Tra le novità regolamentari del Mondiale 2013 si è discusso del famigerato scalino sul muso delle monoposto. Tanto odiato da addetti ai lavori e spettatori in quanto colpevole di aver reso le vetture piuttosto ‘bruttine’ dal punto di vista estetico nella stagione che si è appena conclusa.
Nel 2013 il gradino esisterà ancora ma potrà essere celato da speciali carenature ammesse dalla FIA. Tecnicamente, infatti, la zona del telaio dovrà rimanere alta massimo 62.5 cm, mentre la parte del muso dovrà rientrare nei 55 cm massimi di altezza. Questa integrazione del regolamento, nel 2012, includeva che lo spazio fra le due altezze non dovesse superare i 15 cm, e aveva fatto optare quasi tutte le squadre per un muso a papera e, appunto, lo sgraziato gradino che (non) abbiamo ammirato per tutta la stagione scorsa.
Solo Mclaren e Marussia si erano ‘astenute’ da questa soluzione, adottando una scocca più bassa che andava, di fatto, ad annullare la necessità dello scalino sul muso.
Nel 2013 vedremo quindi dei musi più aggraziati con l’adozione di queste coperture estetiche. E chissà che qualcuno non ne approfitti per trarne anche un vantaggio aerodinamico.
Quello che mi lascia perplesso, così come era successo l’anno scorso, è la motivazione di queste misure e di questa soluzione da parte della Fia. Si è giustificata questa regolamentazione con il voler diminuire il rischio di impatto del muso con il casco di un altro pilota in caso di urto laterale.
Va da sè che ci si augura di non dover mai assistere ad una scena simile (anche se questa misura fu adottata anche dopo aver visto l’incidente tra Schumacher e Liuzzi nel 2010 ad Abu Dhabi), ma se la giustificazione è questa secondo me è concettualmente sbagliata.
E’ giusto ‘forzare’ una misura massima all’altezza del muso, ma è sbagliato (sempre secondo me) indicarla 15 centimetri dopo l’attacco alla scocca e non alla fine del muso stesso, sulla punta. Il risultato, per molte squadre, è stato infatti quello di avere musi alti alla loro estremità esattamente come prima, ma dalla conformazione diversa. E, appunto, sgraziata.
Se l’obiettivo è quello di diminuire il rischio di danni derivanti da urti laterali, non sarebbe meglio obbligare le squadre a costruire dei musi veramente bassi, sulla linea di quelli adottati nei primi anni ’90?
Questa, oltre che una misura a favore della sicurezza, sarebbe una soluzione che obbligherebbe tecnici e ingegneri a rivedere gli studi aerodinamici del fondo vettura, e potrebbe portare qualche sorpresa.
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