I ragazzi del muretto… sul divano

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Tempo di lettura: 3 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
18 Settembre 2016 - 23:30
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Ragazzi, va bene che il mondo dei simulatori è a portata di tutti e si è portati più facilmente ad entrare nella parte, però ancora di Team Principal Simulator o di affini relativi al muretto non ce ne sono troppi in giro.

Insomma, diamoci una calmata. Vedo troppe, troppe critiche al muretto Ferrari per una situazione sinceramente di poco conto, come quella del pit che secondo molti Raikkonen avrebbe potuto evitare, cercando di andare fino alla fine della corsa.

Rendiamoci conto prima di tutto che la decisione è stata presa in frettissima, tanto che anche Kimi ha chiesto al volo cosa dovesse fare. Ma soprattutto, ricordiamoci che la Ferrari non è gentile sulle gomme come la Mercedes. Per quanto mi riguarda, credo che la sostanza non sarebbe cambiata e che il podio sarebbe comunque stato impossibile. Il giro di rientro di Lewis, inoltre, è stato davvero superlativo, e per poco Kimi non è riuscito a rientrare davanti all’inglese, dettaglio che forse avrebbe evitato parte delle critiche.

Ma non è questo il punto: non si può essere così critici con qualsiasi scelta del muretto, Ferrari o meno che sia. Capisco se ci si perde una ruota per strada (Eddieeeeee….) , capisco se si montano mescole diverse (tipo Bottas a Spa l’anno scorso), ma quelle di oggi sono scelte che possiamo ritenere normali. Pensiamo a cos’è successo in Red Bull a Montecarlo: ecco, lì sì che capisco il nervoso.

Non ho mai apprezzato l’onda del “siamo tutti allenatori” o, applicato a questi casi, “siamo tutti strateghi”. È facile dire a posteriori che si doveva fare così, si doveva fare cosà, si poteva fare colà e che chi è al muretto è inetto. Ragazzi, dal divano è sempre tutto molto facile. Parole in libertà, nessuna responsabilità. Meriteremmo, per una volta, l’inversione di ruolo. Loro sul divano e noi sul muretto a decidere cosa far fare ai due piloti, magari nello spazio di mezzo giro come successo oggi. Magari noi avremmo tenuto in pista Kimi e poi, a tre giri dalla fine, saremmo stati costretti a farlo rientrare con le gomme sulle tele. E allora, cosa sarebbe successo?

Siamo tanto sicuri che saremmo all’altezza? Io proprio no, ecco, non so voi… Poi potete dirmi che loro sono pagati per le loro responsabilità, ma si tratta comunque di persone che possono sbagliare (e io credo che oggi non abbiano proprio sbagliato nulla).

Insomma, dai, prendiamocela meno. Non è certo con i pit che si devono battere le Mercedes…

 

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6 Commenti su “I ragazzi del muretto… sul divano”
Mau Cacace dice:

No affatto. Non mi dilungo a spiegarti cosa avrei fatto io per due semplici ragioni: 1 sono sicuro saprai cavartela senza di me qualora un giorno ti trovassi impegnato in uno sport del genere 2. Ritengo non abbia senso parlare ora (saremmo tutti bravi). La mia era solo una riflessione per dire é sciocco uscirsene con la morale “vabbè siamo tutti bravi dal divano”…con l’avvento dei social network e la comunicazione di massa é prassi che chiunque dica la sua.

Francesco Mignucci dice:

Condivido pienamente ciò che dici

Francesco Mignucci dice:

Ti prego spiegami quale strategia avresti fatto tu? Quella di rimanere in pista?

Mau Cacace dice:

Beh pare sia di moda anche criticare chi si azzarda a contestare una strategia suicida e insensata come quella che ieri ha vanificato una gran gara di Kimi. D’accordo che fare la strategia non è semplice e dal divano siamo tutti bravi, ma ieri (ed é accaduto già diverse volte quest’anno) hanno cannato alla grande. Finiamola anche con questi atteggiamenti pseudo maturi. Criticare fa parte del tifo…dal divano possiamo e dobbiamo farlo. Purtroppo non siamo più nelle condizioni di scegliere una strategia qualunque tanto una vale l’altra perche poi ci pensa Michael. Oggi, sbagliare strategia ti condanna più di prima.

Manuel Verrillo dice:

Io invece ancora non capisco come da una gara “in difficoltà” di Hamilton, siamo passati ad una serie di giri pazzeschi solo con la frase “plan B”..
o ci prendono in giro rifilando distacchi enormi correndo con metà acceleratore, oppure hanno i codici segreti per barare come nei videogiochi. La strategia di Kimi, secondo me, é stata dettata dall’improvviso risveglio di Hamilton e dal conseguente pit stop. Io mi schiero dalla parte dei pochi che appoggiano la strategia del muretto. Restare fuori col rischio di dover entrare a pochissimi giri dalla fine, con una serie di giri lenti dovuti dal crollo di prestazione delle gomme e uscire ancora più indietro del 4 posto.. boh..

Damiano Belliotti dice:

Boh, 4º per 4º io sarei rimasto fuori…

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