“Portate rispetto per Sebastian”. Così Hamilton sancisce la chiusura dei giochi

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Tempo di lettura: 3 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
9 Ottobre 2018 - 22:00
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“Credo che i media debbano mostrare un po’ più di rispetto per Sebastian. Non potete immaginare quanto sia difficile fare ciò che facciamo noi al nostro livello, per qualsiasi atleta al top del proprio sport. È normale per gli esseri umani commettere degli errori ma è come se ne esce che conta davvero”. Firmato Lewis Hamilton.

Se n’è uscito così, questa mattina, l’ormai cinque volte campione del mondo su Instagram, il suo luogo preferito per comunicare al mondo. Letta così la difesa nei confronti dell’avversario è lodevole. Da pilota a pilota Lewis sottolinea come forse chi critica tanto dovrebbe mettersi un po’ di più nei panni dei protagonisti per quanto questo sia onestamente difficile per chi, magari, gira saltuariamente solo sui kart a noleggio. 

Su questo Lewis ha ragione, ragionissima: spesso si giudica in modo superficiale, ci si lascia andare a pareri sommari, sentenze totali sulla base del singolo episodio e senza conoscere a fondo motivazioni, ambiente, psiche, decisioni, istinto di chi è dentro l’abitacolo mentre gli altri, comodi, guidano dal camera car. In molti casi la cultura del rispetto manca, molto più di un tempo neanche troppo lontano.

Vedo però un’altra interpretazione in questo messaggio totalmente gratuito. Per prima cosa mi chiedo: come l’avrà presa Sebastian? Ok, lui i social non li usa ma non credo stia rinchiuso in un angolo vivendo da eremita. Avrà sicuramente letto il messaggio di Lewis e non sono convinto che l’abbia gradito a fondo. Perché in sé racchiude una specie di manifestazione di superiorità, l’implicita consapevolezza di essere ancora il vincitore del duello. Per come sono fatto io non vorrei mai come avvocato difensore il mio nemico sportivo. Perché una cosa è rispettare l’avversario in termini generali, un conto chiedere clemenza a chi lo critica come se non fosse in grado di difendersi da solo. Cosa che Vettel, lo sappiamo, non fa via web ma sulla quale può lavorare in pista, nonostante il periodo nero.

Non dico che Lewis abbia voluto infliggere a Sebastian una sorta di umiliazione mascherata da richiesta buonista. Il suo messaggio, però, sa un po’ di paraculata, sembra quello di chi sente di avere ormai chiuso a tripla mandata la questione. Che chiusa lo è, sia chiaro, e forse non da Suzuka. Però ecco… personalmente non l’avrei apprezzata fosse stata fatta nei miei confronti. 

Io, però, non sono Sebastian. Purtroppo per il conto in banca e per fortuna visto il momento. Forse fa bene a tenersi lontano dai social.

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