Quei giri come una volta tra Kimi e Max

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Tempo di lettura: 2 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
16 Maggio 2016 - 10:00
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Ieri ho respirato, sommessamente, odore di antico. L’ultima mezz’ora del Gran Premio di Spagna ci ha consegnato sì una pagina di Storia, con la S maiuscola, grazie alla vittoria del Conte Max Verstappen. Ma ci ha regalato, a mio modo di vedere, un’emozione diversa dal solito.

Siamo abituati a digerire mille sorpassi a gara, propiziati dal DRS, che annullano qualsiasi tentativo di lotta pari tra attaccante e difensore. Ieri, per la concatenazione di diverse circostanze, nemmeno il DRS è servito a Kimi per superare Max. Troppa la differenza in trazione in uscita dalla penultima curva per potersi avvicinare.

Ma è stato meraviglioso seguire in rigoroso silenzio una lotta basata sui decimi, nella quale Kimi ha tentato di limare ad ogni giro quel decimino che serviva per avvicinarsi abbastanza a tenere la scia della Red Bull. Il risultato, alla fine, non l’ha premiato, e forse è giusto così. Una gara persa per il DRS sarebbe stata troppo anche per una F1 che si basa sullo show. Ma vorrei sottolineare come, per me, l’ultima parte della gara di ieri sia stata molto più interessante di tante altre in cui i sorpassi si sprecano ma sono talmente finti da non dirti nulla.

Se vogliamo, la stessa cosa è successa alle spalle del duo di testa, a team invertiti, con Ricciardo che però il buco per passare su Vettel ha tentato di trovarlo, anche lui senza fortuna ma con qualche rischio.

Dobbiamo tornare all’idea che non necessariamente servano cento sorpassi a gara per renderla spettacolare. Non dobbiamo innamorarci della quantità, ma della qualità, e non dobbiamo cedere alla tentazione dello spettacolo a tutti i costi. La gara di ieri sarà ricordata anche per la resistenza arcigna di Verstappen alla pressione, per la totale assenza di sbavature, non per una serie di sorpassi falsi in sequenza.

Ogni tanto, un po’ di ossigeno.

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7 Commenti su “Quei giri come una volta tra Kimi e Max”
Filippo Asciutti dice:

Condivido in pieno l articolo!!

Marco Molinari dice:

Gli ascolti non dettano la qualità per un sacco di motivi e ci sono diversi esempi per fare la prova (non necessariamente coerenti fra loro: se non si condivide un punto, si può essere d’accordo con un altro):
1) premessa: gli ascolti F1 in UK 2010-11 (pre-paytv) sono maggiori rispetto al 2000-07
2) le gare indycar (che seguo dal 2011) fanno gli ascolti delle libere della nascar, questo significa che l’indycar sia ridicola rispetto al competitor?
3) i ratings della MotoGP dell’era Rossi sono (in Italia, perchè aldifuori di ITA e Spagna dubito facciano numeri degni di nota) molto alti, ma quando avverrà il crollo (per il ritiro del #46), la causa sarà una caduta di qualità o di popolarità?
4) come detto da Ayrton4ever o MauroC per quanto ne sappiamo il cambio regolamentare può tranquillamente essere stato un modo di salvare il trend negativo post2000
5) una crisi di ascolti si è avuta anche negli anni 80, ciò implica una F1 di basso livello?

Passione a 300 all'ora dice:

Infatti è stato anche il voler aumentare la POSSIBILITA’ di effettuare sorpassi che ha contribuito a far calare di 10 milioni gli spettatori negli ultimi 15 anni. I sorpassi non devono essere POSSIBILI, devono essere SUDATI.

Marco Molinari dice:

Su sto punto non cintroveremo mai d’accordo:
1) “non conta la qualità dei sorpassi ma la qualità” no, conta la POSSIBILITÀ di fare sorpassi in pista, che negli anni dei rifornimenti ad esempio era un miraggio..
2) facile parlare di non-quantità quando se ne vedono una ventina a gara, però voglio proprio vedere se queste parole si ripetono quando ricapitano gare ben diverse: la peggior gara del 2015 (AUS e SGP) ha conteggiato 12 sorpassi, mentre Europa 2008 e 2009 ASSIEME ben 3, TRE sorpassi in pista in TRE ore
3) i sorpassi del DRS saranno anche finti ma di gente che non riesce a passare manco con quello ne è piena la F1: Vettel nel 2015 almeno due volte con le Williams, un sacco di piloti bloccati dietro le Mercedes nel 2011-12 (perfino Hamilton a Monza)
4) sulla questione sorpassi veri mi sono già espresso: 10-15 anni fa i sorpassi erano viziati dai carichi di benzina molto diversi fra le vetture (basti pensare a Verstappen che a Monza 2000 si mangia mezza griglia), oggi dal DRS; si è solo sostituito un problema con un altro

Paolo Belletti dice:
FrancescoFerrandino dice:

Proprio così, una gara “rieducativa”

GiovanniValli dice:
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