Povero Hamilton, inizia a farmi tenerezza.
Tutta la fine del 2012 è stata all’insegna delle chiacchiere sul suo passaggio in Mercedes. Molti lo ritenevano un cambio suicida, molti giustificavano la scelta con rapporti ormai non più idilliaci in Mclaren.
Insomma, si attendeva molto questo inizio di stagione per capire se la decisione di Lewis di passare alla stella a tre punte è stata corretta o meno.
Ci sono diversi fattori di cui tener conto per poter fare un giudizio.
La Mclaren, dal canto suo, ha azzardato e molto con la nuova macchina. E al momento i risultati non sono quelli sperati, per niente. Button e Perez faticano, e faticheranno ancora.
Lewis ha raccolto, fino ad ora, una pole e due terzi posti in gara. Sul fronte dei risultati, quindi, la scelta parrebbe azzeccata.
Il problema, però, è sempre lo stesso, in Mercedes. La gestione delle gomme in gara.
L’avevo detto ad inizio anno. “Aspettiamo a dire che la Mercedes è arrivata al livello delle scuderie TOP”. Perchè l’anno scorso era stato identico, con Rosberg e Schumacher che si prendevano le prime posizioni in qualifica ad inizio stagione, per poi collassare in gara e regredire progressivamente durante l’anno.
Ed eccoci qui, allo stesso punto. La Mercedes ha iniziato l’anno mostrandosi la vettura più veloce sul giro singolo. Mentre, sul passo gara, ha dato limitato i danni all’inizio per poi iniziare a perdere colpi. Fino ad oggi. Nel 2012, a questo punto, aveva vinto una gara in Cina. Ora siamo a zero.
C’è anche da considerare il grande equivoco gomme. Perchè essere la vettura più veloce sul giro singolo è un grande merito e un grande onore, per una scuderia. Peccato che questa formula 1, adesso, richieda tutt’altre caratteristiche per essere vincente alla domenica. Alonso insegna. Quinto in partenza, primo al traguardo. Mentre le Mercedes affondavano a oltre un minuto una, e doppiata l’altra.
Vi dirò di più. Sul lungo termine in chiave 2013, credo che la Mclaren recupererà terreno. Perchè è nel suo DNA. E pertanto temo che, con l’andare della stagione, Lewis avrà di che lamentarsi con squadra e gomme per questa situazione.
Va da sè che questa F1 ormai è ideale per i tassisti, per quelli che sanno guidare sulle uova più che per quelli che sanno spingere ad ogni giro. E in questo caso piloti come Hamilton ne pagano le conseguenze.
Sta di fatto, però, che lo sfogo di oggi di Lewis, dopo sole cinque gare, è preoccupante. Sia chiaro, più che uno sbottare verso la squadra credo si tratti di una critica alla situazione generale della F1. Lo stesso Vettel si è trovato da dominatore in Bahrain a prendere 40 secondi oggi.
Certo è che la Mercedes ha le sue colpe, eccome. Siamo alla quarta vettura che porta con sè lo stesso cronico problema. E, a quanto pare, nemmeno l’aiuto di Hamilton è sufficiente a riportare in cima la W04. L’anno scorso si criticava molto Schumacher, ma non vedo una situazione migliorata sensibilmente, per ora.
Rosberg, inoltre, pare un osso molto più duro del previsto. Il confronto con Michael non permetteva di capire, vista la fine della carriera del Kaiser, il grado di competitività di Nico. A quanto pare, il tedeschino non è per niente lento, anzi. E anche questo, forse, Lewis non l’aveva considerato, pur conoscendo il compagno da tempo.
Insomma, i primi grattacapi sono a disposizione. Tra due settimane si va a Montecarlo. Gara a sè, dove forse (si spera) le gomme non saranno sollecitate come oggi. E dove magari Lewis avrà da sorridere ancora.
Lo spero per lui, piloti del genere è bello vederli lottare sempre per la vittoria.
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