Prima gara del 2020 e prima doppietta CEBI a Cremona

Cebi MotorsportFocus
Tempo di lettura: 4 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
1 Luglio 2020 - 21:58

Dopo un lunghissimo stop causa Coronavirus, il 21 giugno 2020 dalla pista di Cremona è ripartito il campionato Kartsport Circuit con tante novità sia in pista che fuori, a cominciare dal nuovo regolamento che prevede più scarti gara da utilizzare durante la stagione, un nuovo motore Lifan da 270 cc in sostituzione dei vecchi ma pur sempre competitivi Subaru, l’aumento del peso minimo alla bilancia da 150 kg a 155 kg tra mezzo e pilota per non parlare dell’abolizione dell’inversione della griglia di partenza tra finale e prefinale e l’utilizzo di gomme rain e punteggio bonus in caso di pioggia. Tutte novità messe in campo per rimescolare le carte in tavola e stravolgere i valori in campo ma, di fatto, nulla è cambiato: il campionato ricomincia come era finito ovvero con la CEBI Motorsport lì davanti a tutti con Cocciolo e Camisa che firmano la prima doppietta della stagione e la vittoria del pilota romano che firma anche la pole position correndo una gara maiuscola, tutta d’attacco e ricca di duelli in pista. La CEBI inizia alla grande la stagione e, come si dice, chi ben comincia…

S. CAMISA | Dimostra di aver subito trovato il giusto feeling con il nuovo motore Lifan già dai primi test a Chignolo e Viverone, dove è sempre davanti a tutti o nelle posizioni di vertice. Si presenta a Cremona deciso a far valere il proprio vantaggio e lancia la sfida al compagno di squadra Cocciolo per a lotta la titolo, soffiandogli la pole position per due decimi proprio all’ultimo giro. In Gara 1 parte un po’ al rallentatore ma sfrutta la traiettoria interna per passare davanti a tutti alla prima curva, approfitta della bagarre per prendere qualche metro di vantaggio ma poco dopo viene raggiunto dal compagno di box Cocciolo con cui innesca un breve ma intenso duello. Non perde la calma e sfrutta la lotta che Cocciolo ingaggia con Borrè per scappare via e vincere in tranquillità. In Gara 2 il discorso si fa più complicato perché, già dal via, si deve difendere da Cocciolo che non lo molla un secondo e lo segue come un ombra; da metà gara in poi si aggiunge anche un redivivo Pellegrini che tenta in più occasioni di attaccarlo ma il pilota romano tiene duro guida con autorità e para colpo su colpo. Spettacolare il sorpasso all’ultimo giro su Cocciolo e l’arrivo in volata con le due CEBI appaiate. Camisa vince la prima gara della stagione e rompe un digiuno che durava da mesi, prendendosi la soddisfazione di dare la prima vittoria della stagione alla squadra e al nuovo motorista. Grande!!

M. COCCIOLO: Si presenta in pista alla prima gara della stagione dopo due sessioni di test dove, al contrario del vicino di box, gira poco e male con continui cambi di assetto nella speranza di trovare quello giusto. Il nuovo motore Lifan è più pesante e meno evoluto del vecchio Subaru e il particolare che sia ancora in versione Stock non aiuta, il fatto di aver sfiorato la pole a soli due decimi dal compagno di squadra dimostra però che il lavoro svolto dalla Cebi è di assoluto rilievo e autorizza a sperare. In Gara 1 parte lento insieme a Camisa in versione battistrada e subito trova Longo che gli taglia la strada; lo supera al volo e si mette sulle tracce del romano in fuga solitaria, lo raggiunge e dopo un paio di giri lo attacca. I due si impegnano in un duello fratricida spettacolare che non fa che favorire Borrè, che li raggiunge e si unisce allo scontro.

Il campione in carica deve usare parecchio mestiere per tenerlo dietro ma alla fine chiude secondo in volata con meno di un decimo di vantaggio. In Gara 2 la storia cambia: già dal via Cocciolo si libera di Borrè alla seconda curva e si attacca a Camisa che è già lontano, si porta dietro Pellegrini con cui comincia una battaglia a tre fatta di sorpassi ed entrate al limite. Il leccese prende il comando della gara e si presenta all’ultimo giro in testa ma Camisa non ci sta e lo passa di prepotenza. Cocciolo, pronto a rispondere al compagno, deve desistere per difendersi da Pellegrini, prova il tutto per tutto arrivando in volata ma ormai non c’è più tempo. Chiude secondo sul podio completando la doppietta Cebi, sapendo di aver recuperato il gap di un secondo e otto decimi che lo separava dai primi e di aver tra le mani un mezzo competitivo anche se ancora acerbo.

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