Red Bull e il muso flessibile: genio o furbata?

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
7 Novembre 2012 - 18:15
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Spopolano da due giorni le immagini e le indiscrezioni riguardanti il muso flessibile notato sulla Red Bull di Vettel, durante il pit stop nel quale è stato sostituito l’alettone anteriore alla vettura numero 1.

La particolarità è balzata agli occhi di tutti. Sotto le mani del meccanico preposto alla rimozione del vecchio pezzo, la parte più sporgente del muso si torce come se fosse costituito da qualsiasi materiale tranne la fibra di carbonio. Anzi, a dirla tutta pare proprio sia costruito con un materiale quasi ‘gommoso’.

La questione solleva ulteriori dubbi sulla regolarità delle Red Bull, soprattutto da parte dei media e dei tifosi degli avversari più ostici. Ma, prima di gridare allo scandalo, propongo una riflessione sul caso.

Ai tempi, sia nel 2010 che nel 2011, furono le ali flessibili ad andare incontro a forti polemiche. All’aumentare della velocità, le ali si abbassavano letteralmente andando a limare l’asfalto. La Fia intervenne in corso di stagione, a fine 2010, inasprendo le verifiche tecniche. Aumentando cioè il peso verticale sotto il quale le ali dovevano dimostrare di non deformarsi oltre certi limiti.

Scoppia, ora, il caso del muso flessibile. L’immagine che si sta sviluppando nell’immaginario collettivo è che il muso sia costruito con un materiale particolare che permetta alla struttura di piegarsi verso il basso all’aumentare della velocità, andando di fatto a ‘portare con sè’ anche l’intera ala anteriore e aumentare, quindi, il carico aerodinamico.

E, tra l’altro, questo era un concetto del quale si è parlato già in passato. Il divieto di lavorare sulla rigidità delle ali aveva alimentato qualche ipotesi sulla modifica della stessa proprio sul muso.

Attualmente non si è saputo di alcuna presa di posizione da parte di scuderie avversarie sulla questione. Immagino, però, che le verifiche tecniche siano state superate dalla Red Bull, fin da quando ha fatto esordire questa soluzione (e non sappiamo da quando, oltretutto). Così come immagino che la Red Bull stessa fosse a conoscenza della possibilità che questo componente potesse essere scoperto, prima o poi.

A questo punto è corretto parlare di furbata, illegalità e quant’altro? Ci sono delle regole, questo è evidente. Ma quello che la Fia non capisce, per quanto mi riguarda, è che quanto più si tenti di irrigidire il regolamento, tanto più si darà la possibilità agli Ingegneri di sviluppare soluzioni alternative e uniche, che possano dare vantaggi sostanziali sulla concorrenza. E Newey, in questo campo, è attualmente il numero 1.

Voglio dire: se la Red Bull supera le verifiche tecniche con questa soluzione, le ipotesi sono tre: o è regolare, o le verifiche tecniche sono condotte in malo modo, o la Red Bull paga qualcuno per superarle con soluzioni illegali.

Dando per scontato che la terza ipotesi sia da scartare (altrimenti anche 200 ml di benzina, sabato, sarebbero stati facili da recuperare), ne rimangono due, e sul fatto che le verifiche non siano eseguite in modo corretto io ho qualche riserva.

Piuttosto, io credo che sia proprio il regolamento la spina nel fianco di questa Formula 1. Un regolamento troppo restrittivo spinge conseguentemente aerodinamici ed ingegneri a cercare la soluzione perfetta. E quando questa viene trovata, il vantaggio acquisito è sostanziale. Ricordiamoci il doppio fondo della Brawn, gli scarichi soffianti. Questo è un regolamento nel quale qualsiasi soluzione fuori dagli schemi (o non pensata da altri) diventa oggetto del contendere e viene accusata di essere antisportiva a prescindere. Perchè anche se magari le verifiche vengono passate, ‘politicamente’ non è concepibile che il tuo avversario abbia trovato un qualcosa che a te non è venuto in mente, e diventa automaticamente autosportivo.

Molti potrebbero obiettare come, stranamente, solo la Red Bull incappi in queste polemiche. E’ anche verò, però, che Adrian Newey ce l’hanno loro. Se il suo lavoro è tanto ambito da far circolare voci, mesi fa, di un possibile contatto da parte della Ferrari, vuol dire che siamo di fronte ad un genio o ad un truffatore? Io sono convinto della prima ipotesi. Non a caso il palmares parla per lui. Oppure vogliamo intendere che tutte le sue vittorie sono macchiate da furbate epocali?

A questo punto, basterebbe fornire 24 vetture totalmente identiche con l’imposizione di lavorare solo sugli assetti, e nessuno potrebbe più accusare di antisportività qualcun’altro. Oppure, si potrebbe interdire Newey.

O forse questa Formula 1 non è adatta ai geni come lui.

Detto questo, spero si chiarisca questa ennesima polemica, ma non datevi per vinti. Via una, ne nascerà una nuova. E ringraziamo il regolamento.

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41 Commenti su “Red Bull e il muso flessibile: genio o furbata?”
pollux dice:

la fia ha scelto di puntare sull’aerodinamica congelando lo sviluppo di altre parti meccaniche come il motore, quindi è evidente che hanno scelto di puntare sul cavallo sbagliato perchè:
1. l’aerodinamica così spinta è la più difficile da tenere d’occhio facendo rispettare il regolamento, basti pensare cosa possono fare i gas di scarico sul carico aerodinamico.
2. trovare un vantaggio sull’unico “elemento” che “tiene a terra” una monoposto equivale a trovare un margine di parecchi decimi sulla concorrenza.
3. il regolamento è talmente cavilloso che anche nel caso di furbata, questa diventa di fatto legale grazie al regolamento scritto male.

Griforosso dice:

Pardon, dopo le prime tre parole va inserita la parola letto.

P.S. per Alessandro Secchi: Ma perché tutte o quasi le scritte nel sito sono in Inglese. Siamo in Italia ancora o non più?

Griforosso dice:

Non ho volutamente i vari post per poter esprimere le mie opinioni senza qualche anche leggero condizionamento da altri, magari perché ritenuto possibile. Ed è quì il problema. Siamo parlando di una soluzione che è stata anche definita furbata o irregolare ancora prima di sapere e scoprire SE la soluzione, effettivamente, da o può dare dei benefici aerodinamici. Certo che Newey se ha fatto questa scelta una ragione l’ha. Ma criticarlo e appellarlo come furbetto ancor prima di sapere come stanno effettivamente le cose è troppo. Diciamo che in Red Bull c’è un certo atteggiamento di “protezione” della situazione attuale della F1. In un giornale ho letto il commento di Horner in merito al 2014 quando entreranno in vigore i motori Turbo 1600. Ha detto qualcosa del tipo “il motore conterà troppo rispetto al resto” come se adesso l’aerodinamica non contasse almeno per 80-90% sulle prestazioni della vettura di F1 attuale !!! Quasi che una vettura di F1 DEBBA essere tutta aerodinamica anche se poi, magari, ha le ruote… quadrate. Certo i regolamenti sono tali che permettono le “interpretazioni” da parte dei progettisti più fantasiosi. Come si potrebbe rimediare? con un regolamento che aerodinamicamente preveda un fondo piatto ottenuto “dal telaio” (e non quindi da ripiani che NON sono telaio) che parta dalla tangente esterna del cerchio ruota anteriore e si protragga sino alla tangente posteriore del cerchio ruota posteriore. Limitare le appendici aerodinamiche agli alettoni (anteriore e posteriore) senza altre appendici varie. Si tornerebbe a F1 più “complete” e cioè ove conta il motore, le sospensioni, la guida del pilota, la distribuzione pesi ecc…. con una globalità della meccanica che fa la differenza e non solo per l’aletta in più o spostata o similari cose. Altro argomento sono le gomme. Ma che senso ha dover fare il cambio gomme per obbligo. Il PILOTA deve prevalere con la capacità di saper sfruttare al meglio la vettura nel suo complesso e non fare una gara eccellente e poi, verso la fine, per il degrado delle gomme, perdere numerose posizioni perché “improvvisamente” ti lasciano. Nemmeno fosse il Mondiale delle Gomme con vetture e piloti a fare da comprimari. Sono un paio di GP che vediamo dei bellissimi sorpassi NON favorito dal DRS. Fatti in zone dove non era possibile utilizzare il dispositivo. E vogliamo anche parlare della “costruzione” del sorpasso da parte di piloti come Hamilton, Alonso e Vettel senza, appunto, l’uso del DRS ? Tutte queste diavolerie falsano il contenuto di un GP ed anche un Pilota di secondo piano può fare una figura magnifica se, quasi per caso, azzecca tutta una serie di cose che gli permette la bella figura. Macchine che vincono un GP o quasi e poi spariscono per poi riaffacciarsi anche solo poco poco e via indietro. Mah, che diavolo di F1 è questa ?

quickest dice:

In tutti i casi, se io fossi la concorrenza mi appiglierei al fatto che un muso di gomma – specie se carico di peso – funge in un qual modo da mass damper, ed in tal senso sarebbe da considerarsi irregolare. Che forte questo Newey, chissa’ a cosa serve davvero. Io non penso si abbassi, altrimenti si abbasserebbe anche quando lo testano in FIA.

quickest dice:

E se fosse semplicemente una soluzione per evitare che il muso si rompa in un impatto? Non dimentichiamo che una punta di muso rotta costringe al box, gara persa. Quando ogni punto conta anche uno stratagemma cosi e’ da considerarsi un asset

Lotus dice:

In seconda battuta, si licenzia Tilke 😀 e si consiglia gli sceicchi, mandarini e marajà a realizzare vere piste, il materiale da cui trarre ispirazione tra Europa e Nord America non dvrebbe mancare!
In terza battuta si elimina l’asfalto dalle “vie di fuga” e ci si rimette la ghiaia, che anche in oriente non dovrebbe mancare… meglio investire in uno stock di nuove gru per Hamilton che assistere a queste penose esibizioni di rientro massacra colleghi. Se vai oltrei limiti e sbagli… ciao, alla prossima.

Lotus dice:

Il proble esiste ma Newey o RB non hanno nessuna colpa, sfruttano, giustamente, le “armi” concesse… in F1 il confine tra genio e furbata è sempre stato labile. Il problema principale, a mio parere, resta quello dell’atteggiamento con cui la commissione tecnica FIA redige e applica il regolamento: se volessero risolvere alla radice il problema i passi son semplici: ci si organizza in modo che capitoli e “spirito regolametare” coincidano… 😀 ti dico, chiaramente, cosa si vuole, ottenere o vietare; se si ritiene che sia da limitare un ‘area di ricerca – per esempio quella volta ad aumentare il carico aerodinamico a bassa velocità, dalle ali in giù – la si vieta, a prescindere da qualsiasi soluzione si studierà per ottenerla, non il mezzo ma il fine. Se ti becco ti squalifico x 5 gare… in caso di recidiva 10 gare + penale. Ovviamente, tutte le prime 6 auto dopo prove e gara a verifica tecnica.

Andre92 dice:

Se c’è una cosa che mi sembra antisportiva è questo regolamento, che tempo qualche mese e bandisce ogni trovata geniale. Vedi il muso col buco Ferrari del 2008, bandito dal 2009, vedi il doppio diffusore Brawn del 2009, bandito dal 2011, vedi l’F-Duct McLaren del 2010, bandito dal 2011, vedi gli scarichi soffianti RB del 2011, banditi dal 2012.

Il fatto che le soluzioni RB FINORA non vadano contro il regolamento lo dimostra il fatto che, ogni anno, la FIA modifica il regolamento, per bandire una determinata soluzione.

La RB passa le verifiche tecniche? Si! Allora la loro soluzione è legale. Bravi loro e bravo Newey, che ancora una volta trova un dispositivo LEGALE per avere dei vantaggi aerodinamici, polli gli altri che ancora una volta devono inseguire.

La RB va contro lo spirito del regolamento? Può essere, ma francamente, finchè farà testo il regolamento tecnico, e non lo spirito del regolamento, le loro soluzioni sono perfettamente legali. Newey riesce a inserirsi tra le maglie del regolamento? Bravo lui che ci riesce, polli gli altri che non ci riescono.

gi_five dice:

Forse hai ragione, ma se il regolamento dice che le ali non possono flettere, io ritengo giusto ricercare su altri fronti, non trovare una scappatoia che mi permetta di farlo lo stesso. Poi il mio è un parere, è chiaro, condivisibile o meno

gio66 dice:

Il problema è che non c’è posto per un progettista con una filosofia “legalista”, nè in F1, nè in nessun’altra categoria automobilistica.

Andre92 dice:

Questo è l’atteggiamento che ha avuto la Ferrari negli ultimi 4 anni: anzichè cercare di infilarsi tra le maglie del regolamento, se ne è sempre mantenuta distante. Forse è una soluzione “etica” e “morale”, ma di certo non fa vincere i mondiali.

gio66 dice:

Non è detto. Potrebbe anche essere mancanza di intuito. A volte la mossa vincente può arrivare anche dal caso: mosquito flies

IceKimi dice:
quickest dice:

Ciao ragazzi. Fatemi fare la parte opposta. Secondo me bisogna rendersi conto che e’ facile dire che il regolamento non e’ chiaro, ma l’avete mai letto voi? Io molte volte. Non e’ vero che sia fatto volontariamente in maniera ambigua, per niente. E’ che come si fa ad eliminare tutte le possibili interpretazioni ad una regola? Vorrebbe dire conoscerne a priori tutte le soluzioni. Purtroppo l’unica soluzione e’ quella di agire di volta in volta man mano che delle soluzioni “dubbie” vengano introdotte, chiarendo appunto i punti specifici ed aggiungendo postille al regolamento stesso. Se andate sul sito della FIA e vi scaricate l’ultimo, vedete come e’ stato corretto in rosso da quello che era l’anno scorso, e bisogna ammettere, secondo me, che le correzzioni non sono frutto di una scadente stesura della versione originale, ma del fatto che la soluzione in causa non era in chiaro contrasto con la regola stessa. E si capisce che senza aver visto la soluzione, percio’ a priori, sarebbe stato impossibile scrivere tale regola nel modo in cui e’ stata posteriormente adattata

gi_five dice:

2 premesse:
– Newey è un genio. Più che un grande ingegnere. Riesce a vedere e pensare cose che gli altri non riescono.
– Il regolamento è assurdo. Blocca in continuazione certe soluzioni (non dimentichiamoci del congelamento dei motori, cosa allucinante) e quindi alla fine la spunta chi fa il furbo. Se ci fossero meno limitazioni vedremmo soluzioni molto diverse tra loro che probabilmente vorrebbe dire una lotta più accesa ed appassionante.

Detto questo, io trovo antisportivo l’atteggiamento della Red Bull. Le loro soluzioni sono sempre al limite del regolamento, che puntualmente viene aggiornato per eliminare queste soluzioni. Loro però non ne trovano un’altra, cercano un cavillo per riadottare la stessa soluzione. In pratica si accaniscono su quella soluzione e aggirano il regolamento. E’ vero che il regolamento è ingiusto, ma questo va contro lo spirito della regola. E in un certo senso contro il regolamento (anche se magari la soluzione è illegale). Non trovo sia giusto mettersi contro il regolamento, sia questo giusto o non giusto.

Ferrarista dice:

Secondo me, nel muso RB ci hanno messo un fluido non newtoniano XD

Alekxandros dice:

Colgo l’occasione per salutare tutti, sono un nuovo arrivato su questo blog e frequentatore (passivo) di altri.
Riguardo l’argomento io sono del parere che qui c’è un concorso di cause e colpe.
Da una parte abbiamo una federazione internazionale che sono anni (da quando iniziò a vincere la ferrari con schumacher) che ogni anno si inventa regole per “castrare” l’inventiva dei team, come dice bene Montezemolo, la Formula 1 è l’unico sport in cui non ci si allena.
Le macchine negli ultimi anni sono tutte uguali l’una dall’altra, io ricordo anni fà (ma non c’è bisogno di andare troppo indietro) potevi togliere i colori alle macchine e continuavi a distinguerle, ora sono tutte identiche, uno copia l’altro, un terzo denuncia un quarto ecc…

Dall’altra parte abbiamo una squadra la RedBull che da quando ha iniziato a vincere lo fà sempre con un’ombra su ogni sua soluzione tecnica e sportiva.
Prima con fantomatici ordini di scuderia (qui pure la ferrari), poi con misteriosi rimproveri a piloti di altre scuderie (dove corre oggi Algueserai?), non dimentichiamoci che la RedBull è l’unica squadra che corre con 4 macchine.
Poi con soluzioni tecniche che superano tecnologicamente anche i metodi di controlli della federazione che è rimasta agli anni 80 come metodologie di controllo.

Detto questo tornando alla domanda iniziale Newey genio o furbo io direi che si tecnicamente è sicuramente un genio ma è anche uno che interpreta le regole a sua libera interpretazione e che dato che ha alle spalle una squadra di vertice non arriva mai ad essere preso con le dita nella marmellata e la red bull non prenderà mai una squalifica vera e propria (come rischiò la mclaren).
Se newey le stesse soluzioni le avesse fatte su una squadra alias Sauber, o Force India probabilmente a quest’ora avrebbero saltato delle gare.

IceKimi dice:

Scusa ma se è come dici tu, cioè che la RedBull è sopra i regolamenti, come mai ad Abu Dhabi è stata penalizzata perchè mancavano soli 250 ml di benzina? Anche in quel caso avrebbero potuto fingere qualcosa non credi?

gi_five dice:

Beh, il regolamento era abbastanza chiaro su quei punti. Ovvero il pilota terminate le qualifiche deve tornare ai box con i propri mezzi (ringraziamo hamilton per questo) e da sola questa cosa sarebbe potuta valere una squalifica. Poi nel serbatoio deve essere presente almeno un litro di benzina quando invece ne hanno trovati solo 850ml. Era impossibile fare i furbi. Sarebbe come sostenere che il gol della Juve sabato non era in fuorigioco

Alekxandros dice:

Da regolamento una vettura deve concludere obbligatoriamente i giri effettuati nelle qualifiche tornando ai box, non può restare ferma in pista tranne per guasti che però devono essere giustificati ai commissari (ovvero facendo vedere la telemetria o qualsiasi altro strumento comprovante il fatto che ci sia stato o meno una causa in cui il rientro ai box era impossibile).
La RedBull ha fatto parcheggiare Vettel a bordo pista non perchè non aveva più benzina (in fondo ne aveva ancora 850 ml quindi ai box ci tornava).
La giustificazione del parcheggio è stata (fonte redbull) per cause di forza maggiore.
Da regolamento questo è illecito sportivo, non partivi dal fondo… non partivi proprio.
I commissari hanno chiuso un occhio e applicata la sanzione prevista per la benzina (che ricordo è un controllo a campione e non standard ad ogni squadra).
Il controllo sulla benzina è stato eseguito per non dover squalificare la RedBull che aveva fatto parcheggiare Vettel per evitargli un ritiro per guasto al motore (in realtà Renault ha smentito l’esistenza di tale guasto affermando che la telemetria riportava solo un errore di pescaggio carburante, ergo stavano finendo la benzina).
Io non dico che RedBull paghi i commissari per saltare controlli o evitarsi punizioni ma diciamo che vi è una sudditanza psicologia nel prendere quelle decisioni maxime. (invece di non punirti e girarmi dall’altra parte, siccome siamo a fine campionato e ti dovrei squalificare dalla gara, ti controllo la benzina e toh! te ne mancano 250 ml al litro e ti applico la minima punizione tra le due).
Un po’ come dire un arbitro quando deve dare un rigore al 92′ sullo 0 – 0 di una partita eliminatoria si gira dall’altra parte o per non far arrabbiare l’intero stadio da la punizione dal limite perchè secondo lui il fallo era fuori area.

Maria dice:

caro Alekxandros, (ti offenderesti se ti chiamassi solo Alex? non riesco a scrivere il tuo nome) a Valencia Alonso fermò la macchina sul circuito per i festeggiamenti post Gp adducendo un problema tecnico che da quello che so io non é mai stato verificato.
Idem dicasi per Rosberg ed anche per lo stesso Vettel o per Massa in altre gare.
(il caso di Massa é abbastanza recente, una gara in cui già a metà aveva problemi di benzina essendo in lotta con Kimi).
Quindi, da quello che mi pare di capire, é solo dopo le prove che viene controllato il quantitativo di benzina, mentre se la finisci in gara é ininfluente perché non vieni squalificato o escluso dal risultato finale.
(nessuno dei suddetti piloti é mai stato penalizzato).
Penso che nel caso della Red Bull sia stato un errore umano o effettivamente un guasto meccanico più che una scorrettezza fatta di proposito, perché non rischi una squalifica quando sei in lotta per i Mondiali sia piloti che costruttori considerando che Vettel non partiva nemmeno in pole. Forse é stato un problema del pescaggio della benzina, visto che Horner aveva chiesto di poter smontare la macchina (sui siti inglesi si parlava di “bodywork” che però non so come venga tradotto correttamente in italiano), cosa che non gli é stata concessa in quanto vietata dal regolamento.
Per la questione del musetto, sul sito di Autosprint un utente aveva postato un estratto del regolamento FIA sui materiali consentiti per la realizzazione della scocca. (ti metto il link se funziona).
http://www.auto.it/autosprint/formula_1/2012/11/07-11971/Pazzesco%3A+La+Red+Bull+%C3%A8+di…+gomma%21#anchorCommenti
E’ un inglese molto tecnico ed io di tecnica non sono espertissima, lo ammetto, per cui magari delle persone esperte come voi potranno capire se la Red Bull abbia usato dei materiali “vietati”.

Alekxandros dice:

Ciao Maria, nessun problema nell’essere chiamato Alex o anche semplicemente Alessandro.
Ovviamente il controllo sulla benzina minima di 1 lt è esclusivamente riservato alle qualifiche, in gara giustamente il ritiro è gia una penalizzazione e non avrebbe senso costringere una squadra a calcolare di finire la gara con un quantitativo minimo nel serbatoio di benzina.
Per quanto riguarda la volontà o meno della Red Bull di fermare il proprio pilota secondo me era proprio voluto ad impedire di restare a secco e ritirarsi come successe ad Hamilton.
Forse non avevano previsto il controllo che è stato a detta di alcuni giornali “casuale” e non previsto in quei casi dato che la RedBull aveva giustificato la fermata forzata di Vettel come cause di forza maggiore.

Sulla questione del muso gommoso resto dell’idea che la FIA continua a sbagliare le modalità di applicazione del regolamento e dei controlli per verificarne la corretta applicazione da parte delle squadre in casi dubbiosi.

E’ vero da regolamento il muso (o parte “deformabile” come viene anche chiamato) deve essere costruito con materiali “cedevoli” per dissipare la forza d’urto in caso di scontro con la parte anteriore della vettura così da attutire l’eventuale colpo e permetterne così l’assorbimento da parte della restante struttura.

IL problema del muso è nella stessa motivazione che la FIA ha dato nel giudicarlo regolare (“sono le ali a dare vantaggi aerodinamici non il musetto”) peccato che per come è strutturato quello RedBull (almeno da cosa si vede nelle immagini non del pit stop ma di altri video che fanno vedere l’intero muso insieme all’alettone abbassarsi e flettere) proprio la sua natura “gommosa” permette di flettere l’intera sezione anteriore abbassando il fronte vettura guadagnando molto in termini aerodinamici, unito ciò al sistema vasi comunicanti (pare anch’esso perfettamente regolare anche da regolamento) che pare la RedBull abbia per bilanciare la vettura ne fà un vantaggio decisivo rispetto ad una struttura “rigida”.

Eros74 dice:

quando si interpretano i regolamenti tecnici il confine tra genialata e furbata è sempre molto rasente….ai posteri (FIA) l’ardua sentenza….;)

cmq Newey è unico…

IceKimi dice:

Premetto che non sono assolutamente esperto di aerodinamica o di materiali usati per aumentarla, ma come ha fatto notare Ludus, il muso di Webber non flette. Dunque non può essere che quello di Vettel flette perchè è danneggiato dal contatto di Senna e poi con il cartello del DRS ? Sarebbe interessante avere un video anche del muso che poi hanno montato. Se poi flette perchè è una scelta aerodinamica per aumentare il carico bhe tanto di cappello a Newey

Eros74 dice:

considera che il carbonio (materiale di cui sono fatti tutti gli altri musetti) è particolarmente rigido.
E’ un pò come l’acciaio, non si piega ma si spezza…

gio66 dice:

Mica vero. Per quanto ne so, dipende dalla temperatura e dalla trama (vedi fondi piatti che diventavano/diventano concavi o convessi alla bisogna).

Ludus dice:

se passa i test è a rigor di logica legale. da contestare c’è la filosofia dietro un muso così “gommoso”. mi spiego: la Fia non vuole le ali anteriori che flettano e vadano con l’aumentare della velocità ad avvicinarsi al suolo per aumentare così il carico aerodinamico e probabilmente anche ad infrangere la regola che impone una certa altezza del fondo vettura da terra; per far ciò impone che con un determinato carico (peso), l’ala non si fletta più di tot millimetri/centimetri (non so bene quanto).
La Red Bull ha pensato bene di rientrare dalla regola uscendo dalla porta principale (quindi l’ala si piega dentro il limite), ma è rientrata dalla porta sul retro rendendo il muso interno flessibile. Non essendo posto sotto determinate regole il muso, se non di altezza massima e forse in larghezza, averlo così flessibile non va contro le regole scritte, ma va contro la filosofia voluta dalla Fia del non avere le ali che si avvicinano al suolo con l’aumentare della velocità.

AleMans dice:

E io che mi chiedevo come mai Secchi non scriveva più articoli. Addirittura non trovavo più le Pillole! Mi stavo preoccupando…
Ed invece vedo con enorme piacere che scrive, anche più di prima! 🙂
Mi piace come è articolato il blog, con le prove libere, qualifiche, gara, articoli di tecnica, e altri di argomento generale.
Non ti fermare con gli esperimenti e le prove, libera l’immaginazione.

Riguardo al muso, guardate questa gif: http://i.minus.com/ib1vrQFH5I75e9.gif
Il muso nella parte gialla flette, sembra un trampolino delle piscine.
Eppure Webber non sembra essere molto aggressivo sul cordolo.
Può essere che il muso sia composto da più materiali diversi? Una parte più rigida ma leggermente flessibile proprio quasi come un trampolino, e una parte elastica, gomma o quel che è, per poter ricoprire il tutto.
Il muso potrebbe riprodurre in questo modo lo stesso effetto del mass dumper (che è illegale) per tenere l’alettone il più stabile possibile in curva e quindi avere i flussi puliti.
Ed in effetti la RedBull è fortissima nei tratti guidati e lenti.

Oppure c’è una parte interna rigida come un muso normale, e poi il tutto viene ricoperto con questo materiale elastico e collegato anche al muso, in modo da poterne modificare l’inclinazione a proprio piacimento (che è illegale). Ma come si può controllare questa elasticità?
Il pallino che ho in mente è l’uso di leghe metalliche o polimeri a memoria di forma o magnetostrittivi. Con i materiali a memoria di forma basta il calore, che puó essere generato dalla corrente elettrica accumulata nelle batterie con il KERS, per ottenere la forma registrata. Per tornare alla forma non registrata si potrebbe semplicemente sfruttare la forza peso, o altri tipi di sollecitazioni che ci sono su una macchina di F1. Cioè sfruttando la corrente del KERS riescono a dare la forma memorizzata dal materiale e quindi modificare come vogliono non solo l’alettone ma anche altre parti della macchina (non solo aerodinamiche). Potrebbe anche spiegare il motivo dei tanti problemi al KERS che ha solo la RedBull.

youtube.com/watch?v=SGLTB4-hu-Y

Per esempio mettere dei piccoli tiranti di lega a memoria di forma affogati in questa “pelle” gommosa che riveste il muso. I tiranti sono messi nella parte superiore e inferiore della pelle del muso. Attivando il KERS la corrente va ai tiranti superiori e si modifica cosí l’inclinazione di tutta l’ala (ottenendo lo stesso effetto dell’ala anteriore basculante della McLaren). Poi in frenata o con un altro tasto sul volante si attivano i tiranti inferiori e l’ala anteriore ritorna normale oppure si inclina in avanti.

A parte queste mie divagazioni con la fantasia 😛 , l’elasticità del muso si vede, c’è ed è evidente quindi a qualcosa servirà.
Speriamo di riuscire a sapere a cosa serva…

Maria dice:

ciao AleMans ci ritroviamo anche qua – speriamo di non litigare e fare venire mal di testa al povero Secchi 😉
Ma tu sei ingegnere o studi ingegneria per caso`?

AleMans dice:

Ciao Maria 😉
Nah non litigheremo 😉
Si, studio ingegneria.

SdeF1 dice:

Semplicemente sarebbe opportuno che abbiano spazio anche i geni motoristi, quelli elettronici, i meccanici e quant’altro.

Inoltre credo che la vera noia della Formula 1 siano i circuiti, ci vorrebbe la ghiaia all’esterno delle curve e un asfalto un pò più irregolare come lo era anni fa, questo per fare in modo che le prestazioni di ogni vettura non diventino quai un’ equazione matematica, così come il risultato di ogni gara, salvo ritiri o safety car.

nemo981 dice:

Sottoscrivo ogni parola di quest’articolo. Mi sono rotto di sentir parlare di furbate: se mi attengo alla lettera del regolamento (a cos’altro dovrei attenermi? gli “spiriti” son cose troppo vaghe…) ma trovo una soluzione che mi fa ottenere dei vantaggi (che lo scopo della competizione tecnica e progettuale di un ingegnere di F1) sto facendo – bene – il mio lavoro. Il resto è fuffa. E non sono d’accordo nemmeno con le lamentele sul “regolamento fumoso” che “lascia spazio alle furbate”. Il regolamento della formula uno in realtà è cavillosissimo, precisissimo fino all’ossessivo, dettagliato fino alle minuzie: tutto è prescritto, tutto è limitato e soggetto a vincoli precisi. Difatti tutti ci lamentiamo della scarsa libertà tecnica in F1. Il punto è, e qui sta il grande merito dell’analisi di sechi, che per quanto si possa scrivere e prescrivere con precisione, lo scopo del gioco è proprio cercare la soluzione che, stando nella lettera della regola, dia comunque un vantaggio sugli avversari. Quindi hai voglia ha chiarire e precisare il regolamento, l’ingegno sposterà sempre più in là l’asticella e non per “furberia” o imbroglio, ma perchè, ripeto, lo scopo del gioco è proprio quello. Altrimenti si appalti la costruzione di una monoposto uguale per tutti ad un costruttore esterno, come fanno in america. Ripeto grandi meriti a sechi per aver posto finalmente nei termini corretti questa questione!

Ferrarista dice:

Bisogna vedere cosa dice il regolamento al proposito…certo è che sembra davvero un colpo di genio…staremo a vedere che si inventa ora la FIA.

R.Savoca dice:

Non si è mai sentito che un regolamento sia istigatore di irregolarità e chi fa qualcosa di irregolare in fondo ha ragione e stupidi sono gli altri che si attengono al regolamento.
Detto questo Newey è un genio.
Se la soluzione è a conoscenza della FIA, deve averla definita regolare e stop.
Se non ne è a conoscenza, deve verificare la regolarità e decidere. E, per quanto non lo auspichi nemmeno da tifoso ferrari, dovrebbero essere presi provvedimenti retro attivi.

vincenzo.c dice:

Penso da molto tempo che questo tipo di regolamento tecnico non sia degno della massima serie dell’automobilismo sportivo, ma questo è un altro discorso…
Le restrizioni che ogni anno vengono introdotte, le folli idee che pervadono le menti della FIA e quella di Ecclestone sono il vero male di questo sport nonchè la fonte principale del dispendio di denaro . La sintesi fatta da Alessandro Secchi è impeccabile il passaggio importante è ” se qualcuno trova una soluzione nuova ed efficiente allora questa è illegale”. Nella maggior parte dei casi quel qualcuno è Newey… Tutti dovrebbero rendersi conto che questo sport vive anche di ingegneria. Adrian Newey è il cuore/cervello pulsante di questa disciplina e per una si dovrebbe solo riconoscerlo.

Osrevinu dice:

Genio o furbata? Genio E furbata!
E tutto perfettamente lecito! Gli altri team facciano lo stesso e assumano ingegneri con le palle invece che semplici lettori delle regole.

Lotus dice:

Bravo Alessandro!
Sono perfettamente d’accordo con te!
Un regolamento fumoso e da “estensore azzeccagarbugli”, come quello che vige in F1 praticamente dall’inizio dell’era Ecclestone-Mosley ( o Mosley-Ecclestone se preferite 😀 ) serve esattamente a quello: trovare le scorciatoie per gabbare li santi salvo poi essere altrimenti gabbati quando le Vestali del $acro Fuoco decidono che è ora di rientrare nei ranghi pena svilimento eccessivo del businnes supremo.
L’avvicendamento di Mr. Todt con l’ex boss di MARCH non ha, naturalmente, prodotto nessun effetto a riguardo essendo lui candidato di quella linea consociativa.
Vataneen rappresentava l’unica possibilità di restituire un po’ di dignità alle dinamiche del motorismo sportivo, purtroppo ha perso ma il bengodi del paradiso asiatico è salvo. Questa è l’unica cosa che interessa alla attuale dirigenza.

Lotus dice:

ovviamente Vatanen , è ora di cambiare anche ‘ste lenti… XD

Strige dice:

Per me è un genio. Certo che fa parecchio ridere su f1 dove ad ogni capello fuori posto: “la rbr è illegale”. Secondo me non si rendono conto di quello che dicono.

IceKimi dice:

L’invidia è una brutta bestia 🙂

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