Ragazzi, va bene che il mondo dei simulatori è a portata di tutti e si è portati più facilmente ad entrare nella parte, però ancora di Team Principal Simulator o di affini relativi al muretto non ce ne sono troppi in giro.
Insomma, diamoci una calmata. Vedo troppe, troppe critiche al muretto Ferrari per una situazione sinceramente di poco conto, come quella del pit che secondo molti Raikkonen avrebbe potuto evitare, cercando di andare fino alla fine della corsa.
Rendiamoci conto prima di tutto che la decisione è stata presa in frettissima, tanto che anche Kimi ha chiesto al volo cosa dovesse fare. Ma soprattutto, ricordiamoci che la Ferrari non è gentile sulle gomme come la Mercedes. Per quanto mi riguarda, credo che la sostanza non sarebbe cambiata e che il podio sarebbe comunque stato impossibile. Il giro di rientro di Lewis, inoltre, è stato davvero superlativo, e per poco Kimi non è riuscito a rientrare davanti all’inglese, dettaglio che forse avrebbe evitato parte delle critiche.
Ma non è questo il punto: non si può essere così critici con qualsiasi scelta del muretto, Ferrari o meno che sia. Capisco se ci si perde una ruota per strada (Eddieeeeee….) , capisco se si montano mescole diverse (tipo Bottas a Spa l’anno scorso), ma quelle di oggi sono scelte che possiamo ritenere normali. Pensiamo a cos’è successo in Red Bull a Montecarlo: ecco, lì sì che capisco il nervoso.
Non ho mai apprezzato l’onda del “siamo tutti allenatori” o, applicato a questi casi, “siamo tutti strateghi”. È facile dire a posteriori che si doveva fare così, si doveva fare cosà, si poteva fare colà e che chi è al muretto è inetto. Ragazzi, dal divano è sempre tutto molto facile. Parole in libertà, nessuna responsabilità. Meriteremmo, per una volta, l’inversione di ruolo. Loro sul divano e noi sul muretto a decidere cosa far fare ai due piloti, magari nello spazio di mezzo giro come successo oggi. Magari noi avremmo tenuto in pista Kimi e poi, a tre giri dalla fine, saremmo stati costretti a farlo rientrare con le gomme sulle tele. E allora, cosa sarebbe successo?
Siamo tanto sicuri che saremmo all’altezza? Io proprio no, ecco, non so voi… Poi potete dirmi che loro sono pagati per le loro responsabilità, ma si tratta comunque di persone che possono sbagliare (e io credo che oggi non abbiano proprio sbagliato nulla).
Insomma, dai, prendiamocela meno. Non è certo con i pit che si devono battere le Mercedes…
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