Ricciardo torna in F1. Ma ci sono più dubbi che certezze
Attorno al rientro di Daniel Ricciardo si sta sprecando il mondo social sin dal giorno dell’annuncio dell’avvicendamento con il povero Nyck De Vries, silurato senza troppi problemi da Helmut Marko dopo appena dieci GP.
La risonanza del rientro di Daniel è stata semplicemente enorme, esagerata considerate le condizioni nelle quali l’australiano rientra in Formula 1.
Ora, sul valore del Ricciardo pilota ci sono pareri contrastanti ed io stesso, ad oggi, faccio fatico a tracciarne una visione chiara. Proprio per questo l’enfasi per il rientro mi sembra quasi forzata, con tutti, proprio tutti, a festeggiare questo evento come se fosse una specie di Natale.
A questo punto, però, mi chiedo: di quale Daniel Ricciardo abbiamo bisogno? Del pilota o del personaggio? Perché sul secondo non ci sono dubbi, sia chiaro. Personalità sempre allegra, (quasi) sempre sorridente, sempre disponibile, un perfetto uomo da Paddock in un periodo storico dove il volto in F1 conta quasi come il piede.
Sul pilota e sulla situazione di rientro, però, parliamone. Daniel torna in pista sulla monoposto più problematica della griglia: due punti appena raccolti con Tsunoda in dieci gare. Della serie che lo vedremo inquadrato più nelle interviste che in pista.
Non è poi certo un test con la Red Bull a ridefinire lo status di un pilota che, negli ultimi quattro anni (e dopo essere andato via volontariamente dal team, ricordiamolo) ha faticato e parecchio nonostante qualche vecchio sprazzo tra Renault e McLaren. La gara vinta a Monza due anni fa non è sufficiente a giustificare un biennio in cui Daniel, pur con tutti gli sforzi fatti, non ci ha capito nulla in confronto a Norris.
Quali certezze abbiamo su un rientro “fantastico” dopo le ultime stagioni e con il materiale a disposizione? Semplicemente nessuna. Ecco: se prendete la foto di copertina, la situazione è esattamente quella mostrata: un Ricciardo offuscato – il pilota – e un Ricciardo raggiante – il personaggio.
Sicuramente in questi giorni la notizia del suo rientro ha aiutato molto l’ambiente in un periodo nel quale Red Bull sta mandando tutti in depressione – le novità sulla RB19 che provengono da Budapest sono un altro bel colpo – ma poi, come sempre, c’è la signora pista che porta il conto da pagare.
Certo, sarebbe molto bello rivedere il vecchio Ricciardo, quello dei tempi migliori. Ma non credo ci siano le condizioni per far sì che accada, almeno non adesso. E non basta compensare con il personaggio, almeno non ancora.
Immagine: Media Red Bull
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