione del mondo, che a sei giri dalla fine si è fatto passare prima da Davies e a quattro dal termine anche dal ravennate Melandri con un’entrata strettissima al curvone. Purtroppo il “Porcospino” è stato poi vittima di due errori (un lungo e un’imbarcata) che non gli hanno consentito di rimanere a contatto con i due inglesi.

Il finale è stato da thrilling anche questa volta: Davies è riuscito negli ultimi due giri a crearsi un margine per quantomeno respirare, ma nell’ultima tornata in curva 5 è entrato troppo largo dando un’apertura al nordirlandese, non sfruttata però appieno. L’ultimo assalto alla chicane prima del lunghissimo rettilineo, in cui Rea non è riuscito a completare l’affondo.

E’ stato quindi Davies a vincere di forza sulla Kawasaki numero 1 e sull’altra Ducati Aruba.it, con appena 2.5 secondi a separare i tre protagonisti indiscussi di gara-2. 4° Sykes, autore di una gara incolore, 5° Van Der Mark e 6° un incredibile Forés che porta quasi in top 5 la Ducati non ufficiale nelle sue condizioni. 7° Torres, 8° Mercado e 9° Laverty, mentre hanno terminato la top ten Camier e la sua MV Agusta, in un weekend parecchio duro per la casa italiana; ritiri per Hayden, De Angelis e Russo.

Nella classifica piloti Davies riscavalca Sykes e torna in seconda posizione in campionato, ma con 20 punti di ritardo in più su Rea rispetto all’inizio del weekend. Il nordirlandese vola infatti a 145 punti, contro i 95 del gallese, i 91 di Sykes e gli 81 di Melandri, che torna in quarta posizione in campionato nel Gran Premio forse migliore dal suo ritorno. Per la classifica marche Kawasaki è sempre al comando con 145 punti (esattamente i punti fatti da Rea, che con la verdona è costantemente il migliore), ma ha la Ducati a 24 lunghezze; già molto più distaccata la Yamaha con 74 punti, poco più della metà della capoclassifica.

Il prossimo round sarà forse quello più atteso e se vogliamo il più importante nel mondiale delle derivate di serie: ci aspetta a fine mese il Gran Premio d’Olanda, dal 28 al 30 aprile, che si correrà sul mitico tracciato di Assen, lì dove Rea ha un record incredibile di 9 vittorie (5 con Honda e 4 con Kawasaki). Vedremo se Sykes, Davies, Melandri, o anche qualche outsider riusciranno a scalzare il dominatore del campionato.

Fonte immagine: worldsbk.com

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