“C’è stata grandissima manipolazione intellettuale. Un grandissimo lavoro organizzato per manipolare l’opinione pubblica. Prostituzione intellettuale. Una manipolazione da parte di un mondo che non è il mio”.
Quando Josè Mourinho pronunciò questa frase nell’ormai lontano 2009 lanciò una nuova moda. Perché quel termine, “prostituzione intellettuale”, divenne perfetto, calzante, immediato per identificare quel movimento, in un qualsiasi ambito della nostra società, atto a ribaltare, modificare, camuffare determinati episodi in favore di altri, oppure capace di portare l’opinione pubblica sempre dalla parte “giusta”, quella conveniente, quella che porta favori.
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