Qualifiche a Budapest: la magia di Russell, il rimpianto Ferrari, l’harakiri momentaneo di Red Bull

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di Alessandro Secchi @alexsecchi83
30 Luglio 2022 - 18:30
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Russell dal nulla regala un colpo magico su una Ferrari che pensava (e non solo lei) di avere la Pole in mano. Gara che sarà interessante

Sono tre i punti fondamentali delle qualifiche di Budapest, tutti e tre abbastanza in aspettati.

Siamo sicuramente di fronte ad una magia. Alzi la mano chi si sarebbe aspettato, in condizioni normali e non sotto effetto di qualche sostanza alterante, la pole position di George Russell. Probabilmente nessuno, probabilmente nemmeno lui.

La magnificenza arriva, però, proprio quando non te l’aspetti e, indipendentemente da quello che è stato il corso Mercedes dal post Baku in poi, ovvero da quando si è iniziato a misurare gli effetti del Porpoising, il giro di George che gli vale la prima pole della carriera è senza dubbio indimenticabile. Il miglior modo per sbloccare lo zero in questa classifica: non lo scorderà mai e non lo scorderemo probabilmente noi. Ora c’è da sbloccare la prima vittoria, quella sfuggita per uno scherzo del destino a Sakhir un paio d’anni fa, alla prima gara con la Mercedes in sostituzione di Hamilton. Se sul giro singolo un miracolo può arrivare, sul passo gara le cose si fanno più difficili. Ferrari ne ha di più, Red Bull sarà da capire come risalirà la griglia. Ma già così Russell può essere felice di questo weekend.

La Ferrari, dopo questa qualifica, forse un pochino le mani se le mangia ancora. Va detto che, come tutti noi, si aspettava di fare la Pole non dico facilmente ma senza sforzarsi troppo visti i tempi del venerdì. Quindi trovarsi davanti una Mercedes non deve essere stato propriamente il massimo. Quanto meno, però, davanti non c’è il diretto avversario per il titolo.

Dal punto di vista di Leclerc, domani l’occasione è ghiotta per recuperare un po’ di punti su Verstappen dopo l’errore di settimana scorsa, ma nel suo caso c’è anche Sainz da dover passare e non sarà facilissimo. Carlos sembra entrato in un ottimo momento di forma e non vorrei ci si trovasse in una situazione Silverstone Bis.

Red Bull ha davvero da lavorare sodo nel corso della serata per capire cosa è andato storto – ovvero quasi tutto – in queste qualifiche. Pérez non ha avuto velocità né in Q1 né in Q2 e restare fuori dal Q3 è un brutto colpo, soprattutto perché il messicano sembra entrato in un momento di difficoltà abbastanza profonda. Ma ancor peggiore è la situazione di Verstappen, che si è trovato senza potenza proprio quando serviva nell’ultimo giro della Q3.

Ci sarà da capire che problema ha avuto la PU della RB18, se è risolvibile per domani o se è necessario effettuare qualche sostituzione. Sta di fatto che, come l’anno scorso dopo il primo giro, l’olandese si troverà a dover recuperare terreno. Ha un vantaggio in classifica importante e tanti rischi attorno a sé, tra cui una pista ostica e stretta. Obiettivo fare punti senza rischiare, insomma giocare in difesa. E poi dovessero presentarsi possibilità per risalire bene la classifica, tanto meglio.

Sarà sicuramente una gara diversa dal solito e sono proprio curioso di vedere come andrà.

Immagine: Media Mercedes

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