La strenua lotta dell’australiano per la vita si è conclusa quest’oggi. Il fratello Alex: “E’ stato il mio primo vero eroe”.
Molte storie dei motociclisti del passato e del presente sono esempi da ammirare, ma altre hanno contorni più struggenti, a volte quasi crudi e crudeli. Probabilmente la storia di Anthony Gobert rientra in questa seconda casistica, una storia che purtroppo ha visto la sua conclusione quest’oggi. L’annuncio è arrivato dalla madre Suzanne.
L’ex-pilota è morto ad una settimana di distanza dall’appello del fratello Alex su Twitter, il quale aveva fatto sapere che egli si trovava in cura palliativa ed aveva ancora solo pochi giorni di vita, a causa di un breve stato di malattia incurata. Gobert aveva 48 anni e ne avrebbe compiuti 49 a marzo.
I primi ricordi degli appassionati quando si pronuncia il nome di Anthony Gobert vanno, probabilmente, alle scene viste a metà anni ’90 in SBK, quando l’australiano era uno dei protagonisti nelle derivate in mezzo a piloti del calibro di Carl Fogarty, Aaron Slight e Troy Corser, ed era ricordato col soprannome di “The GoShow”. Il suo palmares iridato recita otto vittorie nella massima categoria delle moto di serie, l’ultima storica ottenuta nella sua Phillip Island in sella alla Bimota SB8R.
Come detto, la storia di Gobert non è stata per nulla rose e fiori, fuori dalla pista e anche dentro. Nel 1997 venne squalificato per doping mentre correva per il team Suzuki nella 500cc, cosa che si ripeté nel 1998 mentre correva nell’AMA Superbike.
Il fratello Alex ha scritto queste parole in sua memoria: “Mio fratello maggiore è stato il mio primo vero eroe. In molti modi, la sua influenza sulla mia infanzia e sul nostro legame con lo sport è ancora forte fino ad oggi e faccio davvero tesoro di quei primi ricordi. Lo farò sempre. Speriamo che, soprattutto per il suo bene, possiamo tutti celebrare i momenti migliori della sua vita, i momenti al di là delle immense lotte ed anche prenderci il tempo per riconoscere ancora una volta che sia la dipendenza, sia le battaglie sulla salute mentale sono ostacoli molto importanti e molto difficili da superare. Grazie a tutti coloro che hanno dedicato i loro pensieri e condiviso ricordi”.
P300.it si unisce alle condoglianze della famiglia di Gobert e ai suoi cari quali Suzanne, Alex ed anche il secondo fratello Aaron.
Fonte immagine: Twitter / Alex Gobert
Leggi anche
Partecipa al sondaggio su P300.it
Tutte le ultime News di P300.it
È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.