Ricciardo: è nata una Stella a 32 denti!

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Tempo di lettura: 2 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
27 Luglio 2014 - 19:30
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Arrivi a 10 giri dalla fine, prendi coca e popcorn e ti metti sul divano. Alonso e Hamilton si giocano la corsa. Uno resiste indomito su una Ferrari non proprio stellare, con le gomme morbide. L’altro ha recuperato dalla pitlane, ha le medie, soprattutto ha la Mercedes ci prova, si avvicina, non trova il guizzo, resta attaccato.

Dietro c’è Ricciardo con la Red Bull: ma tanto non ce la fa, pensi. Sta lì, segue da dietro la lotta tra i due cannibali. Impara dai due maestri come si lotta per quando sarà il suo momento di battagliare tra i grandi.

E poi? E poi ti va di traverso il bicchiere di the nel “giro di un giro”. Perchè quello che doveva essere innocuo prende e in meno di 4 km passa prima uno e poi l’altro, e va a vincere la gara.

Ti stropicci gli occhi, ti guardi intorno per capire se anche gli altri che sono lì con te hanno visto le stesse immagini. Guardi il the cercando di capire se dentro qualcuno ci ha messo degli allucinogeni.

Niente di tutto questo. E’ tutto vero. L’australiano giovane prende l’eredità dell’australiano attempato e si mangia prima il compagno e poi gli avversari. Nessuno avrebbe scommesso un centesimo su questo ragazzone che ride sempre, quando vince e quando perde. Ricciardo è un’iniezione di fiducia solo a guardarlo in faccia. E ha un piede destro invidiabile. La F1, tra le tante lacune, ha bisogno anche di piloti carismatici, che trasmettano qualcosa anche nelle interviste senza essere preconfezionati riassunti di comunicati stampa. Che lascino passare le loro emozioni senza paura di essere rimproverati dall’addetto stampa o dal team manager.

Ricciardo è tutto questo. Il suo sorriso, che vinca o che la Red Bull lo lasci a piedi, è un biglietto da visita bellissimo e fa bene non solo a lui ma a tutta la F1, che al di là di questa parentesi di una gara stupenda versa in condizioni critiche dal punto di vista degli ascolti.

Nella speranza che le sorti di questa categoria si risollevino: Signori, è nata una stella a 32 denti, si chiama Daniel Ricciardo.

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