Quanti modi di scrivere una notizia…

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
3 Novembre 2015 - 18:15
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Queste ultime due settimane mi hanno tenuto impegnato a leggere tra le varie fazioni mediatiche sul caso Rossi – MM. So che è la quindicesima volta che vi straccio i sacrosanti con questa storia, ma è curioso (oltre che un puro esercizio stilistico) notare in quanti modi diversi si possa dare una notizia per ‘dirigere’ l’opinione pubblica.

Riporto come l’ho scritta subito dopo la gara, con un replay a disposizione:

“Dani Pedrosa vince il GP della Malesia 2015 davanti a Jorge Lorenzo, ma è quello che succede dietro che porterà strascichi importanti. Marc Marquez lotta con Valentino Rossi innervosendolo e dando a Lorenzo l’opportunità di seguire un Pedrosa in fuga: il continuo sorpassarsi porta Valentino a perdere la testa e accompagnare Marquez fuori pista, fino a quando questo non cade dovendosi ritirare.”

Pur nella fretta, rileggendo adesso mi accorgo di aver quanto meno riassunto in modo corretto quanto successo. “innervosendolo”, riferito a MM nei confronti di Rossi. “perdere la testa”, che poi è quello che è successo a Valentino, “fino a quando questo (MM) non cade”. Escluso il calcio, quindi, come poi confermato dalla direzione gara.

E adesso vi aggiungo altre varianti della stessa, giusto per farvi vedere come un testo può dire la stessa cosa in modi diversi.

“Dani Pedrosa vince il GP della Malesia davanti a Jorge Lorenzo e Valentino Rossi. Il pilota della Honda trionfa per distacco sul connazionale della Yamaha, che a sua volta distanzia Valentino Rossi e recupera punti importanti in classifica. Il pilota italiano è protagonista di uno scontro con Marc Marquez con caduta di quest’ultimo, dopo diversi giri di sorpassi e controsorpassi al limite. I due saranno sentiti dalla direzione gara per valutare responsabilità ed eventuali sanzioni per Rossi, che ha allargato volutamente la traiettoria per rallentare lo spagnolo.”

“E’ Daniel Pedrosa il vincitore del Gran Premio della Malesia davanti a Jorge Lorenzo, ma questo probabilmente non interesserà a nessuno. Il fatto di giornata è la caduta di Marc Marquez nella lotta con Valentino Rossi per la terza posizione. I due si sorpassano diverse volte nei primi giri di gara fino a quando il pilota italiano, visto scappare Lorenzo, perde la testa e si lascia andare ad un gesto inequivocabile quando, dopo aver rallentato Marquez all’ingresso della curva 14 accompagnandolo all’esterno, allarga la gamba sinistra mandando a terra lo spagnolo, poi costretto al ritiro. Un comportamento che sarà valutato dalla direzione gara e che, probabilmente, costerà una sanzione al pilota della Yamaha, giunto poi terzo.”

“Il Gran Premio della vergogna: in Malesia, a Sepang, vince Daniel Pedrosa su Honda davanti a Jorge Lorenzo su Yamaha, ma è dietro che avviene il colpo di scena. Marc Marquez, dopo aver lasciato la posizione a Lorenzo con un lungo senza tentare alcun contrattacco, ingaggia una lotta furibonda con Valentino Rossi per la terza piazza che, di fatto, aiuta il maiorchino a scappare dal duo in battaglia. Marquez rintuzza ogni tentativo di sorpasso di Rossi con una foga ai limiti della legalità, confermando in parte le accuse di favoritismi verso Lorenzo lanciate dal pesarese nei giorni scorsi. Termina tutto con un contatto che manda a terra lo spagnolo e l’italiano che, rimasto in pista, giunge terzo ma lontano dal compagno di squadra. I due saranno sentiti nel dopo gara per chiarire l’accaduto.”

Come detto si tratta di un puro esercizio di stile che posso pubblicare solo sul blog, sia chiaro. Ma vedete com’è facile indirizzare il parere del lettore solo con la forza di quello che si scrive? Per questo, da un lato, reputo sempre importantissimo dare peso a quello che si scrive, cercare di raccontare gli avvenimenti nel modo più lucido possibile, per poi lasciare al lettore l’onere di valutare quanto scritto. D’altro canto, è importante che il lettore sappia ragionare con la propria testa e non considerare oro colato tutto quello che legge. Bisogna sempre rispettare i propri pensieri, e non farsi mai manipolare la mente da chi vuole convincere con una realtà distorta.

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Un Commento su “Quanti modi di scrivere una notizia…”
Griforosso dice:

Ma quanti Giornalisti degni di questo appellativo oggi abbiamo. La comunicazione, i Media, sono essi stessi strumenti del potere. Non a caso c’è stata e c’è ancora una concentrazione delle testate di quotidiani e periodici nelle mani di un unica proprietà, anche quando la Proprietà sia una SPA che, però, è costituita da Soci con gli stessi interessi economici e politici. Ecco perché, se mi leggete, magari alcuni sbufferanno perché ribadisco continuamente tali aspetti della comunicazione e spesso faccio il Bastian Contrario.

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