Settimana prossima si svolgeranno i test a Jerez de la Frontera in cui saranno protagonisti i piloti e i team della Superbike, per quello che sarà il primo riscontro del 2020 per comprendere i valori in campo di un campionato che si preannuncia molto combattuto, tra protagonisti e outsider. Come possibile sorpresa si potrebbe individuare, sulla carta, anche Leon Camier con la Ducati Panigale V4 R del team Barni Racing gestito da Marco Barnabò, ma l’inizio di stagione per lo spilungone inglese si preannuncia già in salita: durante i test di Aragón di fine 2019, Camier era stato protagonista di una scivolata durante la seconda giornata, da cui ha riportato dei danni alla spalla sinistra.
Dopo qualche settimana di titubanza, l’ex-pilota Honda ha deciso di sottoporsi all’intervento, avvenuto con successo alla vigilia di Natale a Barcellona. Nonostante ciò, Camier non è ancora al 100% per poter svolgere degnamente i test di inizio stagione, e così la squadra di Marco Barnabò ha dovuto ripiegare su una delle pedine del mercato scartate durante quest’inverno. Sarà Sandro Cortese, ex-campione della Moto3 e della Supersport 600, a ereditare il posto di Camier sia per la sessione di Jerez settimana prossima, sia per quella di Portimão nel caso il recupero dovesse allungarsi. Per l’italo-tedesco sarà anche un’occasione importante per mettersi in mostra, dopo il dietro-front di Ten Kate che l’ha lasciato con un pugno di mosche in mano.
Queste le parole del team manager italiano: “A questo punto della stagione la nostra priorità è sviluppare la nostra nuova moto provando ad arrivare in Australia con la miglior performance possibile. Ecco perché abbiamo scelto di mettere in sella alla Ducati Panigale V4 R un pilota veloce ed esperto come Cortese che al momento è libero. Sono sicuro che durante la due giorni di Jerez Sandro riuscirà a darci delle buone indicazioni”.
Con in forse le date di Portimão, è sicuro che rivedremo Camier a Phillip Island, a patto che la tappa, insieme ai relativi test, si faccia: attualmente l’Australia è in ginocchio a causa degli incendi multipli divampati (e anche scatenati per mano di alcuni responsabili) durante questi mesi. Vista la situazione e l’aria quasi irrespirabile nella zona sud dello stato, molte attività sono state cancellate e tra quelle a rischio c’è, ovviamente, il Gran Premio della Superbike, oltre quello all’Albert Park di Melbourne per la Formula 1.
Fonte immagine: worldsbk.com
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