“Ancora tu, ma non dovevamo vederci più”, recitava un grande successo del compianto Lucio Battisti. Oggi, a tanti anni di distanza dall’uscita di quella splendida canzone, la storia tra Suzuki e Ken Roczen potrebbe essere riassunta in queste poche parole.
Nessuno si sarebbe mai aspettato un “revival” del binomio che qualche anno fa ha conquistato vittorie a ripetizione e ha permesso a “Kenny” di diventare un personaggio così amato negli Stati Uniti e non solo. La fine della storia d’amore con Honda, così tribolata come i campionati dal 2017 ad oggi e condita da poche soddisfazioni e troppi infortuni, ha permesso a Roczen di liberarsi da un peso legato soprattutto ai risultati che non sono quasi mai arrivati.
Il team HEP Motorsports ha dato al tedesco una nuova possibilità e nel frattempo ha permesso ad entrambe le parti di regalarsi una visibilità e molto probabilmente qualche risultato di rilievo nella stagione che sta per scattare. Parliamoci chiaro: Ken non è materiale da titolo per una serie di motivi che vanno dalla sua condizione fisica sempre in bilico a quella tecnica, con Suzuki totalmente fuori da ogni concetto motoristico e di aiuto ad una squadra che corre con il marchio giapponese.
È però una bella boccata di ossigeno anche per lo stesso Supercross, che ritrova una moto gialla competitiva con il numero 94 e un pilota rigenerato e anche rinfrancato dal recente titolo vinto nel mondiale Supercross dello scorso autunno.
Anaheim #1 del 2022 ci aveva illuso di avere un Roczen vincente e così non è stato, almeno negli Stati Uniti. Anaheim #1 del 2023 ci regala una possibilità che nessuno pensava di avere fino a qualche settimana fa: Ken Roczen e Suzuki saranno con gli occhi di tutti puntati addosso, per una storia che speriamo riprenda da dove si era interrotta sette anni fa.
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